VMware Carbon Avoidance Meter permette di controllare e ridurre i consumi dei data center

VMware Carbon Avoidance Meter permette di controllare e ridurre i consumi dei data center

VMware ha annunciato il Carbon Avoidance Meter, uno strumento per tenere sotto controllo e ridurre i consumi dell'infrastruttura aziendale e dei data center e consigliare come migliorare

di pubblicata il , alle 13:21 nel canale Innovazione
VMware
 

Con gli sconvolgimenti del clima e del pianeta sotto gli occhi di tutti, molte aziende operanti nel settore della tecnologia stanno annunciando iniziative di vario tipo per contenere e controllare le emissioni in atmosfera derivate dalla loro attività. L'ultima novità di VMware è proprio in quest'ambito: è il Carbon Avoidance Meter, uno strumento che permette di conoscere (quasi) in tempo reale i dati sulle emissioni di anidride carbonica della propria infrastruttura. La speranza è che l'accesso a questi dati da parte delle aziende possa aiutare a ridurre i consumi e le emissioni.

VMware Carbon Avoidance Meter: la riduzione dei consumi passa dalla loro conoscenza

Sviluppato come proof of concept di un progetto di ricerca e sviluppo interno all'azienda, VMware Carbon Avoidance Meter consente di accedere a dati in tempo quasi reale sui consumi e sulle emissioni di CO2 dell'infrastruttura delle aziende e dei data center. Tali dati vengono poi utilizzati per fornire suggerimenti su come ridurre i consumi.

Il VMware Carbon Avoidance Meter mira ad aiutare le aziende e i data center a ridurre il proprio impatto ambientale ottimizzando l'infrastruttura esistente. Ad esempio, gli abbonati a VMware Skyline possono utilizzare il Carbon Avoidance Meter per sapere se è possibile aumentare la densità delle macchine virtuali sull'infrastruttura esistente e, quindi, ridurre i livelli di consumo risparmiando sia sui costi energetici che sull'impatto ambientale. Inoltre, il Carbon Avoidance Meter può fornire suggerimenti su quali orari siano ottimali per utilizzare le fonti energetiche più sostenibili.

In futuro VMware punta a integrare il Carbon Avoidance Meter con funzionalità aggiuntive come il calcolo dinamico del carico in base alla tipologia di CPU in uso, il calcolo del carico dei sistemi monitorati e quello dell'impronta ecologica (carbon footprint) in base a consumi reali e posizione del data center.

VMware ha lanciato nel 2015 il programma "VMware 2020" che aveva l'obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio e adottare fonti energetiche rinnovabili e sostenibili. L'azienda ha raggiunto la carbon neutrality nel 2018 e sta ora sviluppando soluzioni in grado di aiutare altre aziende a raggiungere lo stesso obiettivo.

Ray O'Farrell, Executive Vice President and Chief Technology Officer di VMware, dichiara che "il crescente ricorso a tecnologie come il mobile e il cloud computing ha aumentato significativamente il consumo energetico dei data center. Per mitigare l’impatto sull'ambiente, le aziende devono valutare il proprio contributo al cambiamento climatico e implementare prodotti e servizi che automatizzino e ottimizzino i processi, riducendo così le emissioni energetiche".

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