Nel 2019 il mercato italiano dell'IoT cresce del 24% rispetto all'anno precedente

Nel 2019 il mercato italiano dell'IoT cresce del 24% rispetto all'anno precedente

L'Osservatorio Internet of Things PoliMi rileva una crescita importante del mercato italiano dell'IoT, che nel 2019 ha raggiunto il valore di 6.2 miliardi di euro. La metà è dovuta a contatori intelligenti e auto connesse.

di pubblicata il , alle 18:21 nel canale Market
IoTPolitecnico di Milano
 

Il mercato dell'Internet of Things cresce a passi da gigante, anche in Italia, come evidenzia l'Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano. Sia quello consumer, sia quello industriale, l'IIoT, così come crescono le collaborazioni fra pubblico e privato, sebbene sia ancora lontano l'obiettivo di un ecosistema integrato.

Smart meter, il vero traino del mercato IoT italiano

6.2 miliardi di euro. A tanto ammonta il mercato IoT italiano. A spingerlo sono soprattutto gli Smart Meter (contatori del gas ed elettrici, per esempio) e lo Smart Asset Management, settori che da soli valgono 1.6 miliardi di euro. Parliamo di 3,2 milioni di contatori smart gas (il 58% del totale) e di 5,7 milioni di smart meter elettrici (il 37% di tutti i contatori elettrici) installati nel solo 2019. 

Non sfigurano il settore Smart Car (1.2 miliardi di euro) e quello degli Smart Building (670 milioni). Seguono poi Smart Factory e Smart Home, quest'ultimo grazie alla spinta degli assistenti vocali, che hanno conquistato gli italiani. 

"L’Internet of Things in Italia continua a crescere a ritmi sostenuti in tutti i segmenti di mercato, con incrementi particolarmente significativi nelle soluzioni per la casa intelligente, l’Industria 4.0 e la Smart City" – ha dichiarato Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things - "La crescita è trainata dalle nuove tecnologie di comunicazione e dai servizi abilitati dagli oggetti connessi, segno di un mercato che cresce in maturità oltre che in termini di fatturato. Al tempo stesso, prosegue l’evoluzione tecnologica: si espandono le reti di comunicazione LPWA (Low Power Wide Area) a cui si affiancano sempre più use case e sperimentazioni abilitate dal 5G, in grado di abilitare nuove opportunità di mercato, sia in contesti consumer sia business o relativi alla PA".

IoT e coronavirus

Secondo l'osservatorio del PoliMi, alcune applicazioni IoT si stanno rivelando estremamente importanti per fronteggiare l'emergenza, come i servizi di teleassistenza che permettono di monitorare i parametri vitali dei pazienti da remoto, i veicoli a guida autonoma robotizzati possono effettuare consegne a domicilio, ma anchei sistemi di sorveglianza connessi.
L'emergenza ha poi dato un'accelerata ai modelli pay-per-use e pay-per-performace per l’acquisto di oggetti connessi che permettono di dilazionare i pagamenti di macchinari industriali, automobili o dispositivi smart per gli edifici (ad esempio sistemi di illuminazione), pagabili sulla base dell’effettivo utilizzo misurato dagli oggetti connessi.

"L’Industrial IoT italiano è una realtà in crescita, soprattutto fra le grandi imprese, anche se il ritardo delle PMI, fra cui solo una minoranza conosce le soluzioni IIoT, avvia progetti e sfrutta adeguatamente gli incentivi previsti dal Piano Nazionale Industria 4.0, dimostra che la strada da percorrere in Italia per l’innovazione 4.0 è ancora lunga" - afferma Giovanni Miragliotta, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Internet of Things - "Per crescere e innovarsi, le imprese dovranno aumentare impegno e investimenti nell'acquisizione e sviluppo di competenze IoT e imparare a valorizzare al meglio i dati raccolti. Coloro che già lo fanno sono in grado di estendere la propria offerta con servizi a valore aggiunto e, in alcuni casi, di rivoluzionare il proprio modello di business, con i primi casi di macchinari acquistati secondo il modello di pagamento pay-per-use".


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