Wi-Fi 6 e Smart Home: questi i driver per la crescita di TP-Link
di Alberto Falchi pubblicata il 22 Febbraio 2022, alle 17:31 nel canale MarketEdge9 ha intervistato Diego Han, Country Manager Italia di TP-Link che, dopo un anno positivo con una crescita a doppia cifra, è convinto che le tecnologie su cui puntare per il futuro siano due: il Wi-Fi 6 e i dispositivi per la smart home
TP-Link ha concluso il 2021 con un aumento del fatturato a doppia cifra. A livello globale la multinazionale ha visto una crescita del 20% e superato la soglia dei due miliardi di dollari, mentre in Italia l'aumento dei ricavi è stato dell'11%. "Il risultato ottenuto è leggermente inferiore al nostro target iniziale, ma è comunque più che positivo", afferma Diego Han, Country Manager Italia di TP-Link.
Quello che sottolinea Han, però, più che la crescita in termini di ricavi è la market share dell'azienda, che è passata dal 3% al 5%.
A trainare i risultati dei riscontri positivi sia nel segmento enterprise sia in quello SMB, Small & Medium Business, sono le PMI, che hanno fatto registrare un +40%.
In particolare, sono le soluzioni Wi-Fi a crescere più rapidamente, con un +60%. Buoni anche i risultati del settore smart home, nel quale l’azienda ha registrato un incremento del 100%, un dato superiore alle aspettative della multinazionale.
La strategia di TP-Link: aumentare la market share nel settore consumer
"Attualmente la nostra market share nell'ambito consumer è del 55%, ma puntiamo a fare di meglio", spiega Han. "Si tratta di un mercato enorme e stimiamo che ogni 2 punti percentuali di market share incrementano i ricavi di almeno un milione". L'obiettivo di TP-Link per l'Italia è ambizioso: ottenere una percentuale di mercato consumer dell'80%, come già avvenuto in altri paesi del Sud Europa quali Spagna, Portogallo e Grecia .
La seconda direzione in cui si muove l'azienda è il settore aziendale, sia PMI sia grandi aziende. "In questi segmenti lo scorso anno siamo cresciuti del 40% e abbiamo investito in un team dedicato, composto da 5 persone", commenta Han. "Nell’arco dei prossimi 5 anni puntiamo a raggiungere i 15 milioni". Come? Aprendosi ad ulteriori mercati verticali, come hospitality, istruzione, ma anche piccoli uffici e magazzini. Praticamente, tutte quelle realtà dove una rete wi-fi robusta ed efficiente può fare la differenza. In questi casi, è stata fondamentale l'apertura verso distributori a valore aggiunto, che hanno supportato la multinazionale nella sua crescita: TP-Link ha collaborazioni attive con i più grandi distributori tra cui Computer Gross ed Esprinet, e si sta aprendo anche ad altri partner strategici. Quest'anno alla lista dei distributori se ne aggiungerà anche un altro, ma Han ha preferito non rivelarci di chi si tratta, per il momento.
PMI, grandi aziende, service provider: le opportunità aperte dal PNRR
"Entro 3/5 anni, il settore della Smart Home [in Italia] varrà fra i 25 e i 30 milioni e puntiamo a conquistare una fetta fra i 15 e i 20 milioni", sottolinea Han. "Solo nel corso del 2022 prevediamo di arrivare a toccare quota 10 milioni".
Sotto questo profilo, TP-Link ha le idee molto chiare e ha deciso di puntare su questo settore in maniera aggressiva, creando due unità di ricerca e sviluppo. Una focalizzata sulle PMI e le enterprise e una seconda che invece concentrerà i suoi sforzi sulle esigenze dei service provider. "Stiamo anche creando dei team locali per rafforzare la nostra strategia di crescita".
Una strategia che nasce dalle esigenze del mercato: da un lato ci sono settori che stanno riprendendo le attività dopo praticamente due anni di chiusura, come il settore hospitality. Dall'altro, il governo sta investendo molte risorse per rilanciare l'economia e spingere sulla digitalizzazione del settore scolastico, che rappresentano "alcune delle principali opportunità che abbiamo identificato". Secondo Han, il PNRR darà una grossa spinta al business di TP-Link, insieme al fatto che sempre più persone stanno passando più tempo nelle loro case e quindi investono in soluzioni più efficaci per il wi-fi e la smart home.
L'importanza di Wi-Fi 6 e 2.5 GbE
Secondo Han, per i service provider il 2022 sarà un anno importante dato che proporranno ai loro utenti sia router basati sul protocollo Wi-Fi 6 e con porte a 2,5 Gbe. E TP-Link vuole rispondere a queste esigenze con nuovi prodotti.
La questione delle connessioni superiori a 1 Gbps è un punto chiave: già adesso molte offerte in fibra offrono velocità superiori di 2,5 volte (nel caso di TIM Magnifica anche di 10 volte) ma è difficile sfruttarle, data la scarsità e il costo elevato di router con porte 2,5 GbE. Viene anche da chiedersi se siano realmente necessarie all'utente domestico, considerando che oggi una connessione a 1 Gbps è in grado di gestire senza problemi anche 4 o 5 stream in 4K. Secondo Han, però, è fondamentale che le imprese continuino a innovare sotto questo profilo e se con le proposte iniziali può sembrare solo una questione di marketing, col tempo emergeranno casi d'uso specifici in grado di sfruttare la banda disponibile. "Anche il Wi-Fi 4 a ben vedere è sufficiente per molti utilizzi, e continuiamo a vendere moltissimi dispositivi che sfruttano questo standard", sottolinea il country manager. "Ma il mercato sta cambiando. In questo momento, notiamo come la fetta di mercato di dispositivi Wi-Fi 4 si stia riducendo a favore degli AP Wi-Fi 5". E allo stesso momento, aumentano anche le vendite di dispositivi di ultima generazione con supporto Wi-Fi 6. Lo stesso discorso vale per la velocità delle connessioni a banda larga.
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