Nuove cpu Itanium 2 a Novembre

Nuove cpu Itanium 2 a Novembre

Ad inizio Novembre previsto il debutto di nuove versioni di processore Itanium 2: cache L2 maggiorate a 9 Mbytes

di pubblicata il , alle 08:17 nel canale Private Cloud
 
30 Commenti
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homero01 Novembre 2004, 19:29 #21
i sistemi di calcolo parallelo sono la soluzione ottimale alle esigenze di calcolo immediato di algoritmi complessi.
le soluzioni single chip non trovano alcun seguito almeno storicamente e' stato cosi'.
mentre le soluzioni parallele hanno trovato una giusta applicazione negli ultimi 10 anni.
numerose società hanno studiato sistemi per incrementare la potenza dei nodi ed in realtà si e' visto che il problema focale e' la distrubuzione dei dati da calcolare al contrario della potenza di calcolo specifica.
in questo itanium e' il miglior sistema per i cluster per i suoi metodi di gestione della cache...
altro problema e' la stabilità matematica delle unità di calcolo che obbligano ad utilizzare sistemi general purpose testati invece che DSP o vectorial unit....
joe4th01 Novembre 2004, 19:56 #22

x homero

Il fatto e' che gran parte di quei sistemi
che tu chiami complessi, utilizzano come
funzioni di livello piu' basso le solite
librerie librerie e i soliti algoritmi paralleli che sono noti e piu' o meno sempre gli stessi da 20 anni
(citiamo le BLAS, LAPACK, FFT, etc. si trova
quasi tutto su NETLIB).
Basterebbe quindi mettere su silicio questi
algoritmi. L'hanno fatto per sistemi come
l'encoding MP4/DIVX (pensa ai chip mediatek),
non vedo perche' non potrebbero farlo anche
con questi sistemi.
joe4th01 Novembre 2004, 20:16 #23
Originariamente inviato da Zerk
che significa che l'unità e' un singola precisione? non e' in virgola mobile?


Le unita' in virgola mobile dei (co)processori matematici sono
generalmente a 64 (o internamente a 80) bit. Quelle delle
GPU sono a 24 (o 32).
derek201 Novembre 2004, 21:13 #24
Scusate l'ignoranza ma io sono alle prime armi con i computers.

Voi parlate di CLUSTER,di NODI,ma io non so neanche cosa sono,forse l'arabo lo capirei di più

C'è qualche anima buona che può spiegarmi brevemente e con parole moooolto semplici come è fatto fisicamente un supercomputer con 5000 processori? Cioè da quali componenti è composto? Qualcuno ha detto che i giochi girano senza scheda video,boh..
xeal02 Novembre 2004, 00:15 #25
x derek2

In parole semplici, immagina un armadio pieno di cassetti: ogni cassetto è in pratica un computer, con un certo numero di cpu, la sua ram, uno o più hd, se serve qualche scheda; il lavoro viene distribuito tra i "cassetti" e, all'interno dei cassetti, tra i vari processori, in modo da parallelizzare tutto il più possibile e fare molti calcoli simultaneamente. Però bisogna considerare che i processori dello stesso cassetto comunicano tra di loro in maniera molto veloce, mentre i cassetti tra di loro comunicano in maniera inevitabilmente più lenta, per cui è necessario studiare dei sistemi di comunicazione appositi (non bastano le porte "tradizionali" o le schedine di rete presenti ormai in tutte le MB): si usano fibre ottiche e sistemi complessi; inoltre è necessario organizzare tutti i cavi e stabilire i collegamenti tra tutti i cassetti per instradare le informazioni che si scambiano (e creare a volte delle sotto unità, ad esempio si può stabilire che un certo numero di cassetti collabori per certi calcoli mentre un altro gruppo fa un altro lavoro). A questo ci pensano i nodi, che puoi immaginare come delle centraline telefoniche o dei caselli autostradali (ad ogni "casello" fanno capo un certo numero di "armadi" in modo da costruire un "reparto" di calcolo, che adesso non ricordo esattamente se viene indicato nel complesso come nodo (= "armadi" + "casello").

