CiscoSmart Working
Una ricerca Cisco dimostra che ai lavoratori piace lo smart working. E non vorrebbero tornare indietro
di Alberto Falchi pubblicata il 15 Ottobre 2020, alle 10:01 nel canale Innovazione
La pandemia ha dato uno scossone al mondo del lavoro, obbligando in tanti ad adottare in fretta e furia lo smart working. Un esperimento che è piaciuto parecchio ai lavoratori, che ora difficilmente accetteranno di tornare indietro
50 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAlla fine il lockdown non ha fatto che amplificare le problematiche che avevo già riscontrato lavorando a distanza.
Per me la casa é un ambiente troppo dispersivo e si rischia di mischiare la vita privata con quella lavorativa, poi ci sono piccole problematiche logistiche che a lungo andare possono diventare molto fastidiose.
Ovviamente non siamo tutti uguali, ma le aziende non possono stabilire quanto sia adatto il tuo domicilio rispetto all'ufficio e difficilmente possono intervenire per migliorare la situazione, mentre possono intervenire quando l'ufficio é poco adatto ai lavoratori.
io ho la fortuna di avere una stanza dedicata solo a quello, con scrivania, sedia seria, monitor ecc.
praticamente ho un ufficio privato in casa, ma mi rendo conto che moltissimi non hanno questa possibilità
per questo il lavoro remoto NON deve essere imposto, ma una libera scelta
per me se uno si trova meglio deve poter andare in ufficio 5 giorni la settimana, se invece vuole farne 2-3 a casa bene così
io già prima del COVID avevo provato, senza successo (c'è una concorrenza spaventosa) a farmi assumere in una di quelle aziende remote first sparse per il mondo, proprio perché ho questa attitudine, però come hai detto tu è una cosa molto personale
a fine pandemia penso di cambiare lavoro e se un'azienda non è aperta almeno a un remoto parziale penso di scartarla a priori, salvo sia a 5 minuti da casa
praticamente ho un ufficio privato in casa, ma mi rendo conto che moltissimi non hanno questa possibilità
Anch'io...
Casa in aperta campagna ( infattti vado in smartworking grazie al 4g )
Stanzetta con scrivania fatta da me a misura delle mie necessità, quindi situazione più che ideale !
Chi magari abita in un monolocale, eh, ha senzaltro pareri differenti !
Basta anche un normale appartamento di città, dove ti ritrovi a lavorare in cucina o in salone...altro che scrivanie su misura, doppi monitor e sedie comode
Molti di questi controlli poi richiedono l'autorizzazione del dipendente, quindi di fatto vengono percepiti dai datori di lavoro come inutili.
Pc Aziendale - Connessione Aziendale - VPN + Proxy...
Per me possono anche registrare un video mentre lavoro.
Io non ho alcuna problema di privacy.
Poi conteranno i risultati e se io riesco a produrre lasciando fermo il mouse, vuol dire che evidentemente mi basta poco per ottenere il risultato.
Quando sono a lavoro sono pagato per quello e non per farmi gli affari miei (che posso ugualmente fare sul cellulare o su un altro pc...
Vero !
per me l'ergonomia è fondamentale
sì ho provato a lavorare sul tavolo in cucina, va bene quella volta in emergenza ma di certo non mi faccio mesi di lavoro in quelle condizioni
monitor esterno, tastiera, mouse, sedia seria e scrivania all'altezza giusta, per me questo viene prima di tutto
ovviamente durante il lockdown, uno si organizzava come poteva... ma nell'ottica di avere lavoro da casa anche parziale a lungo termine consiglio assolutamente di farsi una postazione seria
questo accade perchè, salendo di un gradino la gerarchia, il grande capo non capisce una cippa di tutti i reparti e i lavori che vengono svolti dai vari reparti aziendali. il che ci può anche stare: magari se è un'azienda che fa acciughe sott'olio saprà sicuramente tutto su come vanno lavorati i pesci, la salatura e l'invasettamento, ma magari ne sapà poco o niente di marketing, di logistica, di manutenzione dei macchinari, di informatica e centralini telefonici. quindi deve prendere persone competenti.
