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Huawei FreeBuds: le cuffie in-ear senza fili che lanciano la sfida alle AirPods. La recensione

di pubblicata il , alle 11:21 nel canale Device Huawei FreeBuds: le cuffie in-ear senza fili che lanciano la sfida alle AirPods. La recensione

A distanza di quasi due anni dalle prime AirPods di Apple, Huawei, decide di portare sul mercato le sue prime cuffie senza fili. Parliamo delle FreeBuds che in qualche modo ricordano proprio quelle di Apple ma che si differenziano per molti aspetti. Le abbiamo provate e queste sono le nostre considerazioni.

 

Le cuffie wireless sono divenute ormai di gran moda sul mercato tecnologico di oggi. Praticamente quasi tutti i produttori di smartphone e non solo hanno progettato e rilasciato un proprio modello di auricolari in possesso proprio di queste caratteristiche. Gli smartphone odierni non posseggono più il foro per il classico jack da 3.5 mm e questo non può che trainare il mercato delle cuffie verso prodotti che si interfaccino con il dispositivo tramite il Bluetooth. Huawei ha deciso di immettere sul mercato un proprio prodotto che fosse di qualità sia per quanto concerne il design e i materiali ma anche da un punto di vista tecnico.

Le Huawei FreeBuds sono il risultato di un’attenta progettazione partita dal design per migliorare l’esperienza di ascolto e passata per il suono capace di creare un livello acustico superiore. Se esteticamente le cuffie senza fili di Huawei possono somigliare a prima vista alle AirPods di Apple, di certo indossandole e utilizzandole è possibile scandagliare alcune differenze anche se il comune denominatore è quello di poterle riporre, una volta utilizzate, nell’apposito astuccio ricaricabile e capace di ricaricare le cuffie stesse.

UNBOXING: l'essenziale

Cosa troviamo nella scatola delle Huawei FreeBuds? Chiaramente le due cuffie al di fuori dell’astuccio in policarbonato che permetterà una volta inserite in esso di ricaricarle in maniera del tutto automatica e di averle dunque sempre al massimo della loro efficienza. Non solo perché Huawei pone anche un cavo USB Type-C per la ricarica della custodia ed una serie di gommini dalle diverse misure che consentono di adattarle alle diverse conformazioni delle orecchie umane.

Proprio i diversi gommini sono risultati forse un pochino troppo leggeri rispetto ad altri che possono essere trovati solitamente sul mercato. Tendono facilmente a ruotare non appena l’auricolare viene estratto dal condotto uditivo comportando poi la necessità di dover riposizionare il tutto con le dita prima di infilare le cuffie negli incavi della custodia di ricarica. Chiaramente pensiamo ad una scelta voluta questa di Huawei magari per non creare troppo disagio all’interno dell’orecchio da parte proprio del gommino che in alcune occasioni, se troppo spesso e duro, tende a dare fastidio soprattutto nell’utilizzo prolungato della cuffia.

DESIGN: comode e belle

La custodia che viene utilizzata come accessorio principale per ricaricare le cuffie in-ear è stata realizzata per permettere di occupare il minimo spazio durante il suo trasporto soprattutto all’interno delle tasche degli utenti. Possiede dei bordi arrotondati ed è realizzata completamente in policarbonato rigido in modo da non rovinare in nessun caso le cuffie che vengono inserite al suo interno durante la ricarica. Piacevole al tatto con un policarbonato leggermente ruvido e con una colorazione “Black” elegante e di qualità.

Proprio la qualità costruttiva sembra eccellente con il coperchio fissato saldamente alla parte inferiore della custodia che possiede una cerniera capace di aprire facilmente, anche con una sola mano, la custodia. Calamitata poi la chiusura che tende a sigillare il tutto e difficilmente la custodia tenderà ad aprirsi in modo involontario. Presente nella parte anteriore un LED di stato che permette di capire in base alla colorazione (verde, rosso o blu) se la batteria della custodia risulta carica, scarica o se il dispositivo è collegato allo smartphone.

Aperto il case ci troviamo di fronte alle due cuffie in-ear, che si trovano in posizione orizzontale. Le cuffie si trovano in apposite scanalature all'interno del coperchio inferiore della custodia qui sono in possesso di un contatto con il caricabatterie che si attiva nel momento in cui i contatti sporgenti delle cuffie si uniscono a quelli del case. Gli auricolari di Huawei sono realizzati in plastica di alta qualità.

Le Huawei FreeBuds sono il risultato di un’attenta progettazione partita dal design per migliorare l’esperienza di ascolto.

