Il ruolo dell'AI nella sicurezza secondo Fortinet

Il ruolo dell'AI nella sicurezza secondo Fortinet

Gli attacchi informatici sono studiati per eludere le classiche soluzioni di sicurezza, oggi inadatte a proteggere adeguatamente la rete aziendale. Per bloccare questo tipo di minacce Fortinet punta sull'intelligenza artificiale

di pubblicata il , alle 12:41 nel canale Security
Fortinetintelligenza artificiale
 

Un tempo la vita dei responsabili IT era un po' più semplice e meno imprevedibile. Gli attacchi informatici ci sono sempre stati, certo, ma per molti profili erano relativamente semplici da tappare e - soprattutto - impattavano meno sul flusso di lavoro, non ancora interamente dipendente dalla rete. Oggi la complessità del network aziendale è cresciuta di parecchio così come la dipendenza dalla rete e, di conseguenza, l'impatto di un malware che riesce a eludere le difese. Durante i processi di trasformazione digitale però non sempre la sicurezza va allo stesso passo dei cambiamenti tecnologici. Secondo Fortinet per affrontare le nuove sfide è necessario cambiare sia il modo di implementare la sicurezza sia la sua distribuzione fisica, e per arrivare a questo obiettivo bisogna tenere a mente 4 punti fondamentali.

I 4 cardini di Fortinet per affrontare le sfide del mondo digitale

Fortinet ha individuato quattro punti fondamentali di cui tenere conto per affrontare le nuove sfide. 

1 La rete e la sicurezza devono convergere

La sicurezza deve andare a velocità digitale

È necessario che la sicurezza sia interconnessa

4 È necessario che la sicurezza sia più "smart"

Nel concreto significa che non si può considerare la sicurezza come una parte a sé stante, ma deve tenere il passo con le continue evoluzioni dell'infrastruttura. Quando si parla di convergenza, per esempio, si intende l'estendere la protezione a tutti i nuovi dispositivi e applicazioni che hanno allargato il perimetro della rete: bisogna prevedere criteri di sicurezza anche per le app in cloud, pubblico o privato che sia, i dispositivi mobile e pure quelli IoT. 

In questo scenario è fondamentale anche la velocità delle soluzioni di sicurezza, quella a cui Fortinet si riferisce nel punto 2. Un antivirus che rallenta il sistema in maniera sensibile diventa poco utile e lo stesso concetto si può applicare in ambito aziendale, dove il classico antivirus è sostituito da piattaforme più complesse ed elaborate ma che devono tenere il passo della mole di dati che transita sul network o, meglio, sulle differenti porzioni di rete. Perché la aziende, soprattutto quelle più votate al digitale, non si appoggiano a una rete, ma a una vasta tecnologia di reti, incluse quelle mobile che con l'arrivo del 5G acquisiranno un ruolo ancora più importante. È per questo che Fortinet specifica che la sicurezza deve essere interconnessa e smart: quando i dati rimbalzano fra il core, le differenti piattaforme cloud e l'edge è importante che tutti i protocolli e le misure di sicurezza rimangano uguali in tutti i tratti, così da non avere porzioni dell'infrastruttura vulnerabili. 

L'AI è la chiave della sicurezza

Secondo Fortinet per garantire elevati standard di sicurezza è fondamentale guardare a soluzioni basate su algoritmi di intelligenza artificiale, che permettono di garantire una protezione adeguata senza porre limiti al flusso di lavoro o rallentarlo. 

"Ancora una volta, Fortinet ha fatto da apripista, essendo una delle prime aziende ad aver adottato l'intelligenza artificiale" - ha dichiarato Filippo Monticelli, Sr. Regional Director Italy & Malta di Fortinet - "Questo ci ha permesso di migliorare in modo significativo il rilevamento immediato e la conseguente risoluzione delle minacce globali con sorprendente accuratezza. Si tratta di un compito che in precedenza avrebbe coinvolto un intero team di ricercatori".

 

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