Raffreddamento ad immersione, una realtà nei data center?
di Gabriele Burgazzi pubblicata il 14 Aprile 2011, alle 10:58 nel canale Private Cloud
Green Revolution applica il raffreddamento ad immersione ai data center, promettendo un importante risparmio energetico
42 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infonon e' olio, ma un fluoro-sostituito, ossia una lunga catena alifatica lineare (idrocarburo) alla quale ogni atomo d'idrogeno viene sostituito da un atomo di fluoro, rendendo il liquido inerte. se la catena e' ramificata e polimerica si po' anche chiamare teflon....
questi liquidi sono nati per le saldature in fase di vapore (saldature in ambienti esplosivi in cui niene vaporizzato questo liquido per rendere inerte l'elettrodo, che potrebbe innescare esplosioni), come plasma sanguigno artificiale (anche se non puo' sostituire tutto il plasma del corpo perche' hanno un peso specifico doppio rispetto a questo.. alla fine scoppia il cuore!) in quanto sono totalmente inerti fino a temperature di 200-300°C;
hanno densita' elevate, da 1,8 a 2,2 Kg/l, ed un CP circa la meta' dell'acqua (quindi, a conti fatti, dissipano come l'acqua, che e' un materiale che non e' affatto male per questo aspetto);
rimangono liquidi e poco viscosi sino a temperature inferiori a -100°C.
la CRAY usava nello specifico il fluorinert 3M F40, un polifluorosostituito da circa 200-400 atomi di lunghezza; lo usava pero' il fase di vapore (vapor-chamber) sfruttando l'elevato calore latente da liquido a vapore, visto che evaporava a 40°C.
io preferivo usare il gladen 300 ausimont, piu' costoso, ma rimaneva liquido da -100 a +300 (ed era piu' raffinato).
non vi eccitate... una ghirbetta da 5 galloni (20 litri) di fluorinert credo che vanga a costare sui 5000euro, ed il CRAY usava 20 galloni, il galden costa il doppio.
comunque un fiammante, per i tempi, sempron spitfire 600 mi ha girato per piu' di un anno con una capsuletta incollata sul package a coprire il nudo core, una pompa dei vetri di un R4, una seprentina da i metro di tubo di rame per termosifoni immersa in un secchio d'acqua, a 1200mhz e 2,2V di overvolt su una ASUS A7V, con un circuito da 100ml di galden 300, a temperature soddisfacenti (60-68 in full load, a seconda di quante ore rimanevo sul PC e quanto durava il ghiaccio che mettevo nel secchio), fino a che alla ASUS non scoppiarono tutti i condensatori (e da quel giorno che prendo solo giga)...
con il liquido cio' dato la cera sul marmo in sala... uno spettacolo.
lo misi pure nel freezer....
poi mi prese la mania dell'underclock e...
lo scopo era appunto un PC ad immersione completa, ma riguardo al costo...
https://groups.google.com/group/it....8bc29a7cdbe5f8e
piu' o meno 10 anni fa'...
Loro dicono che costa poco
Ma infatti parlano lui di composo al fluoro e l'articolo di olio,2 cose molto diverse
2001 sempron 100.000 lire, 100ml di galden 50.000 lire
2011 hardware datacenter 3-4 milioni di dollari, costo energetico per mantenerlo 200.000 dollari anno, 500 litri di fluorinert (perche' gli americani preferiscono i prodotti 3M e non dell'italiana ausimont) sono circa 50.000 dollari e te ne fanno risparmiare il doppio in raffreddamento... gia' quando lo metti su', per il primo anno risparmi 50K$, il secondo 100K$ (il liquido non evapora e non si sporca), dopo 10 anni hai risparmiato 1M$.
e' economico.
non raffredda assolutamente bene, e dopo una settimana ho bruciato tutto (una piattaforma sacrificale celeron)... ho rischiato anche l'incendio, perche' pur se minerale e' sempre un olio...
loro usano una sostanza inerte, e quelle sono sostanze inerti...
non per fare il preciso, ma un alifatico e' comunque un olio, e loro non ti specificano che e' fluoro-sostituito, perche' senno' vai dalla 3M, prendi 100 litri di liquido e ci immergi il tuo datacenter, senza chiedere la loro (non gratuita) consulenza.
......leggiti http://www.hitachigst.com/tech/techlib.nsf/techdocs/85256AB8006A31E587256A77006EF620/$file/djsa_igi.PDF
all'ultima voce del capitolo "precauzioni d'uso"
oppure
http://www.hitachigst.com/tech/techlib.nsf/techdocs/85256AB8006A31E587256A7900631194/$file/dmvs_igi.PDF
Il foro di sfiato esiste ed'è protetto da un filtro a trama eccezionalmente fine per la polvere, quindi è sì sigillato ma non a tenuta stagna.
Gli hard disk veramente a tenuta stagna sono modelli particolari utilizzati per lo più in ambito militare per compiti molto particolari.
Link ad immagine (click per visualizzarla)
anche con la membrana, se tappi il foro, otterrai una contropressione quando si gonfia per compensare laumento di temperatura e/o variazione di pressione, non ottenendo lo scopo appunto di compensazione.
e' per quello che ti dicono esplicitamente di non ostruire il foro.
gli HDD a piatti per usi specifici sono invece realizzati con piu' membrane o addirittura senza (un tempo, perche' oggi nessuno usa piu' HDD a piatti per usi speciali, ma solo SSD), perche' l'ambito di utilizzo e' appunto differente.
e comunque, dagli IBM da 20MB ai moderni con mila gigabyte, quando li ho smontati per vedere com'erano fatti ho trovato sempre la membrana, e mai il filtro assoluto (che in questo caso, se esistesse, sarebbe a 22 micron o inferiore).
anche perche' se poi si ostruisce, ed un filtro a 22 micron si ostruisce rapidamente, poi fa' da tappo.
http://www.dinoxpc.com/forum/viewtopic.php?t=11080
ps se fosse vietato inserire link ad altri forum chiedo gentilmente al moderatore di rimuoverlo.
Di cose strane ne avevo lette ma questo le supera tutte, da monumento veramente
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