Kyndryl inaugura il Cyber Operations Center di Roma per assistere le realtà italiane contro il crimine informatico

Kyndryl ha annunciato l'apertura di un nuovo centro dedicato alla cybersicurezza nel nostro Paese: il nuovo Cyber Operations Center che ha da poco aperto le porte a Roma conta ben 170 specialisti che si occupano di seguire i clienti dell'azienda 24 ore al giorno, tutti i giorni.

Kyndryl inaugura il Cyber Operations Center italiano

Le minacce che le aziende devono affrontare sono sempre maggiori in numero e pericolosità: difendersi dagli attacchi è sempre più complesso e difficile, in particolare dopo l'inizio della pandemia e il cambiamento delle modalità di lavoro. Ciò è ancor più vero per le aziende italiane: nel 2022, il nostro Paese ha visto un incremento nel numero di cyberattacchi del 527% e rappresenta ora il 7,6% del totale degli attacchi a livello globale, pur rappresentando meno dell'1% della popolazione.

Per questo Kyndryl ha inaugurato il nuovo Cyber Operations Center romano, che punta a offrire la migliore protezione ai clienti della multinazionale. Il centro è situato nel Tecnopolo Tiburtino, in un data center Tier IV, e vede 170 specialisti impegnati nel monitorare lo stato dei sistemi dei clienti.

Il centro si colloca all'interno di una strategia globale più ampia di Kyndryl sulla cybersicurezza, che include un CSIRT (Computer Security Incident Response Team) globale, un Red Team (che si occupa di hacking etico) e un malware lab interno che analizza i malware. Ciò consente a Kyndryl di avere un punto di vista globale e complessivo sullo stato degli attacchi (quella che viene chiamata cyber intelligence), così da poter offrire una protezione migliore ai propri clienti.

I servizi offerti dal Cyber Operations Center includono servizi di garanzia della sicurezza (Security Assurance Services), per l'implementazione di politiche Zero Trust, di risposta agli incidenti da parte del SOC, e di ripresa dagli incidenti.

L'inaugurazione del nuovo centro rientra nell'impegno di Kyndryl Italia a stabilirsi come realtà di riferimento nel nostro Paese; all'interno di questo impegno troviamo l'assunzione, solo nell'ultimo anno, di 500 persone e la collaborazione con enti scolastici e universitari sul territorio per la formazione delle nuove figure che si occuperanno in futuro di cybersicurezza (e non solo).

"L’imperativo, oggi, è identificare, proteggere, rilevare, rispondere e ripristinare le condizioni originarie", dichiara Federico Botti, Practice Leader Security & Resilience di Kyndryl Italia. "In altre parole, ciò significa agire non solo in maniera proattiva e reattiva alle minacce ma anche adattiva proprio per potersi garantire la possibilità di annullare i danni, economici e reputazionali, che ogni attacco può produrre. Sicurezza e resilienza sono due facce della stessa medaglia, entrambe imprescindibili".