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A dispetto della crisi dei PC, si vendono sempre più workstation
di Paolo Corsini pubblicata il 14 Settembre 2016, alle 11:51 nel canale Private Cloud
E' un mercato di nicchia quello delle workstation grafiche ma in grado di generare una domanda molto interessante quanto a valore; nel Q2 2016 superata quota 1 milione di pezzi, con Dell e HP a spartirsi le quote maggiori
35 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIn sintesi.. mettersi a fare ws non è uno scerzo.. bisogna dedicarci un enorme impegno. Perché apple avrebbe dovuto impegolarsi in questo settore quando già viaggiava a gonfie vele in altrove?
Ciao demon, grazie. Non è che Apple tutta questa roba doveva inventarsela, ce l'aveva già, ed erano l'eccellenza. OSX è nato per quello, è un SO che era nato in NEXT per andare a coprire il settore delle workstation. Apple tre anni fa ha mollato perchè i margini che spuntava erano bassi rispetto al consumer, ma questo a mio parere è stupidissimo, perchè avere un settore Pro di riferimento, se ben giocato, porta valore a tutto il resto. Con il Pro nuovo hanno sbagliato il progetto, cosa che Apple ha fatto in altre occasioni, ma la cosa purtroppo è molto più profonda. Per come la vedo io si sono dimenticati le loro radici e la loro anima. OSX ha dei casini a livello bassissimo che non stanno più considerando. Personalmente gli posso dare solo altri 6 mesi, poi sposterò tutto sulle Celsius della Siemens. Buona giornata.
Il problema è che competere con Dell e HP non è certo uno scherzo. Considerando gli utili di Apple, la liquidità in cassa ecc ecc, evidentemente avranno visto che tagliare quel settore non comportava particolari svantaggi. Quando si parla di multinazionali, storia e radici non contano nulla. Agli azionisti interessano i soldi che si incassano, fine.
visto che piu cha altro traducono letteralmente l'inglese e via così
mi pare anche che l'uso della parola "contenuti" sia da ricondurre a questa brutta abitudine (tradurre l'inglese senza un po di criterio) e si usi da pochi anni
se poi alcuni vocabolari riportano questo uso... pure loro devono vendere..... oibò
Umberto Eco si occupava di comunicazione eppure nessuno si è mai lamentato per il suo italiano.
No contenuto in questa accezione è sempre esistito in ambito accademico deriva dalla filosofia (contenuto vs forma), poi è passato anche in sociologia e poi al linguaggio comune...
Ricordo poi che la lingua è flessibile e muta nel tempo (anche se questo a mio avviso non è il caso) ci sono migliaia di termini utilizzati nella lingua ufficile che hanno origini linguistiche più disparate.
Esattamente.
LucaF qui mostra un pregiudizio grosso come una casa, ma è molto comune.
Suggerirei di leggere il blog di Luisa Carrada e qualche libro di Anna Maria Testa come Minuti scritti o La parola immaginata
Appurato che FORME non è la parola giusta, quale il termine corretto?
PS
Content e Contenuto derivano entrambi dal latino: contĭnere
Appunto
quelli stuprano continuamente la lingua (ed il pensiero) per vendere.
Non c'è molto da aggiungere.
ps
il cinema
la tv
la musica
sono fatti di forme
TU VEDI un film
SENTI la musica
i sensi percepiscono le FORME non il contenuto
poi..... w il mercato e il rinc###ionimento colettivo
quelli stuprano continuamente la lingua (ed il pensiero) per vendere.
Non c'è molto da aggiungere.
Infatti, proprio non capisci. Loro scrivono come parli te, non come vogliono loro. Tu parli bene? loro parlano bene. Tu parli male? Loro parlano male. Tu pensi male? Loro ti lasciano intendere che il tuo pensiero sia giusto...
Non è loro compito insegnare la lingua o il pensiero.
poi..... w il mercato e il rinc###ionimento colettivo
Un testo (libro) è una forma?
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