Per il discorso dei giochi che girano senza scheda video, si parlava di raytracyng, ovvero il più complesso ed efficace tipo di rendering che si può fare e che richiede il calcolo di MOLTI processori, non basta una scheda video. Il rendering consiste nel disegno della scena con tutti i particolari: personaggi, oggetti ecc. applicando le "mappe", le tessiture e colorando il tutto in base alla provenienza delle luci e al volume d'ombra degli oggetti, e anche in base alla trasparenza degli oggetti. Con le schede video si fa il rendering più semplice, ovvero si disegnano le "cose" visibili e si colora tutto secondo formule matematiche approssimate relativamente semplici (poca cosa al confronto del raytracing, che simula il propagarsi dei singoli raggi di luce), a volte senza neanche considerare l'ombra, cercando di creare effetti il più possibile realistici e nel più breve tempo possibile (in tempo reale). Con tutti quei processori si potrebbe ottenere un realismo fotografico, però questo non vuol dire che non si userebbe la scheda video: servirebbe sempre, ma solo come interfaccia con il monitor, non farebbe calcoli (come per i filmati). Comunque il gioco dovrebbe essere scritto appositamente, altrimenti cercherebbe di usare sempre un solo processore.

Spero di essere stato chiaro
derek202 Novembre 2004, 00:50 #26

x Xeal

Non so come ringraziarti

Ricapitolando un attimo i nodi dovrebbero essere un certo numero di computer dedicati a un certo tipo di operazione.
E i cluster?

Comunque ti ringrazio ancora per il tempo che mi dedichi
zoboliluca02 Novembre 2004, 12:31 #27

x derek2

se ho capito bene. un nodo comprende un certo numero di computer ma soprattutto comprende tutta l'elettronica di collegamento tra i suddetti computer.
La definizione fisica di un nodo non e' logica (gruppo di computer dedicati a un lavoro) ma e' soprattutto hawrdare (gruppo di computer collegato tra logo).

Non sono la persona piu adatta per risponderti ma un cluster dovrebbe essere un insieme di macchine che lavorano in parallelo per gestire enne operazioni.
Non un solo calcolo complesso distribuito ma la distribuzione di tanti calcoli indipendenti su enne macchine. Es. Server Internet. 1000 accessi (utenti) che vengono serviti da enne server in cluster. Ogni utente e' un calcolo separato dagli altri e il carico di lavoro viene distribuito sui vari server. Il vantaggio e' che si possono usare molte piccole macchine di basso costo al posto di grandi computer. Questo diventa molto utile in caso di guasti e ancora piu utile nell'espandere il sistema all'aumentare delle richieste.
cdimauro02 Novembre 2004, 14:25 #28
Originariamente inviato da joe4th
(per esempio una versione aggiornata
dei vecchi Transputer...chi se li ricorda?).

Ciao.

"Sì, la vita è tutto un RISC... Ma i Transputer, sono i Transputer" - Andrea de Prisco in un vecchio numero di MC Microcomputer...

Comunque nella news c'è un errore: è la cache L3 a passare da 6 a 9MB, non la L2, che rimane sempre di 256KB...
cdimauro02 Novembre 2004, 14:27 #29
Originariamente inviato da homero
in questo itanium e' il miglior sistema per i cluster per i suoi metodi di gestione della cache...

Anche gli Opteron hanno un'ottima gestione della cache (implementano il sistema M.O.E.S.I.) e della coerenza dei dati.
Tra l'altro tramite dei controller crossbar si può superare il limite degli 8 processori collegati direttamente, arrivando fino a 32 (per ora) per singolo nodo.
xeal04 Novembre 2004, 00:57 #30
x derek2

Provo a darti qualche definizione, per quanto mi è possibile; considera che a volte i termini vengono usati per estensione oltre il significato originario e con sfumature diverse in contesti diversi.

