Huawei: fatturato in crescita del 19,1% nel 2019 nonostante il ban

Huawei: fatturato in crescita del 19,1% nel 2019 nonostante il ban

Risultati finanziari molto positivi per Huawei nel 2019. Il fatturato complessivo ha raggiunto 123 miliardi di dollari, con una crescita del 19,1% rispetto all’anno precedente e nonostante le restrizioni legate al ban degli USA. Per Eric Xu, Presidente di Huawei, il vero banco di prova però sarà il 2020

di pubblicata il , alle 18:21 nel canale Market
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C’era molta attesa per i risultati finanziari del 2019 di Huawei. L’ultimo anno è stato decisamente tribolato per il colosso cinese delle telecomunicazioni, a partire da quando il presidente USA Trump ha imposto il primo ban a Huawei. Su Edge9 e Hardware Upgrade abbiamo seguito la vicenda fin dall’inizio e da sempre abbiamo sottolineato come ci sia una vera e propria guerra commerciale in atto.

I risultati finanziari di Huawei nel 2019 sono stati molto positivi, soprattutto visti i presupposti, con un fatturato complessivo di 123 miliardi di dollari, con una crescita rispetto all’anno precedente del 19,1%. In pochi avrebbero scommesso su una crescita così significativa, per quanto inferiore alla crescita dell’anno precedente che si era attestata intorno al 30%. L’utile netto del 2019 si è attestato a 9 miliardi di dollari, inferiore rispetto all’anno precedente, a fronte di un investimento in ricerca e sviluppo di ben 18,8 miliardi di dollari, che equivale al 15,3% del fatturato complessivo. 

"Il 2019 è stato un anno straordinario per Huawei", ha affermato Eric Xu, Presidente di Huawei. "Nonostante l'enorme pressione esterna, l’azienda ha fatto continui progressi, ponendo particolare attenzione alla creazione di valore per i nostri clienti. Abbiamo lavorato duramente per guadagnare la loro fiducia e rispetto, così come quello dei nostri partner in tutto il mondo. Il business rimane solido".

Innovazione e investimenti al centro della strategia di Huawei

Un investimento di questa portata è sensibilmente superiore alla già ragguardevole media di Huawei, che negli ultimi anni si era attestata al 10%. Questo incremento è dovuto al fatto che nel 2019 Huawei ha dovuto profondamente ristrutturare la propria supply chain, andando a individuare nuovi fornitori per sostituire quelli che non possono più avere rapporti commerciali con l’azienda cinese, sempre come conseguenza delle misure imposte dal presidente USA. Gli investimenti in ricerca e sviluppo e le nuove sfide legate alle modifiche strutturali della supply chain hanno di conseguenza inciso sulla profittabilità dell’azienda e spiegano la contrazione dei profitti a cui si assiste nel 2019.

Il presidente di Huawei Italia, Luigi De Vecchis, ha sottolineato come gli investimenti in ricerca e sviluppo, pensati per garantire la continuità della produzione e gli impegni presi con i clienti, stanno avendo come effetto aggiuntivo quello di migliorare i prodotti Huawei, sia per l’infrastruttura di rete, sia per i device. Lavorare con nuovi fornitori ha portato Huawei a un continuo lavoro di ottimizzazione che si riverbera appunto su un miglioramento dei prodotti.

Allo stesso tempo Eric Xu ha sottolineato come il vero banco di prova del nuovo Supply Continuity Program sarà proprio il 2020. Lo scorso anno, alle prime avvisaglie del cambio di atteggiamento della politica USA, Huawei aveva aumentato le scorte per andare incontro alle richieste dei clienti. Solo quest’anno, secondo le parole del chairman, si potrà avere la conferma che la nuova strategia permetterà di venire incontro alle richieste del mercato. Parole dure quelle di Eric Xu, che durante la sessione di domande e risposte ha dichiarato esplicitamente che l’obiettivo per quest’anno è “sopravvivere ed essere qui per l’annual report 2021”.

La dichiarazione di Xu suona al tempo stesso come una provocazione e come monito per ricordare che Huawei è un’azienda solida, con un portafoglio di prodotti articolato e che nonostante le difficoltà dell’ultimo anno ha raggiunto risultati sorprendenti. La forza di Huawei nasce dall’infrastruttura di rete, dove viene confermato l’investimento sul 5G, ma che si articola anche in servizi IT e cloud, con un forte accento sull’innovazione tecnologica.

È stato ribadito chiaramente che il futuro dei device Huawei sarà basato su Android Stock, EMUI e Huawei AppGallery, l’app store proprietario, e in prospettiva Harmony OS. De Vecchis ha confermato che il programma per gli sviluppatori lanciato da Huawei sta avendo un enorme successo e che sono attivi contatti con Google per rendere disponibili in download dall’AppGallery le applicazioni Google che non sono incluse in Android Stock. E per differenziare ulteriormente i canali di vendita, è sempre di oggi la notizia del lancio di Huawei Store, e-commerce proprietario dell’azienda.

Eric Xu ha chiaramente anche fatto riferimento all’attuale emergenza sanitaria globale, sottolineando che Huawei ha fin da subito messo in atto delle misure per garantire la salute dei propri dipendenti e che a oggi tutti gli impianti produttivi in Cina sono operativi.

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