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Nuovo caso antitrust contro Microsoft in Europa: OVHcloud e altre aziende contro le licenze discriminatorie

di pubblicata il , alle 13:51 nel canale Market Nuovo caso antitrust contro Microsoft in Europa: OVHcloud e altre aziende contro le licenze discriminatorie

OVHcloud e altre aziende europee ancora non note hanno fatto causa a Microsoft presso l'organo antitrust della Commissione Europea, accusando il colosso americano di pratiche scorrette per quanto riguarda le licenze dei software

 

Microsoft si trova accusata di pratiche scorrete nell'uso delle licenze verso fornitori di servizi cloud concorrenti in Europa. L'azione legale, presentata nell'estate del 2021 all'antitrust europeo ma emersa solo recentemente, è stata promossa da OVHcloud e da altri fornitori di servizi cloud europei scontenti del modo in cui Microsoft darebbe un vantaggio ad Azure a scapito dei concorrenti.

Nuovo caso antitrust contro Microsoft per le licenze dei software nel cloud

L'azione legale avviata da OVHcloud e altre aziende europee contro Microsoft è incentrata su presunte discriminazioni che quest'ultima opererebbe nei confronti dei fornitori di servizi cloud concorrenti nel modo in cui vengono gestite le licenze dei software.

Più nello specifico, il modo in cui Microsoft privilegerebbe Azure, il suo servizio di cloud computing, starebbe nell'impossibilità di usare alcune licenze sui servizi concorrenti o nel loro prezzo molto più elevato. Ad esempio, offrire Office 365 su cloud diversi da Azure porterebbe a prezzi più alti del 10-15% a parità di servizio offerto ed esclusivamente per una scelta di Microsoft legata alle politiche di licenza.

Questa azione legale viene resa pubblica a distanza di pochi mesi dalla pubblicazione di un rapporto del CISPE, organizzazione che rappresenta i fornitori di servizi cloud in Europa, in cui vengono lanciate proprio queste accuse nei confronti di Microsoft e di Oracle.

Abbiamo contattato OVHcloud per avere un commento e l'azienda ci ha così risposto: "confermiamo che diverse aziende, inclusa OVHcloud, stanno entrando in azione per assicurarsi che ci sia una condizione equa per i fornitori di servizi cloud che operano nel Mercato Unico Digitale europeo, facendo reclamo presso il Direttorato Generale per la Competizione della Commissione Europea contro Microsoft. Secondo i querelanti, tramite l'abuso della sua posizione dominante, Microsoft mina alla base la competizione equa e limita la scelta dei consumatori nel mercato dei servizi di cloud computing."

Al momento non è ancora noto se la Commissione accetterà il caso e, dunque, si procederà con il ricorso, oppure se lo rigetterà. Questo non è l'unico caso antitrust che coinvolge Microsoft in Europa: Nextcloud e altre aziende europee, infatti, avevano presentato una causa lo scorso novembre in cui sostenevano l'illegittimità dell'inclusione di strumenti come Teams all'interno di Office 365 (una posizione sostenuta anche da Slack) o OneDrive all'interno di Windows.

8 Commenti
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nickname8821 Marzo 2022, 13:55 #1
Adesso un produttore non è libero di vendere le proprie licenze come vuole
E la discriminazione degli utenti privati rispetto alle mining farm invece ? Lì niente vero ?
aqua8421 Marzo 2022, 14:16 #2
… scontenti del modo in cui Microsoft darebbe un vantaggio ad Azure a scapito dei concorrenti.

A scapito dei concorrenti…
A SCAPITO DEI CONCORRENTI…

Girano veramente al contrario le cose
The FoX21 Marzo 2022, 15:56 #3
Chi critica l'azione legale ha veramente capito "tutto" di come gira quel mondo... proprio proprio....
acerbo21 Marzo 2022, 16:00 #4
Più nello specifico, il modo in cui Microsoft privilegerebbe Azure, il suo servizio di cloud computing, starebbe nell'impossibilità di usare alcune licenze sui servizi concorrenti o nel loro prezzo molto più elevato. Ad esempio, offrire Office 365 su cloud diversi da Azure porterebbe a prezzi più alti del 10-15% a parità di servizio offerto ed esclusivamente per una scelta di Microsoft legata alle politiche di licenza.


Oh, chi no capisce manco questo ha le fette de prosciutto sugli occhi e il cerume nelle orecchie.
Saturn21 Marzo 2022, 16:01 #5
...ovh....chissà perchè ma io se fossi stato in loro per un tot numero di anni avrei tenuto un basso, bassissimo profilo per far scordare nell'ambiente IT il ricordo del "falò" dell'anno scorso...ma contenti loro, contenti tutti...!

...niente da dire sulla natura dell'azione legale...ma ribadisco quanto sopra...
nickname8821 Marzo 2022, 16:49 #6
Originariamente inviato da: dontbeevil
un po' come apple music e spotify sull'apple store, o apple tv e netflix sull'apple store... ah no in quel tutto ok

Apple può
acerbo21 Marzo 2022, 19:28 #7
Originariamente inviato da: dontbeevil
un po' come apple music e spotify sull'apple store, o apple tv e netflix sull'apple store... ah no in quel caso tutto ok


dontbestupid
Axios200622 Marzo 2022, 03:42 #8
L'azione legale avviata da OVHcloud


Che tempismo:

15 MARZO 2022
Una quarantina di aziende italiane riunite in quella che risulta essere la prima "class action" per un disservizio cloud causato da una multinazionale, con milioni di euro di danni.

L'hanno fatto contro il fornitore cloud Ovh, assistiti dallo studio legale Polimeni, in seguito a un grande incendio al datacenter di Strasburgo, che ha bloccato siti e servizi in Europa. L'incidente ha provocato danni a aziende e pubbliche amministrazioni, con disagi a cascata per utenti e cittadini.

Ovh è il principale fornitore di servizi cloud in Europa, infatti.


https://www.repubblica.it/economia/..._ovh-340669161/

Utenti cloud poco garantiti
Il caso è emblematico di quanto siano squilibrati i rapporti di forza tra aziende italiane e fornitori multinazionali di servizi cloud. In caso di problemi, che possono avere anche grosse ricadute paralizzando le attività di aziende e PA, i fornitori se ne lavano le mani facendo leva su clausole contrattuali di limitazione della responsabilità.


Come rifarsi dei soldi? Facendo causa a Microsoft! Mica comprando in tempo estintori per il loro datacenter flambe'

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