Kaspersky: nel 2020 aumentano trojan e backdoor

Kaspersky: nel 2020 aumentano trojan e backdoor

L'ultimo report di Kaspersky rileva una diminuzione degli adware e un incremento di trojan, backdoor e worm. La maggior parte di queste minacce sono eseguibili per Windows. Cala il numero dei malware Android rilevati

di pubblicata il , alle 09:21 nel canale Security
Kaspersky
 

Quanti persone hanno subito almeno un attacco attraverso malware nel 2020? Secondo il Kaspersky Security Bulletin 2020, è capitato al 10,18% degli utenti, a livello mondiale. La soluzioni dell'azienda russa hanno bloccato poco meno di 667 milioni di attacchi di vario tipo (666.809.967, per la precisione) da novembre 2019 a ottobre 2020, di cui 33.412.568 minacce uniche. Di questi attacchi, 549.301 erano di tipo ransomware, e oltre 1,5 milioni di miner.

Malware

668.619 utenti, infine, hanno subito tentativi di attacco da parte di trojan bancari. Diminuiscono gli adware, software relativamente poco pericolosi che però fanno apparire pubblicità a ripetizione. 

Crescono gli attacchi informatici: nel 2020 rilevate 360.000 minacce al giorno

Che il numeri di attacchi informatici rilevati dalle soluzioni di sicurezza sia in aumento ogni anno è una tendenza alla quale siamo abituati da tempo. Quest'anno, poi, era prevedibile che gli attaccanti avrebbero intensificato la loro attività: la pandemia ha costretto un numero elevatissimo di persone a lavorare da remoto, attirando così le attenzioni di numerosi delinquenti.

User_trojan

La maggior parte delle minacce rilevate dai sistemi di Kaspersky è relativa a eseguibili per Windows, che rappresentano l'89,90% del totale. Curiosamente, diminuiscono del 13,7% gli attacchi mirati a dispositivi Android. Secondo gli esperti di Kaspersky, questo potrebbe essere dovuto al fatto che gli aggressori si sono concentrati sui computer, dal momento che la maggior parte delle potenziali vittime stava lavorando o studiando a distanza.

Aumentato del 27% anche il numero di script malevoli inviati via e-mail o inseriti all'interno di siti web. 

Nell'ultimo anno, i nostri sistemi di rilevamento hanno trovato molti più nuovi oggetti dannosi rispetto al 2019" - spiega Denis Staforkin, security expert presso Kaspersky - "La pandemia ha costretto gli utenti di tutto il mondo a passare più tempo sui loro dispositivi e online. È difficile sapere se gli aggressori fossero più attivi o meno o se le nostre soluzioni hanno rilevato più file dannosi semplicemente a causa della maggiore attività. Potrebbe essere una combinazione di entrambe le cose. In ogni caso, quest'anno abbiamo registrato un notevole aumento del numero di nuovi file dannosi, che molto probabilmente continuerà a crescere fino al 2021, dato che i dipendenti continuano a lavorare da casa e i Paesi continuano ad applicare restrizioni di vario tipo. Tuttavia, se gli utenti adottano misure di sicurezza di base, possono ridurre significativamente i rischi".

0 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info

Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".

La discussione è consultabile anche qui, sul forum.
 
^