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L'antitrust UE contro Amazon: sfrutta i dati dei venditori

di pubblicata il , alle 08:01 nel canale Market L'antitrust UE contro Amazon: sfrutta i dati dei venditori

Amazon è da tempo nel mirino dell'UE per motivi fiscali ma questa volta le tasse non c'entrano: il colosso ha attirato l'attenzione dell'antitrust per aver sfruttato i dati dei venditori indipendenti così da favorire il suo business

 

Margrethe Vestager, commissaria europea alla concorrenza, ha annunciato in una conferenza stampa che Amazon è sotto accusa per abuso della sua posizione dominante. Dopo gli USA, anche l'UE decide di investigare maggiormente sulle pratiche commerciali del colosso dell'e-commerce, considerate da più parti non conformi alle norme. 

Perché l'antitrust UE ha messo Amazon sotto indagine?

"Dobbiamo assicurarci che piattaforme come Amazon non ostacolino la competizione" - ha dichiarato Margrethe Vestager - "I dati sull'attività dei venditori di terze parto non dovrebbero venire usati per garantire un vantaggio ad Amazon quando questa opera come concorrente di queste attività. Le regole [di Amazon] non dovrebbero favorire artificiosamente Amazon stessa né avvantaggiare i negozianti che si appoggiano alla logistica e ai servizi di spedizione di Amazon".

Ma cosa ha fatto esattamente Amazon per ostacolare la concorrenza? Secondo l'UE (ma indagini simili stanno andando avanti anche negli USA e in Germania), il problema è che Amazon sfrutta il suo doppio ruolo - gestore della piattaforma di vendita e venditore sulla piattaforma stessa - per ottenere un vantaggio competitivo. In pratica sfrutta i dati di vendita degli esercenti, le loro performance, le loro garanzie, per spingere le vendite dei suoi prodotti. 

Unione europea

Secondo la Commissione, ci sono numerosi indizi che mostrano come i dipendenti di Amazon abbiamo accesso a grandi quantità di informazioni private sull'attività degli esercenti indipendenti che operano sulla piattaforma, informazioni che confluiscono nei sistemi automatizzati dell'azienda e che le garantirebbero un grande vantaggio. Vantaggio che non è compatibile con le regole imposte dall'antitrust. 

Sotto accusa anche il programma Buy Box, che consente agli utenti finali di mettere nel "carrello" prodotti di specifici venditori. Entrare in queste Buy Box è di importanza strategica per i seller, dal momento che chi viene "scelto" dai clienti genera la maggior parte delle vendite. L'indagine tocca anche altri aspetti, come la difficoltà dei venditori di terze parti di raggiungere in maniera efficace i clienti Prime, che sono anche quelli che tendono a fare più acquisti sulla piattaforma. 

Cosa può succedere ad Amazon?

Nel caso le accuse della UE si rivelino fondate, Amazon potrebbe dover pagare una multa equivalente al 10% del suo fatturato. Nel 2019, il fatturato è stato di 280 miliardi di dollari, il che potrebbe portare a una multa fino a 28 miliardi

Aggiornamento 12/11 11:00

Amazon ci ha inviato un commento sulla vicenda, che riportiamo integralmente: 

“Non siamo d’accordo con le affermazioni preliminari della Commissione europea e continueremo a impegnarci per assicurare un’accurata comprensione dei fatti. Amazon rappresenta meno dell'1% del mercato al dettaglio globale e ci sono rivenditori più grandi in tutti i paesi in cui operiamo. Nessuna azienda più di Amazon si occupa delle piccole imprese o ha fatto di più per supportarle negli ultimi due decenni. Ci sono più di 150.000 aziende europee che vendono attraverso i nostri stores, le quali generano decine di miliardi di euro di ricavi ogni anno e hanno creato centinaia di migliaia di posti di lavoro". 

7 Commenti
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Marko_00111 Novembre 2020, 08:42 #1
"Secondo l'UE (ma indagini simili stanno andando avanti anche negli USA e in Germania)"
Germania l'hanno estromessa dall'UE?
e quando? credevo fosse la GB ad essere uscita.
i giornali scrivono che l'inchiesta riguarda due paesi UE (al momento)
Francia e Germania.
Ragerino11 Novembre 2020, 09:31 #2
E' un modello di business geniale.
Ti fanno vendere sul loro market prendendo una grossa percentuale. Studiano il tuo prodotto, il tuo comportamento e quello dei tuoi clienti. L'anno dopo rilasciano un prodotto identico al tuo, ma prodotto da bambini cinesi/africani a 0,5 centesimi a pezzo, e lo vendono sottocosto pubblicizzandolo grazie alla loro piattaforma. Ti fanno fallire, e ti comprano. Eliminano il tuo prodotto, ed aumentano il loro prodotto nel prezzo ben oltre quello che costava il tuo.
E' un comportamento ben documentato negli anni.
xarz311 Novembre 2020, 10:45 #3
come se Conad non usasse i dati di vendita dei prodotti ad es Barilla nelle sue catene per decidere se e a che prezzo vendere la pasta a marchio Conad... Certo, come no... Che accuse miopi
Mparlav11 Novembre 2020, 11:35 #4
Sono in buona compagnia.
Anche in Cina, l'Antitrust ha aperto un'inchiesta nei confronti di Alibaba, per pratiche anti concorrenziali della sua piattaforma online.
Un bel "regalo" per il Single Day: l'anno scorso Alibaba ha avuto un giro d'affari dell'equivalente di 38 miliardi di $ in un solo giorno.
NickNaylor11 Novembre 2020, 11:43 #5
Originariamente inviato da: xarz3
come se Conad non usasse i dati di vendita dei prodotti ad es Barilla nelle sue catene per decidere se e a che prezzo vendere la pasta a marchio Conad... Certo, come no... Che accuse miopi

hai fatto un esempio perfetto, pochi sanno che nei supermercati molta roba è in conto vendita con l'affitto dello scaffale.
sbaffo11 Novembre 2020, 13:07 #6
Originariamente inviato da: xarz3
come se Conad non usasse i dati di vendita dei prodotti ad es Barilla nelle sue catene per decidere se e a che prezzo vendere la pasta a marchio Conad... Certo, come no... Che accuse miopi


Originariamente inviato da: NickNaylor
hai fatto un esempio perfetto, pochi sanno che nei supermercati molta roba è in conto vendita con l'affitto dello scaffale.


Esatto, succede così in tutta la gdo (grande distribuzione organizzata = supermarket). Vi siete accorti che per esempio la pasta Barilla è praticamente sparita da Esselunga? Ormai moltissimi prodotti hanno marchio del suoermarket, e di solito prezzo un po' più basso, gli altri sono relegati sempre più ai margini se non spariscono proprio.

Non dico che sia giusto o sbagliato, personalmente mi da un po fastidio, ma è così da decenni e purtroppo mi sembra una evoluzione naturale delle cose. Non vedo differenze con amazon.
McRooster2311 Novembre 2020, 13:48 #7
In realtà il problema è anche un altro. Quando inizi a vendere un po' di più, Amazon ti blocca l'account chiedendoti le fatture riguardanti gli oggetti che hai venduto per non meglio specificati "motivi di sicurezza".
Ripetendo l'operazione per tutti i venditori di un prodotto ottengono i dati di praticamente tutti i fornitori possibili.
Questo è un comportamento ambiguo in quanto Amazon stessa spesso è un competitor e non esiste che io debba dare tutti i dati dei miei fornitori ad un rivale in affari.

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