Venywhere, il progetto di Cisco per trasformare Venezia un grande spazio di smart working

Venezia è una delle città più visitate al mondo e attira così tanti turisti da essere perennemente affollata. Eppure, si sta pian piano spopolando con sempre più persone che si allontanano dalla città lagunare. Ecco perché la Fondazione di Venezia e l’Università Ca' Foscari hanno sviluppato Venywhere, un progetto per ripensare la città rendendola un polo di attrazione per chi fa smart working, nel vero senso della parola. Troppo spesso il concetto di smart working, infatti, viene associato al più comune telelavoro, privo della flessibilità e dell'agilità che caratterizzano invece il lavoro "smart". Obiettivo del progetto Venywhere è invece quello di consentire ai cosiddetti "nomadi digitali" di poter vivere la città come un enorme spazio di co-working.

Un esperimento lanciato a febbraio 2022 e che ha riscosso un successo superiore alle aspettative: poco dopo aver aperto le adesioni sulla piattaforma digitale, si sono candidate 1513 persone da 28 Paesi. Prevalentemente parliamo di persone under 45, con un'elevata percentuale di donne. 

Per farlo crescere ulteriormente, Fondazione di Venezia e l’Università Ca' Foscari stanno lavorando sulla questione degli spazi. Sia quelli abitativi, sia quelli di co-working, con l'obiettivo di permettere a chi si trasferisce nella città lagunare di poter lavorare anche senza disporre di un ufficio. L'idea è naturalmente quella di rendere questi spazi di co-working attrattivi anche per chi già vive in città, con l'obiettivo ultimo di dare a chi attualmente si trova a fare il pendolare la possibilità di lavorare dalla sua città e dare uno stimolo a tornare in Italia a chi è emigrato. 

Il supporto di Cisco al progetto Venywhere

Partner del progetto Venywhere è Cisco, che ha colto l'occasione per insediare a Venezia quello che Gianpaolo Barozzi, Senior Director People & Communities di Cisco, definisce un "laboratorio di innovazione vivente". Un progetto che ruota sia attorno allo smart working sia all'idea delle smart city e che mira a comprendere come le persone vivranno gli spazi della città e come organizzeranno il loro tempo. 

Sotto questo profilo Barozzi è molto chiaro: lo smart working e in generale le forme di lavoro ibrido richiedono un cambio di mentalità, soprattutto da parte delle imprese. Per renderle efficaci e trattenere i talenti le aziende devono cambiare la loro cultura interna e, soprattutto, la leadership. Gli "ingredienti" per implementare con successo un approccio ibrido al lavoro? Dando fiducia ai dipendenti, coinvolgendoli maggiormente, garantendo loro più autonomia e permettendo loro di gestire liberamente il loro tempo. Per comprendere meglio come implementare nuove forme di lavoro, Cisco ha inviato a Venezia nell'ambito del progetto Venywhere un team di 16 persone, che lavorerà nella città per 70 giorni. Obiettivo dell'esperimento è comprendere i luoghi dove le persone preferiscono lavorare, così come gli orari perché "è fondamentale ascoltare la voce dei dipendenti per adattare il lavoro alle loro modalità".