RSA Fraud Report ci offre uno spaccato sulle frodi online più comuni nel primo trimestre dell'anno

RSA Fraud Report ci offre uno spaccato sulle frodi online più comuni nel primo trimestre dell'anno

Occhio alle app! Il Fraud Report di RSA evidenzia come nei primi tre mesi del 2019 siano più che triplicati i tentativi di truffa informatica tramite app malevoli: in tre mesi sono stati registrati più di 41.000 attacchi di questo tipo.

di pubblicata il , alle 12:01 nel canale Security
RSA
 

Che la mail fosse uno dei vettori di attacco più efficaci e usati dai criminali informatici non stupisce: è un dato che riportano praticamente tutte le aziende che operano nell'ambito della cybersecurity.

Il rapporto RSA Fraud Report recentemente pubblicato però non si limita a sottolineare l'importanza di fare estrema attenzione con link e allegati provenienti via email, ma evidenzia alcuni trend non così scontati. In particolare, l'aumento degli attacchi sferrati tramite app mobile malevoli, che registra un incremento del 300%. Nei primi mesi dell'anno sono stati individuati 41.313 tentativi di attacco basati sulle app, contro i "soli" 10.390 del trimestre precedente. 

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Questo tipo di minacce ha rappresentato la metà di tutte quelle rilevate da RSA negli ultimi tre mesi, mentre i tentativi di phishing hanno impattato per il 29%. 

Le carte di credito fanno sempre più gola agli hacker

Fra i bersagli preferiti ci sono ovviamente le carte di credito che possono essere facilmente rivendute sul mercato nero o utilizzare per fare effettuare transazioni fraudolente. RSA ha individuato un totale di 14,2 milioni di carte compromesse da gennaio a oggi, con una crescita del 33% rispetto al precedente periodo in esame, oltre a un aumento del 17% dei tentativi di frode con tali carte. 

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Interessante notare come solitamente le transazioni fraudolente siano di importo mediamente superiore a quelle legittime, in particolare negli USA, dove i cybercriminali mediamente "investono" 403 dollari per ogni acquisto, probabilmente per massimizzare il profitto prima che gli utenti se ne accorgano bloccando la carta. 

 

 

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