Per Juniper Research il 5G è un elemento di rischio per le reti OT

Per Juniper Research il 5G è un elemento di rischio per le reti OT

Juniper Research ha stimato che saranno ben 83 miliardi le connessioni IoT esistenti entro i prossimi tre anni, con il settore industriale a rappresentarne oltre il 70%. Aumenteranno anche i rischi connessi

di pubblicata il , alle 15:31 nel canale Security
Juniper Research
 

Le tecnologie Internet of Things (IoT) offrono enormi vantaggi nella gestione delle infrastrutture critiche: nel settore industriale, infatti, permettono una riduzione dei costi e un miglioramento della sicurezza, anche se molti operatori non dispongono ancora degli strumenti necessari per monitorarle e proteggerle in modo adeguato 

La tecnologia IoT può essere un valore aggiunto all'ambiente OT

Juniper Research ha stimato che nei prossimi tre anni saranno 83 miliardi le connessioni IoT esistenti, con il settore industriale a trainare il gruppo con un significativo 70%. La tecnologia IoT può offrire un valore aggiunto all'ambiente OT (Operation Technology), a tutti quegli strumenti pratici di un'azienda, dai quali dipende il funzionamento della fabbrica e delle linee di produzione.

I miglioramenti nell’automazione, comunicazione e analisi sono resi possibili dalla tecnologia IoT, come ha rivelato un recente rapporto di Microsoft dedicato all’industria manifatturiera. Grazie all'IoT, infatti, è possibile migliorare l’automazione, aumentare la qualità e conformità e persino ottimizzare la pianificazione della produzione. Per esempio, l’adozione di sensori IoT in diversi punti del processo di produzione assicura una maggior controllo sulle prestazioni delle macchine, grazie al maggior volume e precisione dei dati impiegati per l’analisi predittiva. Questo approccio permette l’identificazione preventiva dei problemi e la possibilità di evitare le interruzioni legate alla manutenzione

Oltre all'industria manifatturiera, il settore dell’energia fa ampio uso della tecnologia IoT. Infatti, i sensori vengono utilizzati per monitorare la produzione, trasmissione e distribuzione dell’energia, permettendo agli operatori di ottimizzare i consumi e di individuare e mitigare le interruzioni più velocemente. L’analisi dei dati permette di identificare anche le inefficienze operative e migliorare il customer service.

Il 5G potrebbe essere un problema per le reti OT

L'adozione dell’IoT nasconde anche una serie di problematiche e insidie, soprattutto nella sicurezza degli asset presenti in rete. Un team di sicurezza deve prestare attenzione a complessi ambienti operativi odierni come le reti OT (i sistemi che monitorano e controllano i processi fisici) e quelle IT (i sistemi che trasmettono, gestiscono e archiviano i dati). La maggior parte dei controlli di sicurezza e di monitoraggio della rete utilizzati negli ambienti OT non sono stati progettati per i protocolli o i dispositivi IoT, impedendo così loro di rilevare un eventuale comportamento anomalo o dannoso. I dispositivi IoT, inoltre, sono tipicamente caratterizzati da problemi di sicurezza intrinseci, tra cui l’uso di password di default deboli, firmware vulnerabili e scarsa visibilità sulla catena di fornitura del software. 

Le tre principali preoccupazioni di sicurezza in base a un sondaggio del 2020 condotto da Syniverse/Omdia riguardano la protezione contro malware/ransomware, furto di dati/perdita finanziaria e prevenzione della fuga accidentale di dati riservati/proprietà intellettuale. Per un team che si occupa di sicurezza l'adozione di tecnologie IoT su larga scala potrebbe rendere problematico, non solo il monitoraggio dei dati provenienti da migliaia di nuovi dispositivi, ma anche l'analisi per ricercare un comportamento anomalo o malevolo.

Con la tecnologia 5G questo problema potrà peggiorare: infatti, diventa fondamentale rilevare e monitorare il comportamento di tutti gli asset OT, IoT e IT collegati alla propria rete OT. Per questo motivo, una strategia di sicurezza OT/IoT basata sul cloud può essere la risposta a questo problema. La potenza del SaaS, infatti, permette di scalare rapidamente man mano che nuovi dispositivi IoT vanno online e, soprattutto, consente di riunire facilmente tutte le tecnologie di sicurezza essenziali, compresa la valutazione delle vulnerabilità, il monitoraggio dei rischi e il rilevamento delle anomalie e delle minacce.



4 Commenti
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Qarboz20 Settembre 2021, 22:13 #1
Originariamente inviato da: Redazione di Hardware Upgrade
Per esempio, l’adozione di sensori IoT in diversi punti del processo di produzione assicura una maggior controllo sulle prestazioni delle macchine, grazie al maggior volume e precisione dei dati impiegati per l’analisi predittiva


Mi chiedo che vantaggio ci sia, in una fabbrica, ad usare sensori IoT al posto di sensori, cablati o wireless, connessi in locale. Cioè, che senso ha che per sapere p.es. la temperatura e vibrazioni di un motore elettrico il dato deve viaggiare per "mezzo mondo" per poi tornare a pochi metri da dove è posizionato il sensore?
s0nnyd3marco21 Settembre 2021, 08:37 #2
Credo che per il monitoraggio di impianti industriali relegati in un area geografica limitata (tipo il capannone di una fabbrica) si usi una micro-cella dedicata.
Ovviamente questa tecnologia non puo' sostituire un impianto SCADA cablato e serve solo per il monitoraggio.
Qarboz21 Settembre 2021, 10:18 #3
Originariamente inviato da: s0nnyd3marco
Credo che per il monitoraggio di impianti industriali relegati in un area geografica limitata (tipo il capannone di una fabbrica) si usi una micro-cella dedicata.
Ovviamente questa tecnologia non puo' sostituire un impianto SCADA cablato e serve solo per il monitoraggio.


Credo che tu ti riferisca al 5G, che IMHO nel caso che descrivi potrebbe essere paragonato, come utilizzo, al WiFi. Ma nell'articolo si fa menzione dei sensori IoT (che ad essere pignoli in realtà sarebbero IIoT, dove la prima "I" sta per Industrial), che per definizione si collegano ad internet, e non per forza in modalità wireless.
s0nnyd3marco21 Settembre 2021, 15:45 #4
Originariamente inviato da: Qarboz
Credo che tu ti riferisca al 5G, che IMHO nel caso che descrivi potrebbe essere paragonato, come utilizzo, al WiFi. Ma nell'articolo si fa menzione dei sensori IoT (che ad essere pignoli in realtà sarebbero IIoT, dove la prima "I" sta per Industrial), che per definizione si collegano ad internet, e non per forza in modalità wireless.


Dalla pagina su Wikipedia su IIoT, non si parla solo di cloud computing, ma anche di edge computing.
Immagino che molto dipenda dal tipo di dati di cui stiamo parlando. Se parliamo di temperature e vibrazioni di un motore elettrico, potrebbero anche essere raccolti e mantenuti in locale, per poi venir elaborati e immagazzinati chissa' dove per poi essere analizzati in seguito (tipo per analizzare lo stato di esercizio del motore elettrico da parte di un esperto).
Altri dati, come prodotti a magazzino e tracciamento delle distribuzione, invece possono tranquillamente finire in un cloud per poter essere analizzati da diversi punti di distribuzione / vendita, ma anche dal management per capire lo stato della produzione e delle scorte.

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