Broadcom annuncia i risultati finanziari per il 2024: com'è andata VMware dopo l'acquisizione?

Broadcom ha annunciato i risultati finanziari dell'anno fiscale 2024, che per la prima volta include anche VMware. Questa è quindi la prima opportunità per capire quale effetto la gestione di Hock Tan, CEO di Broadcom, abbia avuto sulle vendite per VMware. La risposta è che è aumentato il margine, in funzione del fatto che i costi si sono dimezzati. La strategia di Broadcom, insomma, sembra funzionare, fino a che non si vanno a guardare i dettagli.

VMware da record, l'approccio di Broadcom funziona?

Nella chiamata con gli investitori per annunciare i risultati del quarto trimestre dell'anno fiscale 2024, nonché quelli complessivi per l'intero anno, Broadcom ha comunicato che il fatturato complessivo è stato di 51,5 miliardi di dollari, di cui 30 miliardi dalla divisione semiconduttori. La vendita di "software infrastrutturale", che include VMware, ha permesso di fatturare un totale di 21,5 miliardi di dollari, con una crescita del 181%.

Va notato che Broadcom non ha comunicato cifre specifiche per la sola VMware; fare confronti con la gestione pre-Broadcom richiede dunque di confrontare i risultati attuali con quelli dell'anno fiscale 2023, quando Broadcom aveva dichiarato un totale di 7,6 miliardi di dollari per i ricavi dal software infrastrutturale, che sono cresciuti del 19% rispetto all'anno scorso escludendo VMware, arrivando a 9 miliardi. Per un semplice gioco di somme, ciò porta il fatturato di VMware a circa 12,5 miliardi, ovvero circa un miliardo in meno (-7.5%) rispetto al periodo pre-acquisizione, quando era di circa 13,5 miliardi.

Broadcom ha però comunicato che è cresciuto il numero di abbonamenti, per cui Broadcom afferma che gli introiti annuali da essi derivanti sono aumentati a 2,7 miliardi di dollari (erano 2,5 miliardi nel Q3) grazie alla vendita di licenze per 21 milioni di core, di cui 17 milioni sotto VMware Cloud Foundation.

A questa crescita è corrisposta una diminuzione nei costi di VMware, che sono arrivati a 1,2 miliardi nel Q4 (contro 2,4 miliardi prima dell'acquisizione), e una crescita nel margine, che è passato dal 30% al 70%. Proprio la crescita nel margine è un segno che Broadcom sta ottenendo quello che vuole, ovvero maggiori guadagni nonostante una diminuzione significativa nei ricavi; Hock Tan si è detto positivo circa la possibilità di raggiungere l'obiettivo degli 8,5 miliardi di EBITDA prima dei tre anni inizialmente prefissati.

Tutto ciò ci porta ad alcune considerazioni: VMware sta vedendo profitti da record grazie a un margine che è più che raddoppiato, elementi che sembrano indicare che l'approccio di Tan sta funzionando. Tuttavia, c'è una contrazione nei ricavi totali di VMware, fatto che sembra mostrare come l'abbandono dei suoi prodotti e servizi da parte di molti clienti si faccia sentire. Bisogna inoltre far notare che i veri effetti della nuova strategia sui prezzi si vedranno in realtà solo fra due anni, quando cominceranno a scadere i contratti triennali siglati nell'ultimo anno. Sarà infatti allora che si vedrà se i clienti che si sono trovati a dover effettuare il rinnovo per mancanza di alternative sceglieranno di rinnovare tali contratti o se saranno migrati verso altre piattaforme. È presto, dunque, per dire quanto sia stato efficace il cambio di strategia: dal punto di vista finanziario sembra funzionare, ma bisogna aggiungere necessariamente "per ora".