Innovery potenzia il proprio team di sicurezza inserendo esperti di Cyber Profiling

Innovery potenzia il proprio team di sicurezza inserendo esperti di Cyber Profiling

Figure che adottano un un approccio più investigativo che ingegneristico, avvalendosi di competenze diversificate utili a leggere un determinato scenario in maniera più ampia, così da comprendere il modus operandi degli attaccanti e le loro motivazioni

di pubblicata il , alle 11:41 nel canale Security
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Arginare le falle quando ormai sono aperte è difficile e molto pericoloso, si rischia di affondare. Per questo motivo Innovery, realtà europea specializzata nell'ICT e, in particolare, sulla sicurezza informatica, ha deciso di aggiungere nuove figure nel suo team di esperti Cyber Threat: i Cyber Profiler. Il compito di questi professionisti sarà quello di profilare i cybercriminali e individuare dei pattern tramite l’analisi di attacchi informatici, ma anche di valutare quanto una specifica azienda sia un bersaglio "appetibile" per i criminali.

Cyber Profiling: oltre le competenze cyber

La nuova figura introdotta nel team Cyber Threat di Innovery è dotata di competenze informatiche ma ha anche un background di psicologia forense e psicologia. Non si limiterà a mitigare e respingere attacchi, ma avrà il compito di analizzare gli schemi di attacco utilizzati e profilare i criminali informatici. 

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Un approccio più vicino a quello degli investigatori che a quello degli ingegneri, che consentirà al team di sicurezza di avere una visione più ampia dello scenario, così da meglio comprendere le motivazioni che hanno portato all'attacco di quella specifica impresa e usare queste informazioni per reagire meglio alle minacce, anche individuando il modus operandi e i tratti distintivi di un gruppo di attaccanti. 

La presenza dell'esperto di Cyber Profiling, inoltre, migliorerà la prevenzione, dato che queste nuove figure supporteranno il team di sicurezza agendo in maniera pro-attiva, valutando i potenziali rischi e stimando il livello di "interesse" dei cyber criminali per una determinata azienda.

Durante le nostre Academy abbiamo incontrato tanti giovani talenti con un background differente ma complementare alla nostra mission. Formando neolaureati in materie non Stem, come criminologia e psicologia, ma anche linguistica, ci siamo resi conto del valore aggiunto che avrebbero potuto apportare al nostro team, combinando conoscenze umaniste a competenze informatiche”, spiega Giancarlo Di Lieto, Business Unit Manager Defensive Security di Innovery. “Unire un approccio analitico tecnico a metodologie investigative si è rivelata una soluzione vincente, poiché non dimentichiamoci che dietro un attacco informatico si nasconde sempre una persona nel mondo reale con delle sue caratteristiche specifiche. Analizzare il profilo psicologico di un hacker ci permette di meglio comprendere la minaccia nel suo complesso e di dotarci quindi degli strumenti non solo tecnici per disinnescarla”.

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