se non fosse un cinghiale egocentrico e spocchioso sarebbe in grado di assumere persone che ne sanno più di lui. questo significherebbe che, a volte, alle sue richieste questi responsabili competenti potrebbero rispondere "no". ma siccome "no" non è una risposta accettata, preferiscono circondarsi da lacchè e ancelle che sanno solo dire "si". e costoro sono i responsabili descritti sopra.
se non cambia la mentalità feudale che contraddistingue l'italico capitano d'azienda, non ci sarà mai il vero passo in avanti.
e poi si è vero: io non c'ho proprio voglia di lavorare. me so stufato.
Totalmente condivisibile.
Io sono uno di quelli che tecnicamente viene ritenuto valido (non lo dico io...
in una logica in cui si debba sempre dire di sì questo rappresentare un grande problema.
sì ho provato a lavorare sul tavolo in cucina, va bene quella volta in emergenza ma di certo non mi faccio mesi di lavoro in quelle condizioni
monitor esterno, tastiera, mouse, sedia seria e scrivania all'altezza giusta, per me questo viene prima di tutto
ovviamente durante il lockdown, uno si organizzava come poteva... ma nell'ottica di avere lavoro da casa anche parziale a lungo termine consiglio assolutamente di farsi una postazione seria
Io ho una stanza dedicata con monitor esterno... ma devo sicuramente migliore l'ergonomia di tutto il resto.
Per me possono anche registrare un video mentre lavoro.
Io non ho alcuna problema di privacy.
A livello legislativo molte pratiche di controllo sono illegali, anche se a te stessero bene il tuo datore di lavoro se denunciato da qualcuno potrebbe incorrere in problemi seri...quindi di fatto per il datore di lavoro l'ideale è avere tutte le persone sotto controllo in ufficio e non a casa.
Se lavori da solo si, ma se lavori in gruppo non puoi sapere chi lavora davvero e chi invece campa di luce riflessa.
Perché tu lavori, ma tanti altri a casa non combinano assolutamente niente...vuoi perché distratti come dice acerbo, vuoi perché non hanno un posto decente dove lavorare, vuoi semplicemente perché non gli va...tanto nessuno li controlla.
Alla fine il lockdown non ha fatto che amplificare le problematiche che avevo già riscontrato lavorando a distanza.
Per me la casa é un ambiente troppo dispersivo e si rischia di mischiare la vita privata con quella lavorativa, poi ci sono piccole problematiche logistiche e tecniche che a lungo andare possono diventare molto fastidiose.
Ovviamente non siamo tutti uguali, ma le aziende non possono stabilire quanto sia adatto il tuo domicilio rispetto all'ufficio e difficilmente possono intervenire per migliorare la situazione, mentre possono intervenire quando l'ufficio é poco adatto ai lavoratori.
Da diversi mesi vado a lavoro 2 o 3 volte a settimana e nonostante abbia investito su una scrivania e su una sedia professionali con tanto di doppio monitor ed abbia una stanza dedicata, non riesco a restare concentrato.
Durante il giorno mi metto a sistemare, passo l'aspirapolvere, faccio la spesa, tra una riunione e l'altra preparo da mangiare, vado in palestra durante la pausa pranzo, lavo la moto ... insomma a fine giornata sono piu' stanco di quando vado in ufficio e spesso sono anche meno produttivo. Durante il lockdown poi con i bambini e mia moglie che pure lei doveva lavorare le giornate erano totalmente improduttive, spesso mi mettevo al computer direttamente dopo le 21.
Ribadisco, non siamo tutti uguali, c'é chi ha il problema opposto al mio, ma le aziende non possono sapere cosa succede in casa tua.
Guarda caso chi ha bambini in casa vuole tornare in ufficio
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