Raffreddamento ad immersione, una realtà nei data center?

di pubblicata il , alle 10:58 nel canale Private Cloud Raffreddamento ad immersione, una realtà nei data center?

Green Revolution applica il raffreddamento ad immersione ai data center, promettendo un importante risparmio energetico

 
42 Commenti
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Gremo14 Aprile 2011, 14:38 #21
Originariamente inviato da: garacs1
No, perchè cmq l'olio minerale non riuscirebbe a dissipare velocemente il calore prodotto dal processore durante l'uso. Un dissipatore, in questo caso ovviamente passivo, e quindi senza ventole, è cmq necessario per ampliare la superfice dissipante e migliorare lo scambio termico tra CPU e olio.


Grazie
rb120514 Aprile 2011, 14:51 #22
Originariamente inviato da: Gremo
Mi sfugge il motivo della pasta termica e del dissipatore. Le CPU non possono stare direttamente a contatto con la soluzione?


Beh l'olio ha sicuramente molta più capacità termica dell'aria, ma evidentemente una CPU ha comunque una concentrazione di calore su superficie troppo elevata per pensare di raffreddarla senza utilizzare un dissipatore.
yggdrasil14 Aprile 2011, 15:55 #23
Originariamente inviato da: rb1205
Beh l'olio ha sicuramente molta più capacità termica dell'aria, ma evidentemente una CPU ha comunque una concentrazione di calore su superficie troppo elevata per pensare di raffreddarla senza utilizzare un dissipatore.


il fatto è semplice:
la potenza scambiata dipende linearmente dall'area di scambio, dalla differenza di temperatura e da un coefficiente di scambio termico che dipende dal fluido, dalla sua mobilità e dal fatto che è o no mosso forzatamente
Mr Resetti14 Aprile 2011, 16:19 #24
Complimenti alle risposte di alcuni utenti su queste problematiche. Davvero bravi!
rb120514 Aprile 2011, 16:41 #25
Originariamente inviato da: yggdrasil
il fatto è semplice:
la potenza scambiata dipende linearmente dall'area di scambio, dalla differenza di temperatura e da un coefficiente di scambio termico che dipende dal fluido, dalla sua mobilità e dal fatto che è o no mosso forzatamente


Fresco di fisica tecnica?
hermanss14 Aprile 2011, 18:09 #26
Che belle vasche d'olio e che belle pompe
A parte gli scherzi mi sembra un'ottima soluzione per i datacenter...un po' meno, o addirittura non fattibile, per componenti ad alto wattaggio, come detto sopra.
avvelenato14 Aprile 2011, 19:32 #27
per quanto riguarda i dischi rigidi, la soluzione più ovvia è tenerli fuori dall'olio, e non è affatto un workaround. Si possono ad esempio creare dei plug femmina->femmina uno all'interno della vasca oliata e uno all'esterno.
O addirittura un sistema tipo patch panel.

Mentre per quanto riguarda il problema dello scivolamento dei tecnici, io ho un'idea ben migliore di quella delle grate: basterebbe fare il pavimento con dei piccoli rilievi cilindrici, e dotare i tecnici di scarpe sagomate con delle concavità cilindriche adatte ad incastrarsi in questi rilievi.
Il vantaggio di questa soluzione rispetto a quella a griglie è che permetterebbe di ottimizzare le superfici, consentendo anche il montaggio sulle pareti verticali e su quelle del soffitto, tipo così:
Link ad immagine (click per visualizzarla)
II ARROWS14 Aprile 2011, 21:20 #28
Non creo ci sia un foro per lo sfiato negli HDD, basta un granello di polvere e ti riga il piatto...
lucusta14 Aprile 2011, 21:45 #29
in realta' i sistemi ad immersione esistono da 20 anni e passa; la CRAY li costruiva proprio con questo sistema.
non e' olio, ma un fluoro-sostituito, ossia una lunga catena alifatica lineare (idrocarburo) alla quale ogni atomo d'idrogeno viene sostituito da un atomo di fluoro, rendendo il liquido inerte. se la catena e' ramificata e polimerica si po' anche chiamare teflon....

questi liquidi sono nati per le saldature in fase di vapore (saldature in ambienti esplosivi in cui niene vaporizzato questo liquido per rendere inerte l'elettrodo, che potrebbe innescare esplosioni), come plasma sanguigno artificiale (anche se non puo' sostituire tutto il plasma del corpo perche' hanno un peso specifico doppio rispetto a questo.. alla fine scoppia il cuore!) in quanto sono totalmente inerti fino a temperature di 200-300°C;
hanno densita' elevate, da 1,8 a 2,2 Kg/l, ed un CP circa la meta' dell'acqua (quindi, a conti fatti, dissipano come l'acqua, che e' un materiale che non e' affatto male per questo aspetto);
rimangono liquidi e poco viscosi sino a temperature inferiori a -100°C.

la CRAY usava nello specifico il fluorinert 3M F40, un polifluorosostituito da circa 200-400 atomi di lunghezza; lo usava pero' il fase di vapore (vapor-chamber) sfruttando l'elevato calore latente da liquido a vapore, visto che evaporava a 40°C.
io preferivo usare il gladen 300 ausimont, piu' costoso, ma rimaneva liquido da -100 a +300 (ed era piu' raffinato).

non vi eccitate... una ghirbetta da 5 galloni (20 litri) di fluorinert credo che vanga a costare sui 5000euro, ed il CRAY usava 20 galloni, il galden costa il doppio.

comunque un fiammante, per i tempi, sempron spitfire 600 mi ha girato per piu' di un anno con una capsuletta incollata sul package a coprire il nudo core, una pompa dei vetri di un R4, una seprentina da i metro di tubo di rame per termosifoni immersa in un secchio d'acqua, a 1200mhz e 2,2V di overvolt su una ASUS A7V, con un circuito da 100ml di galden 300, a temperature soddisfacenti (60-68 in full load, a seconda di quante ore rimanevo sul PC e quanto durava il ghiaccio che mettevo nel secchio), fino a che alla ASUS non scoppiarono tutti i condensatori (e da quel giorno che prendo solo giga)...
con il liquido cio' dato la cera sul marmo in sala... uno spettacolo.

lo misi pure nel freezer....

poi mi prese la mania dell'underclock e...

lo scopo era appunto un PC ad immersione completa, ma riguardo al costo...

https://groups.google.com/group/it....8bc29a7cdbe5f8e

piu' o meno 10 anni fa'...
lucusta14 Aprile 2011, 21:52 #30
i dischi rigidi sono ASSOLUTAMENTE a tenuta stagna, visto che l'aria che c'e' dentro e' altamente purificata, senno' la testina si mangerebbe i piatti in un baleno; quello non e' un foro, ma c'e' una membrana che stabilizza la pressione dovuta la riscaldamento dell'atmosfera interna.
esistono dischi per alti sbalzi di pressione, in cui vengono messe piu' membrane compensatrici, visto che a 10.000 metri la pressione e' decisamente diversa.. ma tanto ormai ci sono gli SSD...

e l'olio non e' un buon conduttore di calore, oltre ad avere una densita' decisamente piu' bassa dell'acqua...
l'olio dielettrico viene usato nei grandi trasformatori, ma e' altamente inquinante e ci vuole un patentino per ottenerlo.

per i contatti invece ebbi alcuni problemi sia con l'olio minerale che con il galden... sì'infilava dovunque e, soprattutto sulle ram dava piu' di un problema d'isolamento..
la soluzione la trovai con l'attack... una bella passata e zac isolato tutto.

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