Oracle mira ad acquisire un produttore di chip
di Paolo Corsini pubblicata il 27 Settembre 2010, alle 09:02 nel canale Private Cloud
Non è ben chiaro di quali chip e per quali prodotti, ma Oracle ha chiaramente lasciato intendere di puntare ad un'acquisizione strategica nel breve periodo
Larry Ellison, CEO di Oracle, ha pubblicamente annunciato l'intenzione dell'azienda americana di incrementare il raggio d'azione nel settore hardware già fortemente potenziato all'inizio dell'anno con l'acquisizione di Sun. La finalità è quella di acquistare un'azienda che sviluppi chip, così da detenere maggiori proprietà intellettuali in questo settore e poter meglio sviluppare le proprie future architetture.
Questo annuncio lascia ipotizzare la volontà di Oracle di completare l'acquisizione di una azienda fortemente presente nel settore dell'hardware, capace di proporre soluzioni e tecnologie che siano abbinate ai segmenti di mercato enterprise nei quali Oracle opera con le proprie soluzioni.
Ellison non ha meglio elaborato quale tipologia di azienda Oracle stia mirando, ma considerando come questa azienda abbia completato ben 65 acquisizioni di altre aziende negli ultimi 5 anni non è illecito ipotizzare che nel mirino di Oracle vi siano player di mercato di prim'ordine.
Vengono quindi fatti i nomi di AMD come di NVIDIA tra i potenziali candidati per un'acquisizione da parte di Oracle, aziende che vantano un backgroud tecnologico estremamente importante e che potrebbero rappresentare per Oracle una base importante per lo sviluppo di una propria ricca divisione server da affiancare a quanto già ottenuto con l'acquisizione di Sun.
Tra le due riteniamo oggettivamente più interessante AMD, forte in questo sia di licenza e tecnologie per architetture di processore x86 sia dotata al proprio interno di una roadmap solida per lo sviluppo di GPU, da utilizzare anche per ambiti di calcolo parallelo non legati alla tradizionale grafica 3D. Nel complesso, tuttavia, sia AMD come NVIDIA sembrano target oggettivamente poco plausibili per Oracle: entrambe le aziende generano infatti buona parte del proprio fatturato da prodotti destinati al mercato consumer, ambito nel quale storicamente Oracle non è mai stata presente e tantomeno sembra interessata a farne parte.
L'azienda americana potrebbe anche operare una scelta differente mantenendo Sun quale produttore di server e affiancando a questa un'azienda specializzata nella produzione di infrastrutture di rete, soluzioni nelle quali le concorrenti HP e IBM sono ben presenti al contrario di Sun. In quest'ottica una delle aziende specializzate nello sviluppo di soluzioni ARM potrebbe essere un candidato ideale per un'acquisizione, con future prospettive di server basati su architettura ARM utilizzati in database Oracle.
Al momento attuale l'azienda americana detiene oltre 23 miliardi di dollari in contante e investimenti a breve termine, cifra che lascia ampi margini di manovra per un'acquisizione di importante controvalore senza che questo porti ad un incremento del debito societario. Il recente inserimento tra gli executives di Oracle di Mark Hurd, ex CEO di HP, porta inoltre a ritenere che una strategia futura dell'azienda americana sia proprio nella crescita nella componente hardware, da bilanciare in un'ottica di piattaforma con le proprie soluzioni software.
14 Commenti
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Sun se ne fotteva altamente di InnoDB, tanto che il predefinito rimaneva ancora quel cesso di MyIsam... nonostante questo, avevano addirittura creato motori come "Black Hole".
Ora con Oracle si sono svegliati e InnoDB otterrà un miglioramento del 500% con la prossima versione... questo non significa che hanno fatto un buon lavoro, ma che hanno fatto un lavoro di merda prima, nessun host che ho visto permette di usare il motore InnoDB al momento.
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