GITEX si appresta a diventare la piattaforma globale per il business della tecnologia
di Vittorio Manti pubblicata il 18 Ottobre 2024, alle 15:11 nel canale MarketGITEX, la fiera di tecnologia che si svolge ogni anno a Dubai, è già il punto di riferimento in quella zona del mondo. L'obiettivo è diventare la piattaforma per il business della tecnologia a livello mondiale. E annuncia GITEX Europe che si terrà a Berlino nel 2025
Nei giorni scorsi a Dubai si è tenuto il GITEX Global 2024, un’importante fiera di tecnologia che, negli ultimi anni, è diventata il centro nevralgico del settore in un’area del mondo che sta investendo moltissimo, con l’obiettivo di primeggiare a livello mondiale. Gli organizzatori del GITEX sostengono che già oggi la fiera di Dubai è il più importante evento tecnologico al mondo. Analizzando quanto abbiamo visto in questi giorni, cercheremo di capire se l’affermazione è corretta. Una cosa è certa: ascoltando quanto ci ha detto Trixie LohMirmand, Executive Vice President & CEO di Gitex Global, c’è una visione molto chiara e una strategia aggressiva per primeggiare a livello mondiale. E nel 2025 ci sarà la prima edizione di GITEX Europe a Berlino.
Dubai, una città dai molti volti
Prima di parlare del GITEX, delle aziende presenti, del numero di visitatori, è importante fare una digressione sul luogo che lo ospita. Sono quasi trent’anni che frequento fiere ed eventi di tecnologia, ma è stata la prima volta che ho visitato Dubai. Difficile non farsi delle aspettative per uno dei luoghi più chiacchierati degli ultimi anni, aspettative che in parte hanno trovato conferme, ma, come spesso accade, averci passato quattro giorni ha consolidato in me un’immagine diversa di Dubai.
La conferma è legata a Dubai come capitale del business del Medio Oriente, perché tutto è molto efficiente. Parlando con chi qui ci lavora da anni, risulta evidente come sia facile aprire un’attività, soprattutto se legata a settori che vengono ritenuti strategici dal governo, quindi la tecnologia prima di tutto. Ma è facile per tutti, quindi la competizione è agguerritissima ed è necessario eccellere anche solo per sopravvivere. Questa è l’altra faccia della medaglia, a tutti i livelli, perché non c’è spazio per chi rimane indietro. Livelli è un termine onnipresente a Dubai, perché tutto è improntato a un’organizzazione gerarchica delle cose, a livello sostanziale e a livello formale. Per comprendere quanto questo aspetto sia fortemente connaturato a ogni dettaglio della vita di Dubai, riporto un aneddoto che mi ha raccontato un manager di un’azienda italiana che esponeva a GITEX. A Dubai c’è un “mercato” delle targhe delle auto. Le auto “normali” hanno un numero progressivo, che è arrivato a sei cifre. Ci sono però delle targhe con un numero minore di cifre, quelle più esclusive hanno tre cifre, o meno. La targa 01 è esclusivamente dedicata all’Emiro di Dubai, mentre le targhe più ambite sono quelle a tre cifre, per le quali vengono fatte delle vere e proprie aste. Per accaparrarsi una targa a tre cifre vengono spese delle cifre astronomiche, superiori al milione di dollari. Il fine è chiaro, la targa esclusiva diventa un simbolo da sfoggiare per mostrare lo status di chi viaggia sull’auto, perché non è sufficiente avere a disposizione una cifra ingente di denaro, cosa che qui è anche abbastanza comune, ma anche far parte dell’élite che governa il Paese.
Parlando di auto, prima di concludere questa lunga digressione, non si può non accennare al traffico di Dubai. Essendo cresciuto a Roma e vivendo a Milano, pensavo di aver visto delle città trafficate. Dubai porta il concetto di congestione del traffico a un altro livello: salendo al 125mo piano del Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo, a 800 metri di altezza si vedono code interminabili di auto in coda in autostrade a sei corsie. Di notte si scorgono solo strisce bianche e rosse di luci di migliaia di auto che attraversano la città. Una città con oltre 3 milioni di abitanti, di cui oltre il 90% di Expat, stranieri che vengono qui a lavorare, costretti a spostamenti senza fine. C’è anche un efficiente servizio di metropolitana, che mi è capitato di prendere nell’orario di punta. Anche in questo caso la congestione è indescrivibile, con centinaia di persone “pressate” dentro i vagoni che fanno letteralmente a cazzotti per entrare e uscire. È l’unica metropolitana che io abbia utilizzato ad avere una business class, che non ho provato, dove spendendo di più si ha più spazio vitale.
Concludo la descrizione di Dubai tornando a parlare di livelli. In metropolitana, in auto, per le abitazioni, c’è un livello per tutto. La sensazione è che, ai livelli più alti, Dubai offra le condizioni di vita migliori del mondo (a parte la temperatura, che anche a ottobre è poco tollerabile, nei mesi estivi è praticamente impossibile stare all’aperto), ma i livelli più alti sono molto esclusivi e, al vertice, inaccessibili, perché dedicati solo a un circolo ristrettissimo di dignitari. Dubai offre anche incredibili opportunità ai livelli medio/alti, mentre la sensazione è che sia molto dura per i livelli medio/bassi.
