Antitrust: la Corte di New York contro Intel
di Alessandro Bordin pubblicata il 05 Novembre 2009, alle 12:05 nel canale Private Cloud
Ancora problemi per Intel, accusata dalla Corte di New York di pratiche illegali e violazione delle leggi antitrust. Dopo l'Europa, il problema si ripropone anche in casa.
Il rischio, per Intel, è quello di leggere la trama di un film già visto. Il finale non è a lieto fine, come molti ricorderanno se la mente corre alla sentenza della Commissione Europea Antitrust, culminata in una multa da circa un miliardo di Euro ai danni dell'azienda californiana. Le motivazioni? Pratiche commerciali illecite (solo molto aggressive per Intel), che hanno causato danni in primis agli utenti, cui è stata quasi del tutto preclusa la possibilità di scegliere macchine equipaggiate con processori della concorrenza per "ingerenze" di Intel sui produttori. Non ci dilungheremo molto sulle cause che hanno portato alla sentenza, rimandando alla lettura di questo articolo in cui si riassumono tutti i punti salienti, mentre rimandiamo a CNet come fonte della notizia odierna.
L'incubo per Intel arriva ora da New York, per mano del procuratore generale Andrew Cuomo, secondo cui Intel avrebbe pagato miliardi di dollari per ottenere, in maniera talvolta illecita, una situazione di monopolio de facto, che avrebbe leso in primis gli utenti, così come la concorrenza. Il film citato in apertura è praticamente un sequel quasi identico a quello già visto in Europa: il procuratore ha ravvisato comportamenti che vanno dallo sconto condizionato all'esclusione dei concorrenti dai listini al pagamento diretto per ottenere lo stesso risultato, passando da presunte tangenti alla minaccia di ritorsione per l'infrazione degli accordi.
Ovviamente qui non siamo ancora di fronte ad una sentenza, ma ad un capo di accusa. Per questo non è assolutamente detto che si arriverà ad un finale simile a quello visto in Europa, ma le premesse sono drammaticamente identiche. Le aziende chiamate in causa sono, ancora una volta, dei colossi: si parla di HP, Dell e IBM. Stando all'accusa, il caso più eclatante sarebbe quello riguardante Dell, che avrebbe incassato circa 6 miliardi di Dollari USA, fra il 2002 ed il 2007, per lasciare fuori dalla porta i processori AMD. Una cifra da capogiro, superiore agli stessi utili dell'azienda, messa quindi nelle condizioni di godere di un surplus di capitale tale da drogare il normale mercato ed offrire prodotti con prezzi più concorrenziali, o offrire ai propri clienti sconti nemmeno lontanamente possibili per alcuni concorrenti.
Tutte ipotesi da verificare, è meglio ribadirlo più volte. Le aziende coinvolte si sono ovviamente chiuse nel più ferreo no comment in risposta a domande precise, limitandosi a dichiarare la formalissima intenzione di voler collaborare con la giustizia per far luce sui punti ritenuti oscuri dalla Procura Generale di New York. Intel, a sua volta, ha annunciato che saprà difendersi dalle accuse, ma anche in questo caso si tratta di una risposta formale e senza alternative, in una situazione del genere.
In ogni caso, mantenendo fede alle tendenze cinematografiche di un certo peso, manca un capitolo alla trilogia. Intel è infatti impegnata in un'altra battaglia legale, iniziata nel 2005 da AMD il cui esito è previsto per marzo 2010. Coming soon, sempre su Hardware Upgrade.
50 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infops: questa storia dei fondi dell è una diceria oppure è trapelato per caso se ad esempio risulta dai libri contabili, in qualche mail o robe simili?
Ci credo poco che gli siano serviti tutti questi anni per raccogliere le proce. Secondo me, hanno aspettato la multa ella UE, e hanno detto "ecco, questo è il momento buono".
Non ho parole....certo che, con la garanzia che verranno venduti solo processori Intel e considerando che Dell é uno primi produttori di pc al mondo, sicuramente ci hanno guadagnato entrambi...
Prevedo un´altra salatissima multa...me lo auguro, per il bene della concorrenza, questi atteggiamenti hanno solo una vittima: noi consumatori....
a meno che nn gli sparano una cifra esagerata se dovesse perdere la causa ma nn credo
qualche estratto: http://blogs.wsj.com/digits/2009/11...s/?mod=yahoo_hs
a meno che nn gli sparano una cifra esagerata se dovesse perdere la causa ma nn credo
Beh sembra una cosa molto grave, se ritenuta colpevole si prenderanno una bella batosta perché intel è riuscita a tenersi il market share e di conseguenza i guadagni anche in un periodo dove i suoi processori facevano pena e AMD poteva fare grossi guadagni e ogi avrenno due bei concorrenti.
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