Cluster letteralmente vuol dire "grappolo" e indica, in informatica, cose diverse. In un hard disk un claster è l'unità minima di allocazione dei file, cioè la quantità minima di byte che il sistema operativo "raggruppa" prima di scriverli su aree contigue del disco, così se il cluster è di 4KByte, un file costituito da un byte solo e uno costituito da 3K occuperanno sempre lo spazio di un cluster, mentre un file di 6KB (4 + 2 = 6) occuperà 2 cluster, e lo spazio rimasto libero non sarà utilizzabile (è comodo gestire lo spazio in questo modo). In un sistema telematico (più computer collegati a formare una rete) un cluster è un insieme di terminali che "cooperano". Un cluster di questo tipo può essere costituito da più server che in un certo senso fanno la stessa cosa, con uno o più server pronti a sostituirne uno fuori uso (si parla di fault tolerance, cioè tolleranza agli errori), oppure da macchine che si suddividono il lavoro da fare (load balancing, bilanciamento del carico). Secondo questa definizione, un cluster può essere costituito anche da un insieme di pc collegati in modo opportuno su cui girano dei programmi scritti appositamente. In un supercomputer strutturato in cluster, gli armadi di cui ti parlavo sono proprio dei cluster, e fisicamente hanno praticamente la forma di armadietti, con le macchine sistemate una sull'altra come dei cassetti, e si parla di cluster proprio perchè i computer vengono raggruppati. Lo stesso supercomputer si può pensare, per estensione, come un grande cluster, ovvero un gruppo di macchine che concorrono a calcolare il risultato di un certo "lavoro" (i sistemi distribuiti vengono indicati anche come concorrenti, e possono essere di due tipi: sistema distribuito (in senso) stretto, in genere per macchine multiprocessore, e lasco, quando più macchine, multiprocessore o monoprocessore - non ha importanza, il tipo può essere "misto" - sono collegate e le operazioni vengono distribuite sulle macchine).

Veniamo ai nodi. Un nodo può essere un qualsiasi sistema di una rete: facendo un paragone con internet, anche il tuo computer è un nodo (in particolare è un client) e lo sono anche i server a cui ti colleghi per ottenere informazioni (le pagine web che il tuo browser visualizza), ma lo sono anche i server e tutte le "apparecchiature" usate per collegare i vari nodi e instradare le informazioni (quindi i server del tuo ISP e i vari gate). Tornando ai supercomputer organizzati in cluster, in base alla "definizione" di nodo, lo è ciascuna macchina e ciascun cluster (quindi gli armadi e i cassetti), ma può esserlo l'intero supercomputer in contesti molto grandi in cui molti supercomputer (ad es. universitari o di centri di ricerca) sono collegati tra di loro, anche a grande distanza (attualmente si parla in questi casi di griglie di calcolo, "computational grids". In genere, comunque, se non ricordo male nei supercomputer (più grandi) si parla principalmente di due tipi di nodo: i nodi di calcolo, costituiti da più cluster (cioè gli armadi) collegati tra di loro con appositi sistemi (che fanno parte del nodo e costituiscono anche l'interfaccia con gli altri nodi) e i nodi di comunicazione, cioè sistemi che servono a collegare tra di loro i vari nodi di calcolo e a ottimizzare le comunicazioni. Ha ragione zoboliluca sul fatto che un nodo non è un gruppo logico, ma "fisico", anche se volendo si può anche affidare un certo compito a un certo numero di macchine all'interno del nodo, creando una specie di nodo "logico" (possono anche non far parte dello stesso "armadio", né dello stesso "nodo fisico", anche se in genere è sempre meglio che le macchine che collaborano a una certa operazione siano il più possibile vicine, comunque questo dipende anche dal modo in cui sono interconnesse).

Spero di esserti stato, e di non aver fatto confusione sulle esatte definizioni di nodo in un supercomputer (mi riservo un piccolo dubbio sui dettagli e sulla terminologia precisa, comunque lo schema di massima è questo)

Comunque, non è necessario che mi ringrazi, in fondo i forum servono a scambirsi informazioni, idee e a chiarirsi dei dubbi. Io stesso sono su questo forum per imparare (e a qualcuno ho rotto le scatole più di una volta ). Poi, il mondo dell'informatica è in continua evoluzione e non si smette mai di imparare.

Ciao

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