EXE.IT e Lenovo presentano 00Gate: il primo data center a emissioni zero dell'Europa del Sud
di Riccardo Robecchi pubblicata il 12 Maggio 2020, alle 16:21 nel canale Private CloudEXE.IT, azienda italiana con sede in provincia di Bologna, e Lenovo Italia hanno presentato 00Gate, il primo data center a emissioni zero dell'Europa meridionale. Tecniche costruttive all'avanguardia e server Lenovo alla base del risultato
Un data center a zero emissioni non solo è possibile, ma è già stato realizzato in Italia grazie alla collaborazione tra EXE.IT e Lenovo. Il progetto prende il nome di 00Gate ed è già attivo a Castel San Pietro Terme, in provincia di Bologna, dove l'azienda opera: si tratta dell'unico data center di questo tipo nel Sud Europa.
00Gate, il data center a emissioni zero di EXE.IT in partnership con Lenovo
L'idea di creare un data center a emissioni zero nasce in EXE.IT nel 2012: l'attenzione che l'azienda dà ai temi ambientali la porta a considerare quanto i data center siano tra le principali fonti di inquinamento a livello mondiale a causa degli ingenti consumi di energia elettrica. Parte dunque la progettazione del nuovo data center 00Gate.
Sebbene oggi siano ormai molteplici i data center a emissioni zero nel mondo, la situazione era differente otto anni fa: la storia era ancora tutta da scrivere ed EXE.IT ha dovuto superare diversi ostacoli progettuali e tecnologici per raggiungere il risultato odierno. Tra le soluzioni impiegate dall'azienda per arrivare all'obiettivo prestabilito troviamo l'impiego di materiali naturali (legno e lana di legno) nella costruzione dell'edificio e l'impiego di tecniche come il free cooling per il raffreddamento.
Una delle principali voci di consumo in un data center, se non la principale, è quella del raffreddamento degli ambienti: i condizionatori consumano quantità di energia significative e devono essere pressoché sempre operativi in un data center per mantenere una temperatura stabile. L'idea alla base del free cooling è quella di utilizzare la temperatura ambientale esterna per raffreddare gli ambienti interni così da sfruttare un effetto di raffreddamento a tutti gli effetti gratuito, sia in termini economici sia di consumo energetico.
Il tetto dell'edificio è stato ricoperto di pannelli solari così da generare energia sufficiente all'alimentazione dell'intero data center: la potenza generata è pari a 80 kW e copre tutte le esigenze dell'edificio.
L'evoluzione delle tecnologie ha poi portato EXE.IT a costruire un data center che è a tutti gli effetti di piccole dimensioni: la stanza principale dove risiedono le macchine è di appena 80 m². Secondo Gianluigi Capra, AD dell'azienda, i server attuali offrono una densità di potenza tale per cui non sono più necessari data center con sale gargantuesche.
EXE.IT si è affidata a Lenovo e in particolare alla piattaforma ThinkAgile CP (Cloud Platform), basata su processori Intel Xeon e in grado di esprimere una notevole potenza di calcolo e di ospitare una notevole quantità di dati in uno spazio ridotto. La scelta è stata motivata dai ridotti consumi energetici offerti dalla piattaforma, aiutata in questo dall'adozione esclusiva di SSD per l'archiviazione.
Capra afferma che "tra tutte le soluzioni prese in considerazione, solo la piattaforma Lenovo ThinkAgile CP ci ha assicurato il giusto equilibrio fra prestazioni, disponibilità e scalabilità di cui avevamo bisogno."
EXE.IT è una "B Corporation" o "benefit corporation", ovvero un'azienda con fini di lucro impegnata, però, a offrire benefici derivanti dalla sua attività alla società nel suo complesso e all'ambiente con politiche sociali e ambientali sostenibili.
Anche per via di questa missione, secondo Capra il futuro non è solo nei data center di grandi dimensioni e, anzi, avranno sempre maggiore importanza i data center più piccoli e distribuiti sul territorio in grado di rispondere alle esigenze specifiche delle aziende e degli enti locali di piccole e medie dimensioni. La riservatezza garantita dall'avere un proprio data center e il maggiore controllo che si può esercitare su di esso sono fondamentali per garantire la sostenibilità sociale.
Alessandro de Bartolo, country general manager di Lenovo, dichiara che "Per Lenovo, contribuire con la nostra tecnologia alla realizzazione dell’unico data center a emissioni zero nell’Europa meridionale significa dare un ulteriore contributo alla risoluzione di sfide importanti come quella dell’impatto ambientale. Si stima che entro 20 anni il settore IT conterà per il 14% delle emissioni di carbonio a livello globale, ed è quindi importante fare il possibile per contenere queste emissioni al minimo”.
4 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSarei curioso, oltre alla costruzione fintogreen che comunque opera un immissione importante, per non parlare dei metalli, i pannelli solari quanto e' previsto che producano, visto che per evitare cottura dei server solitamente i free cool o usano mari e fiumi o zone molto fredde (=senza sole)
Inoltre, sempre per le medesime ragioni, e' interessante capire come riscano a svernare e quanto "costi" l'accumulo.
Perche, si sa, non vale vincere in bicicletta se in salita ti aggrappi alla vespa del giornalista quando sei stanco.
sono andato a vedere altri 20 articoli sullaa presa in giro e NESSUNO parla di numeri, in pieno stile fakkaro-verdosky che quando lo fanno parlano di case e famiglie (nuova misura VIS, verdosky ignorant system).
La cosa chiara e che non e' un data center e non e' green:
Buona parte?
Caxxo e' una buona parte? il 20%? il 90%?
Se e' 90 e' ok e sono io strz. Se 20 sono loro strz^3
Ovvero non e' vero che non necessita di cooling, ma consuma il 21% in meno.
Posso dire "mavaffa!"?
inoltre non e' un datacenter, su 1300m^2 solo 80 sono stipati (viene da domandarsi se non siano solo un paio di rack) di server.
E' il 6%, ho piu' computer a casa mia, proporzionalmente.
Diciamo che e' una sede aziendale dove "fanno cose" che necessitano di server e una delle tante stanze e' adibita a CED.
Molto diverso da un datacenter dove i server la fanno da padrona, no?
Fornitori certificati? o ti portano l'energia a casa tua con un cavo dedicato, ma se pescano dal calderone di Terna, IMHO, la certificazione o la targhetta che ti mostrano tanti, non conta un cippa...
cit. articolo: "utilizzare la temperatura ambientale esterna per raffreddare gli ambienti interni" e non è quello che fanno tutti i condizionatori/frigo? quale novità è?
poi, come fanno a raffreddare di notte? con diversi container di batterie? ho visto sale dati da 40mq consumare anche 60 kw costanti, di notte dove li trovi? poi, per dire, il fotovoltaico a casa mia, oggi che c'è il temporale sta producendo a meno del 50%
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