La sicurezza nel 2020 secondo Sophos: ransomware, cloud e 5G i temi principali

La sicurezza nel 2020 secondo Sophos: ransomware, cloud e 5G i temi principali

Sophos parla dello scenario della sicurezza informatica nel 2020 per le aziende: le nuove tecnologie, cloud e 5G, rappresentano anche le maggiori sfide. Machine learning ed esperti potranno però contenere le minacce

di pubblicata il , alle 12:01 nel canale Security
Sophos
 

La legge di Lehman afferma che "un sistema in evoluzione aumenta la sua complessità a meno che non si intervenga attivamente per contenerla". Il cloud è in rapida evoluzione e proprio per questo aumenta costantemente la sua complessità. Per questo Sophos lo vede come uno dei principali bersagli, assieme al 5G, dei cybercriminali nel 2020.

Sophos: cloud e 5G nel mirino dei criminali nonostante il machine learning

Così si può riassumere la previsione di Sophos per il panorama della cybersicurezza nel 2020: i criminali si concentreranno sul cloud e il 5G sfruttando le piccole aperture lasciate dalla crescente complessità dei sistemi, cercando al contempo di aggirare i sistemi di rilevazione delle intrusioni basati su machine learning.

La loro arma preferita resterà il ransomware, che si evolverà per eludere le difese cifrando solo piccole porzioni dei file (ma rendendoli comunque illeggibili) o avviando il sistema operativo in modalità provvisoria, dove le difese sono meno efficaci o totalmente assenti.

Da un lato Sophos afferma che il cloud stia aumentando la sua complessità a un punto tale per cui è facile lasciare degli spiragli per chi volesse effettuare un attacco. La semplicità e la flessibilità del cloud rendono anche meno semplice vedere le piccole crepe, che però sono quelle dove attaccanti particolarmente motivati possono infiltrarsi. I principali nemici della sicurezza nel cloud saranno la configurazione effettuata in maniera scorretta e la mancanza di visibilità.

Dall'altro lato c'è il 5G, che secondo l'azienda "rappresenta indiscutibilmente il più importante cambiamento tecnologico ad avere un impatto sul panorama della sicurezza informatica". Dalla nuova tecnologia nascono infatti molteplici sfide in tema di sicurezza, dato che la maggiore quantità di dispositivi connessi implica anche una maggiore necessità di attenzione alla sicurezza: ciascun dispositivo può essere una porta d'ingresso nei sistemi aziendali.

L'ultimo tassello sembra dipingere un quadro a tinte fosche: i cybercriminali sanno che i ricercatori di sicurezza stanno portando il machine learning al servizio della rilevazione delle intrusioni e delle infezioni; per questo ci saranno sempre più attacchi e malware che terranno conto proprio di queste tecniche per eluderle.

Come proteggersi, dunque? Secondo Sophos la ricetta per il successo sta nell'uso di un approccio multiforme in cui si utilizzano sistemi di rilevazione automatici basati su machine learning, affiancandoli però a figure esperte che analizzino le situazioni e intervengano quando necessario. In questo caso l'elemento umano è indispensabile per garantire un alto livello di sicurezza.

Ulteriori informazioni su Sophos sono disponibili sul sito ufficiale.

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