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AWS apre i suoi server in Italia con la nuova Regione AWS Europe a Milano

di pubblicata il , alle 11:01 nel canale Public Cloud AWS apre i suoi server in Italia con la nuova Regione AWS Europe a Milano

AWS, Amazon Web Services, ha esteso la propria presenza globale aprendo una nuova Regione in Italia, nello specifico, a Milano, per offrire tecnologie cloud avanzate in grado di abilitare nuove opportunità per la trasformazione digitale

 

Come avevamo indicato lo scorso anno sulle pagine di Edge9, l'Italia era uno dei paesi nel mirino di Amazon per l'apertura di una nuova Regione AWS. Oggi, 28 aprile, è arrivato l'annuncio ufficiale e finalmente le aziende possono appoggiarsi a dei server AWS fisicamente posizionati nel nostro paese, a Milano, con tutti i vantaggi che ne conseguono in termini di bassa latenza e di controllo su dati e contenuti, che rimangono sul territorio italiano. 

AWS_region_Milano

AWS: finalmente disponibile una Regione italiana

AWS è il servizio cloud di Amazon, che è stata la prima azienda a credere nelle potenzialità del cloiud e a realizzare datacenter in vari paesi così da permettere ai suoi clienti di avere a disposizione potenza di calcolo e storage on-demand e facilmente scalabili. Da tempo le aziende di tutto il mondo, comprese quelle italiane, possono appoggiarsi a questi servizi ma ora c'è una differenza di non poco conto: Amazon ha aperto una Regione AWS in Italia, a Milano. Questo significa che le aziende che si appoggiano ad AWS potranno contare su server fisicamente posizionati in Italia, godendo quindi di latenze inferiori grazie alla vicinanza fisica. 

Cosa sono le Regioni AWS?

Quando si parla di Regione AWS ci si riferisce alle cosiddette availability-zone, zone di disponibilità, praticamente uno o più data center interconnessi e strutturati per limitare il più possibile periodi di down del servizio. Nello specifico, la Regione AWS di Milano può contare su tre zone di disponibilità, fondamentalmente su 3 data center distinti  Ognuna di queste zone è dotata di alimentazione, raffreddamento e sicurezza fisica indipendenti, fatto che garantisce un'elevata ridondanza e, soprattutto, latenze estremamente basse, fondamentali per le applicazioni che "girano" sul cloud. 

Fino a questo momento, i clienti italiani di AWS potevano appoggiarsi solamente alle edge location di Amazon, presenti a Milano e Roma, che effettuavano la cache dei contenuti per velocizzare l'accesso ai dati. Da oggi, invece, sarà possibile accedere direttamente all'infrastruttura AWS italiana

Gli aspetti tecnici, però, non sono l'unico parametro di cui tenere conto: il fatto di poter conservare i dati nel nostro Paese offre ulteriori garanzie in termini di sicurezza e di compliance con le normative, in particolare con GDPR. Un aspetto non trascurabile, soprattutto per le aziende che trattano dati estremamente sensibili, come per esempio le istituzioni, che gestiscono anche i dati medici dei cittadini italiani. 

"I clienti di AWS in Italia sono tra le organizzazioni più creative e innovative che supportiamo in tutto il mondo, e siamo sempre stati ispirati dal lavoro che svolgono con la nostra tecnologia" - ha dichiarato Peter DeSantis, Senior Vice President of Global Infrastructure and Customer Support di Amazon Web Services - "Il cloud è stato una parte fondamentale della trasformazione in molti settori in tutta Italia - dall'automotive e utilities, al manifatturiero e al retail, e molto altro ancora. Aprendo oggi la Regione AWS di Milano, ci auguriamo di vedere l'impatto positivo che la tecnologia cloud può avere in ogni area dell'economia e non vediamo l'ora di far parte della continua crescita del Paese".

Al momento sono disponibili sulla Regione italiana la maggior parte dei servizi globali di AWS, anche se alcuni - per esempio Amazon AppStream 2.0Amazon AthenaAmazon AppFlowAmazon Augmented AI (A2I)Amazon ChimeAmazon Cloud Directory e Amazon CloudSearch - devono essere ancora implementati.

Tutte le informazioni sui servizi AWS disponibili nella Regione italiana sono disponibili a questo indirizzo

 

 

 

5 Commenti
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mortimer8628 Aprile 2020, 16:39 #1
Ricapitolando:
- In Italia verrà lanciata un'app di tracciatura delle persone
- Per questioni di sicurezza nazionale, i dati di questa app dovranno risiedere su server italiani
- Amazon apre i suoi servizi Cloud su dei datacenter in Italia

Considerando che sono dati che fanno gola a molti, e sapendo che in Australia hanno già un'app di tracciatura sanitaria che poggia su server Amazon, direi che la tempistica è quantomeno sospetta.
danylo28 Aprile 2020, 18:29 #2
mortimer86, l'arrivo del data center di Milano era stato annunciato ben prima del coronavirus.
r134828 Aprile 2020, 22:27 #3
Originariamente inviato da: mortimer86
Ricapitolando:
- In Italia verrà lanciata un'app di tracciatura delle persone
- Per questioni di sicurezza nazionale, i dati di questa app dovranno risiedere su server italiani
- Amazon apre i suoi servizi Cloud su dei datacenter in Italia

Considerando che sono dati che fanno gola a molti, e sapendo che in Australia hanno già un'app di tracciatura sanitaria che poggia su server Amazon, direi che la tempistica è quantomeno sospetta.


Che dire, commento intelligente della settimana (e siamo solo a martedì...)
Ovviamente il fatto che AWS avesse annunciato la region nel 2018 è solo dovuto al fatto che il Coronavirus è stato creato nei laboratori di Bezos.

Ti svelo anche un altro inquietante retroscena: i datacenter di AWS sono gestiti unicamente da rettiliani! Sveeeggliaaahhh!!!1!
djfix1329 Aprile 2020, 09:32 #4
Gomplottoooo!!
mortimer8629 Aprile 2020, 11:30 #5
Oh, ragazzi... vivetela più serenamente.
Io ho detto che sono sospetti i [U]tempi[/U], non che è un complotto a danno dell'umanità.

Magari nel 2018 aveva senso programmare un'apertura nel 2020, ma in una fase così incerta, con il mercato interno italiano ad un passo dal crollo, avrebbe avuto senso uno slittamento.
E' stata rimandata persino l'uscita dei videogiochi, nonostante sia potenzialmente una buona situazione con la gente obbligata a stare in casa.

Se non hanno aspettato che si definisse un quadro meno incerto avranno un buon motivo.
E' così folle pensare che tra gli interessi di Amazon ci sia quello di fornire i suoi servizi ad "Immuni"?

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