Symantec: quale futuro dopo l'acquisizione di Broadcom?

Symantec: quale futuro dopo l'acquisizione di Broadcom?

Broadcom ha completato l'acquisizione della divisione enterprise di Symantec a novembre 2019, avviando subito dei tagli e lasciando i partner in un clima di incertezza. Una fase intermedia o una strategia completamente diversa? La nostra analisi

di pubblicata il , alle 13:41 nel canale Market
Symantec
 

A qualche mese dall'acquisizione della divisione enterprise di Symantec da parte di Broadcom, il futuro di questo ramo d'azienda rimane incerto. Sono infatti molti i clienti che segnalano come il rinnovo delle licenze dei prodotti sia problematico, ma questo non è l'unico elemento che sembra segnalare una certa confusione nella situazione di Symantec. Non è infatti del tutto chiaro cosa Broadcom voglia fare dell'azienda e dei suoi prodotti.

Broadcom e Symantec enterprise: una situazione in divenire

A destare qualche perplessità è l'apparente mancanza di un piano da parte di Broadcom: l'azienda sta cercando di allontanarsi dal mondo dei semiconduttori in cui è nata (con il nome di Avago) per rivolgersi al mercato del software e dell'hardware per l'enterprise, ma non sembra in questa fase fare chiarezza su come intenda gestire l'acquisizione della divisione enterprise di Symantec. Molte aziende di piccole e medie dimensioni vivono infatti una maggiore difficoltà nel gestire i propri rapporti con Symantec nella forma di acquisto o rinnovo di servizi.

Una delle possibilità è che Bradcom voglia ridurre i settori in cui Symantec è impegnata per concentrarsi su quelli più remunerativi: nello specifico, l'azienda potrebbe volersi concentrare sulle soluzioni di sicurezza per le aziende di più grandi dimensioni, in grado di fornire un ritorno degli investimenti più celere e sostanzioso rispetto alle aziende di dimensioni medie e piccole. Questa ipotesi vedrebbe la base di clienti di Symantec ridursi in maniera netta, sebbene non sia detto che a tale riduzione si colleghi direttamente una contrazione dei profitti.
È altresì possibile che Broadcom stia giocando sul lungo periodo e che Symantec rappresenti soltanto un tassello di un puzzle più grande, con acquisizioni che verranno perfezionate in futuro che potranno permetterle di sfruttare meglio le competenze di Symantec.

Resta comunque incerta la gestione del canale in questo momento: l'azienda ha annunciato tagli del 7% della forza lavoro di Symantec, con diversi distributori che non possiedono informazioni certe circa la gestione del proprio portfolio di clienti medio-piccoli. Broadcom sembra aver tagliato molte figure chiave nei rapporti con partner e distributori nel mondo, motivo per cui l'incertezza risulta attualmente ancora maggiore.

Broadcom: da gigante del silicio a gigante delle tecnologie per data center?

Broadcom è attualmente uno dei principali fornitori di hardware per la mobilità, l'industria e le tecnologie wireless. L'azienda è uno dei principali produttori di chip tra processori ARM, modem, WiFi, Bluetooth e 5G, con una presenza molto forte nel mercato delle antenne per i vari standard basati su radio. L'azienda sta attualmente valutando la cessione proprio della divisione che si occupa dello sviluppo di antenne per WiFi, Bluetooth e le varie tecnologie di connettività cellulare.

L'intenzione è quella di spostare il proprio focus verso il mercato dei data center e del networking: entrambi i mercati crescono in maniera sostenuta e le previsioni parlano di una crescita continua nel corso del prossimo futuro. Investire dunque per consolidare la propria presenza in queste aree sembra una mossa in grado di rendere maggiormente certo il futuro di Broadcom.

Il mondo dei semiconduttori sta infatti attraversando una fase di incertezza che mette Broadcom in una posizione che rende necessaria una maggiore diversificazione della propria offerta. A pesare è anche lo scontro in atto tra gli USA e la Cina. Per quanto tutto ciò che concerne il 5G stia registrando numeri positivi, resta una forte incertezza per il futuro. L'azienda potrebbe dunque vendere la propria divisione RF (radio frequency, ovvero la divisione che sviluppa e produce i prodotti legati a WiFi, Bluetooth, 5G, antenne per queste tecnologie e così via) a un terzo interessato a portarne avanti lo sviluppo; tra i possibili interessati sono presenti nomi come Apple, Qualcomm, Qorvo e Skyworks.

Proprio Qualcomm potrebbe essere alla base della necessità di Broadcom di diversificare l'offerta: l'acquisizione della prima da parte della seconda era fallita all'inizio dell'anno e questo aveva impedito a Broadcom di andare a posizionarsi come il principale produttore e progettista di semiconduttori per il mondo wireless. Questa mancata opportunità avrebbe spinto ulteriormente Broadcom verso l'espansione in altri settori e verso un disinvestimento dal mondo dei semiconduttori. La forte pressione competitiva rende infatti i costi di ricerca e sviluppo molto elevati, ma in un clima di generale incertezza diventa più complesso giustificare tali investimenti ingenti se manca una posizione forte nei confronti della concorrenza.

