Huawei: una ricerca commissionata a EY stima in 5 milardi di euro l’impatto della golden power sul 5G
di Vittorio Manti pubblicata il 23 Settembre 2019, alle 16:41 nel canale MarketHuawei ha commissionato una ricerca a EY per analizzare l’evoluzione del 5G in Italia. La ricerca stima in 80 miliardi di euro in 15 anni l’impatto positivo sul PIL che avrà l’adozione della rete 5G. EY mette anche in guardia sulle possibili conseguenze dell’esercizio della Golden Power da parte del Governo. In caso di ban dei produttori extra-EU, compresa Huawei, gli operatori dovrebbero sostenere 5 miliardi di costi extra
La presentazione alla stampa della partnership fra Huawei e Ospedale San Raffaele di Milano, che ha l’obiettivo di rendere le nostre città più sane e più smart, è stata anche l’occasione per mostrare i risultati di un’interessante ricerca svolta da EY sull’evoluzione della rete 5G nel nostro Paese.
5G: un’occasione unica per il sistema Italia
Non ci sono dubbi, secondo EY, una delle più importanti società di consulenza a livello mondiale: lo sviluppo della rete 5G è un’opportunità che l’Italia non può lasciarsi sfuggire. Da sempre il nostro paese è all’avanguardia sul fronte della comunicazione mobile, tanto che gli investimenti sulla rete 5G sono partiti già da alcuni anni e oggi l’Italia è fra i primi paesi al mondo per la diffusione del 5G. EY stima che a fine 2021 saranno oltre 120 le città con copertura 5G, a cui si aggiungeranno 200 località turistiche e 245 distretti industriali. In generale la previsione di copertura, allo stato attuale delle cose e della normativa, indica che nel 2021 si raggiungerà il 40% del territorio e che nel 2023 verrà superato l’80%. Di conseguenza EY stima che le connessioni 5G in Italia supereranno i 2 milioni nel 2021 e si toccheranno i 12 milioni nel 2023. Questi dati sono riferiti esclusivamente alle SIM associate utilizzate da persone, escludendo quindi tutte le connessioni M2M (Machine to Machine) che comunque in ambito 5G saranno sicuramente numerose.
Complessivamente EY stima in 80 miliardi in 15 anni l’effetto positivo sul PIL italiano dell’implementazione della rete 5G. Non solo, la rete 5G viene indicata come pilastro per la trasformazione digitale del paese e quindi come elemento abilitante per mantenere la posizione di avanguardia nella comunicazione mobile e cercare di riconquistare una leadership tecnologica a livello europeo e mondiale.
Numeri importanti, che confermano le previsioni positive per lo sviluppo del 5G in Italia. Numeri, se vogliamo, anche “necessari” perché gli operatori hanno investito moltissimo sulle licenze 5G, specificamente 6,5 miliardi di Euro, a cui vanno aggiunti circa 15-20 miliardi di Euro che stanno investendo sulle reti 5G e sulla fibra. C’è quindi una forte pressione affinché gli innumerevoli scenari d’uso ipotizzati per il 5G si trasformino velocemente in prodotti concreti sul mercato.
Golden Power: un ban ai produttori extra EU costerebbe 5 miliardi agli operatori
Se le previsioni sull’evoluzione “naturale” del 5G sono molto positivi e comunque in linea con le aspettative, EY ha sottolineato nella sua ricerca una minaccia molto significativa allo sviluppo della rete 5G. In particolare si fa riferimento alla Golden Power, ossia alla possibilità per il Governo italiano di definire delle restrizioni sui fornitori utilizzati dagli operatori nella costruzione dell’infrastruttura della rete 5G. La finalità della Golden Power è di far implementare delle prescrizioni a tutela della sicurezza nazionale. Il Governo ha effettivamente esercitato a inizio settembre la Golden Power, ma non è stato applicato un ban completo sui produttori extra EU, come Huawei.
Il cuore della ricerca di EY sono le previsioni legate all’implementazione più restrittiva della Golden Power da parte del Governo. EY ha stimato cosa accadrebbe se venisse imposto un ban completo sui produttori extra EU per le infrastrutture 5G. Questi i risultati della ricerca:
- Ritardo di 12-18 mesi nella diffusione della rete 5G
- Costi aggiuntivi a carico degli operatori stimati in 4-5 miliardi di euro
- 10 miliardi di euro in meno di crescita del PIL in 15 anni
Quindi EY stima che invece di arrivare a una copertura del 40% nel 2021 si riuscirebbe a raggiungere solo il 20% per arrivare al 50% nel 2023, contro l’80% previsto in caso di no ban. Il numero delle connessioni nel 2023 scenderebbe a meno di 8 milioni contro i 12 milioni previsti in caso di no ban.
L’impatto economico per gli operatori, stimato in 4-5 miliardi di euro, sarebbe difficilmente assorbito in un mercato in cui i margini si sono contratti e dove il 5G viene visto come un’opportunità anche per offrire nuove tipologie di servizio a più alto valore aggiunto.
0 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDevi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".