GITEX, la piattaforma mondiale per il business della tecnologia
Per comprendere l’importanza di GITEX per lo sviluppo degli Emirati Arabi Uniti e per il mercato della tecnologia a livello mondiale, è significativo fare riferimento a un libro che è stato pubblicato a Dubai. Il titolo del libro è “The Sheikh CEO” la cui sinossi può essere tradotta così: è un libro sulla leadership che illustra come essere un leader, sia nel mondo degli affari sia in quello della politica. Il libro mette in evidenza vari aneddoti della vita personale di Sua Altezza lo Sceicco Mohammed bin Rashid Al Maktoum come leader. Questo libro tratta tutto ciò che si desidera per diventare un giorno un leader.
Lo sviluppo di Dubai nasce da una visione imprenditoriale, molto innovativa, dello sviluppo del Paese in cui la tecnologia è centrale. Gli Emirati Arabi Uniti hanno un ministro per l’Intelligenza Artificiale, cosa che aiuta a comprendere la centralità dell’innovazione nella strategia di sviluppo del Paese. Nell’ambito di questa visione, il GITEX è considerato come la piattaforma di business che offre tutti gli strumenti necessari a un’azienda del settore per operare con successo in questa area del mondo.
GITEX Global 2024 è una fiera “tradizionale”, nel senso più positivo che può essere dato al termine. Nel quartiere fieristico del World Trade Center di Dubai trovano spazio gli stand di oltre 6.500 aziende, che rappresentano la totalità del mercato mondiale della tecnologia. La suddivisone dei padiglioni è razionale e la sensazione, camminando a fatica nei corridoi, vista la quantità di visitatori presenti, è di grande concretezza. GITEX è in parte una vetrina di nuove soluzioni tecnologiche, ma è prima di tutto un luogo dove si “fa business”. Oltre agli stand si susseguono sessioni e conferenze coerenti con la visione di offrire tuti gli strumenti necessari a chi opera nel settore della tecnologia.
Uno spazio interessante era il padiglione di Etisalat, il più importante operatore telefonico di Dubai, interamente dedicato a soluzioni innovative e futuristiche. C’erano prototipi di auto volanti, alcuni molto vicini a diventare un prodotto, altri meno, affiancati a robot dalle fattezze umane e altri che cucinavano in diretta. Vista l’importanza di Etisalat nella zona, il senso di questo padiglione era proprio di sottolineare l’importanza dell’innovazione per tutto l’ecosistema di Dubai. Era presente anche l’italiana Italdesign, che esponeva il prototipo di un “hyper-pickup”, un veicolo molto adatto all’élite di Dubai. Abbiamo avuto modo di intervistare Franco Bay, Head of Public Relations & Communications di Italdesign, che oltre a parlarci del prototipo ha condiviso degli aspetti interessanti sulle potenzialità in ambito business di Dubai e del GITEX.
Il posizionamento di GITEX GLOBAL è simile a quello del Mobile World Congress, che per quanto abbia ritrovato una formula di successo, dopo alcuni anni di appannamento, è però focalizzato solo nel settore TLC. GITEX, invece, ha la missione di servire l’intero mercato della tecnologia, con un approccio molto business, che si sta rivelando vincente. Oggi, se si vuole avere un ruolo nel mercato della tecnologia a Dubai e, più in generale, in quella parte del mondo, è indispensabile essere presenti al GITEX. Forse è un’affermazione semplicistica, ma un aspetto che ci ha colpito di Dubai è proprio la concretezza, che arriva a diventare ferocia, visto il livello di competitività.Se però un’azienda ha le carte in regola, qui ci sono le condizioni per avere successo.
GITEX sta lavorando da diverso tempo per esportare questo modello a livello globale. Quest’anno si sono svolte delle edizioni dell’evento in Marocco, per l’Africa, e a Singapore, per l’Asia. La nuova frontiera siamo noi, l’Europa. Nel maggio 2025 ci sarà la prima edizione di GITEX Europe a Berlino, con l’obiettivo di diventare la piattaforma per le aziende mediorientali che vogliono espandere la loro area di influenza nel Vecchio Continente e, contemporaneamente, per dare supporto alle aziende europee che vogliono sondare nuovi mercati. Esistono sicuramente dei forti concorrenti locali nelle aree in cui si sta espandendo GITEX, ma non vediamo nessun attore che abbia l’ambizione di diventare la piattaforma globale per il business della tecnologia. Manca da troppo tempo un successore del CeBIT in Europa, ci sono tutte le premesse perché GITEX possa davvero diventarlo.
Per chi volesse approfondire, questo è il sito ufficiale di GITEX Global. Parallelamente a GITEX Global si è svolto un evento interamente dedicato alle startup, Expand North Star, di cui abbiamo parlato qui.
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