Il design ha qualcosa che riprende le AirPods di Apple soprattutto per la parte che scende sulla guancia una volta indossate. Il corpo principale però è realizzato con un design anatomico che permette la migliore ergonomia all’interno del padiglione auricolare grazie anche al cuscinetto in silicone. Il rivestimento delle cuffie è completamente lucido capace di interessanti riflessi alla luce. Nel nostro caso abbiamo provato la versione nera ma è possibile acquistare anche quella banca in base ai propri gusti.

Alla base della gamba dell’auricolare è presente un piccolo foro dove è stato posizionato al suo interno un microfono mentre un secondo è stato montato nella parte del corpo centrale dell’auricolare. Nel complesso sono presenti 4 microfoni e di questi due sono essenziali per la trasmissione della voce mentre altri due per il sistema di riduzione del rumore intelligente durante una conversazione telefonica. 

FUNZIONALITÀ: buone ma da migliorare

Ovviamente, in termini di facilità d'uso, un auricolare completamente wireless è ciò che di meglio l'industria tecnologica può offrire al momento. La libertà assoluta dai fili è sempre un vantaggio soprattutto in mobilità e dunque non si può che consigliare un paio di cuffie wireless a cui è facile abituarsi velocemente con la voglia poi di non rinunciarci.

Premesso questo le Huawei FreeBuds, in termini di usabilità, sono in totale assenza di pulsanti, l’unico meccanico si trova sulla custodia accanto alla porta USB-C e viene utilizzato per avviare l'associazione delle cuffie con il dispositivo principale o anche per il ripristino delle stesse. Durante questi passaggi, le cuffie devono essere poste all’interno della custodia la quale deve possedere il coperchio aperto. L’accoppiamento con lo smartphone è rapido e basterà tenere premuto per qualche secondo il pulsante meccanico sulla custodia per avere il riconoscimento mentre una pressione di 10 secondi consente di effettuare il reset.

A questo punto le cuffie si attivano automaticamente quando vengono estratte dalla custodia e si inseriscono nelle orecchie. Il sensore a infrarossi cattura proprio questo momento e gli auricolari emettono un segnale acustico di conferma. Al contrario, le cuffie smettono di suonare e si spengono non appena si estraggono dal padiglione auricolare anche singolarmente.

Per il controllo, ogni auricolare è dotato di un sensore giroscopico che risponde al doppio tocco. Sull’auricolare destro sarà possibile avviare la riproduzione o mettere in pausa durante l'ascolto di musica mentre sull’auricolare sinistro sarà possibile avviare Google Assistant. Per essere onesti, sarebbe bello poter cambiare le tracce musicali come anche il controllo del volume direttamente con gesti . La gestione, limitata a due sole azioni senza la possibilità di poterle configurarle è uno degli svantaggi di queste cuffie, come anche delle AirPods di Apple. Parte del problema è risolta dalla possibilità di cambiare traccia e regolare il volume usando uno smartwatch, ma questa correzione non è per tutti.

Inoltre, non direi che la funzione di pausa e riproduzione sull'auricolare destro funziona al 100% in modo affidabile. A volte è necessario realizzare diversi tentativi con il dito così come l’avvio improvviso dell’assistente di Google in alcune situazioni sporadiche. A livello ergonomico le cuffie risiedono saldamente all’interno del padiglione auricolare una volta scelta la misura del silicone giusta. Peccato per la qualità buona ma davvero troppo leggera del silicone che non permette sempre di trovare il giusto equilibrio. Piccolezze comunque perché le Huawei FreeBuds rimangono salde durante l’utilizzo estremo anche con la corsa o il fitness.

Da sottolineare la presenza, purtroppo solo per Android, di una specifica applicazione che permette di verificare la versione software delle FreeBuds e di poterle aggiornare in caso di firmware obsoleto. Una necessità visto che per nostra esperienza dal vecchio al nuovo firmware la qualità sonora e generale delle FreeBuds è aumentata e non di poco. Peccato però che l’applicazione venga utilizzata solo per questa funzionalità e non per avere ulteriori informazioni sulle cuffie, come ad esempio la percentuale di carica, o magari anche per personalizzare il loro funzionamento.

È tempo di parlare della qualità sonora delle FreeBuds di Huawei. Il suono riprodotto nelle cuffie è di buona qualità anche se non vi è alcun tipo di soppressione del rumore e le cuffie non tendono per la loro configurazione ad isolare completamente l’utente durante il loro utilizzo. Buono il volume in ascolto con contenuti musicali anche se non elevatissimo nemmeno con il volume al massimo.

Un auricolare completamente wireless è ciò che di meglio l'industria tecnologica può offrire al momento.

Peccato invece per le conversazioni telefoniche che non sempre vengono effettuate con la massima qualità probabilmente anche per colpa del telefono in utilizzo visto che con alcuni modelli di Huawei non abbiamo mai avuto problemi. Anche sui video qualche problema di ritardo che nemmeno l’ultimo aggiornamento è stato in grado di sopperire. Parliamo di veramente poca roba ma di fatto la latenza è presente ma è anche plausibile che Huawei possa eliminare il problema con un semplice aggiornamento futuro.

