Intel ricorre contro la Unione Europea
di Paolo Corsini pubblicata il 23 Luglio 2009, alle 08:29 nel canale Private Cloud
Intel annuncia di voler ricorrere contro la decisione della Unione Europea, che ha multato a Maggio l'azienda americana per 1,45 miliardi di dollari
Intel ha annunciato di aver avviato una procedura di ricorso nei confronti della Unione Europea, contro la multa di 1,45 miliardi di dollari USA che è stata inflitta lo scorso mese di Maggio per pratiche anticoncorrenziali.
La posizione ufficiale di Intel, rimarcata dal portavoce Chuck Malloy, è quella che la decisione della Unione Europea sia stata sbagliata in quanto basata su congetture errate a differenti livelli e su una errata considerazione di un mercato altamente competitivo come quello dei microprocessori. A prescindere da tutto, Intel deve intanto pagare la multa, auspicandosi di vincere in appello così da poter riavere la cifra versata all'Unione Europea.
Da parte della Unione Europea c'è una reazione chiara e diretta all'annuncio di Intel: il portavoce Mattias Sundholm ha confermato come l'organismo sia convinto della piena legalità dell'azione intrapresa contro Intel e della correttezza della multa comminata.
Ricordiamo come Intel abbia scelto di inserire interamente i costi legati alla multa comminata dalla Unione Europea all'interno dei propri risultati economici del secondo trimestre 2009. Questo ha portato il produttore americano a registrare un trimestre in passivo per la prima volta dal 1988, con un risultato che scontato dagli effetti della multa sarebbe stato largamente in positivo.
Per ulteriori informazioni sulla causa intentata dalla Unione Europea contro Intel e sulla multa inflitta rimandiamo ai seguenti articoli per approfondimento:
36 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info"... a registrare un trimestre in passivo per la prima volta dal 1988"
Mamma mia ... questa frase fa pensare
Mamma mia ... questa frase fa pensare
di infatti
Mentre loro fanno stupidi ricordi amd non se la cava bene e la gente è convinta che come processori esistano solo i pentium i dualcore (modo per indicare tutti i c2d) il tutto a causa della loro politica a danno di amd!
Per i casi limitati al territorio italiano non è necessario scomodarsi per fare concorrenza sleale: spari in bocca al concorrente - e a tutti i suoi soci - e dopo 10, massimo 15 giorni di galera torni alla tua consueta attività.
- Che fa, concilia?
- Pago con assegno, che non ho liquidità a portata di mano... va bene? Però non ci stanno gli zeri... vado a capo?
"... a registrare un trimestre in passivo per la prima volta dal 1988"
Mamma mia ... questa frase fa pensare
Forse che ha pagato il giusto scotto dei tanti guadagni fatti con politiche scorrette?
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