In questa chiave di lettura le recenti acquisizioni di Broadcom acquistano un senso: oltre a Symantec, Broadcom aveva acquisito anche CA Technologies, impegnata nello sviluppo di software per il mercato aziendale con un focus sul mercato enterprise. L'azienda vanta clienti di grosso calibro che includono la maggior parte delle aziende nella lista Fortune 500, agenzie governative e università. Se affianchiamo questa clientela già esistente con Symantec, risulta più semplice vedere come Broadcom potrebbe voler riposizionare il marchio su una clientela di grandi dimensioni per offrire soluzioni complete.

Imporsi come un fornitore di soluzioni software e hardware per i data center potrebbe quindi offrire sufficiente diversificazione nel portfolio di Broadcom da permetterle di affrontare le varie fluttuazioni del mercato senza dipendere esclusivamente dalla produzione di semiconduttori.

NortonLifeLock: la divisione consumer di Symantec verso l'acquisizione

L'altra sezione di Symantec, quella dedicata al mercato consumer, sembra andare verso un'acquisizione da parte di una realtà concorrente. Non è un segreto che la divisione consumer di Symantec non godesse di ottima salute già prima della cessione della divisione enterprise. In realtà era quest'ultima a realizzare i maggiori profitti, per quanto ci sia stato un miglioramento della situazione dopo l'acquisizione di LifeLock. La profittabilità di NortonLifeLock, nome scelto per la fu divisione consumer di Symantec ora indipendente, resta però a rischio sul lungo termine. All'orizzonte si addensano dunque nubi di acquisizione: McAfee non sembra far mistero dell'interesse che prova per la rivale, ma ci sarebbero anche ESET e Sophos - entrambe con una forte presenza sul mercato consumer - a provare interesse per l'azienda.

La notorietà dei prodotti Norton, che non sembrava poter essere scalfita negli anni '90, è scesa fino all'attuale livello in cui i prodotti ex-Symantec sono sempre meno diffusi e riescono oggi a muovere circa il 10% del mercato a livello globale. A spingere questo cambiamento del mercato l'arrivo di nuove realtà come Sophos, Bitdefender, Webroot e Cylance (nonché il consolidarsi di realtà come ESET) che hanno saputo competere in maniera efficace con i nomi più noti.

Anche in questo caso resta dunque un margine di incertezza, più che altro relativo a quando NortonLifeLock verrà acquisita e da chi.

8 Commenti
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omega72627 Dicembre 2019, 14:09 #1
E' incredibile come per me Symantec sia ancora sinonimo di Antivirus e di Bloatware.... credo che non riusciranno mai a riottenere la mia fiducia...
Vendicatore27 Dicembre 2019, 14:16 #2
Della parte AV credo che a Broadcom non interessi granchè: il vero valore è sulla suite di DLP e su PGP.
giuliop27 Dicembre 2019, 14:36 #3
Originariamente inviato da: omega726
E' incredibile come per me Symantec sia ancora sinonimo di Antivirus e di Bloatware.... credo che non riusciranno mai a riottenere la mia fiducia...


Invece a me, da sviliuppatore, quando penso a Symantec viene subito in mente il Symantec C++ (ex Zortech C++), un prodotto dalla vita breve ma con un buon potenziale.
phmk27 Dicembre 2019, 15:08 #4
Erano troppo cari come Internet Security.
Ultimamente i prezzi sono scesi, ma anche gli altri hanno abbassato.
E poi serve ancora un AV ?
thecatman27 Dicembre 2019, 21:15 #5
symantec, più impestante di una edera velenosa
LordPBA30 Dicembre 2019, 07:06 #6
Da almeno 5 anni Symantec ha riprogrammato da zero il suo antivirus ed e' uno dei più veloci e leggeri. Le leggende metropolitane IT dure a morire:

- Symantec e' pesante
- Le cpu Amd scaldano
- Se sei italiano sicuramente sai fare la pizza

Avanti cosi...
LordPBA30 Dicembre 2019, 08:05 #7
Originariamente inviato da: phmk
Erano troppo cari come Internet Security.
Ultimamente i prezzi sono scesi, ma anche gli altri hanno abbassato.
E poi serve ancora un AV ?


Boh, io, visto che faccio spesso acquisti e uso il conto online avere un antivirus mi dà più fiducia, forse è una cosa psicologica, poichè se tieni 'pulito' e aggiornato il sistema ci sono già vari sistemi di sicurezza attivi...
LordPBA30 Dicembre 2019, 08:08 #8
Originariamente inviato da: thecatman
symantec, più impestante di una edera velenosa


esperienza contraira recentemente, impestante ho trovato Kaspersky (plugin invadente, safe search che rallenta, apertura browser in finestra virtualizzata pesante da 2gb...), ritornato adesso a Norton, piu' veloce del 'defender' base di win10, 'silenzioso' (ovvero ti notifica solo se necessario davvero), inoltre 29e per 5 computer, ci sta.

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