Per quanto concerne invece la connessione con lo smartphone le cuffie di Huawei non posseggono problemi di sorta e non appena vengono estratte tentano il collegamento con lo smartphone o il dispositivo trovandolo in pochi secondi. Il range di azione è importante e si aggira sui 15 metri permettendo dunque una buona azione dell’utente anche a distanza dal proprio dispositivo connesso.

Per quanto riguarda invece la batteria o per meglio dire l’autonomia, le FreeBuds di Huawei posseggono una singola batteria per ogni cuffia che permette di utilizzarle per circa 2 ore con riproduzione musicale a volume medio. Possibile poi realizzare 4 ricariche complete ulteriori riposizionandole nel case. Questo significa che la durata totale del kit completo risulta pari a circa 9 ore di riproduzione musicale continua. Il tempo necessario per caricare completamente il case con un cavo USB 3.0 è di circa 35-40 minuti.

CONCLUSIONI

Le Huawei FreeBuds vengono vendute agli utenti ad un prezzo di 159€ di listino anche se si trovano già a circa 30/40 euro in meno online. Un prezzo sicuramente importante per un paio di cuffie anche se i motivi per acquistarle potrebbero essere davvero tanti dalla comodità del non avere alcun cavo da collegare, per l’autonomia comunque buona grazie al case che le ricarica semplicemente inserendole al suo interno. Ma anche un bel design con un altrettanto buona ergonomia e facilità di utilizzo.

Peccato per qualche mancanza come un’applicazione specifica che possa delineare lo stato della carica residua o anche una qualità a volte ballerina per i contenuti multimediali o soprattutto nelle conversazioni telefoniche. Di certo al momento pochi gli avversari validi che possano contrastarle sul mercato tranne le AirPods di Apple.

9 Commenti
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X3n016 Novembre 2018, 11:48 #1
zolo liberty tutta la vita.
Queste qua non convincono nulla.
Anche perché, come le airpod, pagano la totale instabilità, perderle è un attimo.
Skogkatt16 Novembre 2018, 14:12 #2
Io uso le Sony WF1000x da un anno e non mi posso lamentare. Ottimo suono (per degli auricolari BT), buona connessione (ogni tanto salta per un secondo, ma capita di rado) e soprattutto ottimo fit con le mie orecchie (gli auricolari Apple non li ho mai potuti usare, mi cadono appena muovo la testa). Pagate attorno ai 180€ mi pare.
freduhlman16 Novembre 2018, 14:54 #3
Recensione scadente. Non indica se usa bluetooth 5 e se può essere connesso contemporaneamente con due dispositivi. due ore di autonomia poi sono veramente troppo poche...
monkey.d.rufy16 Novembre 2018, 17:19 #4
scusate ragazzi, senza flame
ma ad oggi esiste un prodotto superiore agli airpods di apple?

grazie
danieleciraolo16 Novembre 2018, 17:40 #5
nelle air pods le gesture sono configurabili...e si puo mettere di avanzare le tracce da un lati o dall altro
StIwY18 Novembre 2018, 11:50 #7
Originariamente inviato da: monkey.d.rufy
scusate ragazzi, senza flame
ma ad oggi esiste un prodotto superiore agli airpods di apple?

grazie


Sony WF-1000X. Io mi ci trovo benissimo, a parte nelle chiamate, che sono in mono dall'auricolare sinistro.
glavelli18 Novembre 2018, 12:08 #8
Originariamente inviato da: X3n0
zolo liberty tutta la vita.
Queste qua non convincono nulla.
Anche perché, come le airpod, pagano la totale instabilità, perderle è un attimo.


Immagino tu le abbia usate intensamente per dare questo giudizio..
Io le AirPods le posseggo da quando sono uscite, e francamente, se usate correttamente (le riponi nella confezione quando non le usi) devo ancora capire come si possano perdere..

Un commento alla news...
La brutta copia delle Aipods con alcune limitazioni.
Una su tutte, il fatto che non venga indicata la carica residua sia del contenitore e sia delle cuffie.
Le AirPods in questo senso sono nettamente migliori...le avvicini all'Iphone, apri il contenitore e ti appare un pop-up con stima della batteria sia delle cuffie che del contenitore.
A differenza di quello che ho letto nella notizia poi, le AirPods sono (un minimo) configurabili.
monkey.d.rufy19 Novembre 2018, 11:10 #9
Originariamente inviato da: StIwY
Sony WF-1000X. Io mi ci trovo benissimo, a parte nelle chiamate, che sono in mono dall'auricolare sinistro.


buone ma nell'insieme non sono superiori alle airpods

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