Uno studio Canon conferma che è difficile controllare la stampa dei documenti nel lavoro da remoto
di Riccardo Robecchi pubblicata il 21 Dicembre 2022, alle 15:00 nel canale SecurityUno studio di Canon ha confermato un dato suggerito già dall'intuito: è difficile per le aziende controllare quali documenti vengano stampati dai lavoratori che operano da remoto, creando potenziali problemi di sicurezza
Una ricerca commissionata da Canon conferma ciò che era già intuibile: le aziende non riescono a tenere traccia dei documenti e dei dati stampati dai dipendenti quando questi lavorano almeno parzialmente da remoto. La maggior parte dei responsabili dell'IT è dunque interessata ad acquistare stampanti e scanner che siano gestibili centralmente dall'azienda per mantenere un maggiore controllo sulle informazioni stampate dai lavoratori a casa.
Gestire la stampa dei dati da parte dei lavoratori da remoto è un problema
Lo studio di Canon, condotto su oltre 1.200 responsabili IT (o decision maker, se proprio vi piacciono i forestierismi) in Europa, ha rilevato come l'82% in Italia e il 79% in Europa riscontri difficoltà a mantenere aggiornati i sistemi dei lavoratori da remoto, mentre il 76% (77% in Europa) ritiene che i dipendenti non rispettino i criteri aziendali di sicurezza quando non sono in sede. Un problema, insomma, di cultura della sicurezza, che si espande poi anche alla stampa dei documenti.
Il 77% dei responsabili IT italiani (75% a livello europeo) afferma che c'è difficoltà a impostare le stampanti e gli scanner remoti con le dovute attenzioni alla sensibilità dei documenti, mentre il 77% (73% in Europa) è preoccupato del modo in cui i lavoratori gestiscono i dati stampati con tali dispositivi.
Appena il 18% delle aziende riesce a tenere traccia dell'intero ciclo di vita dei documenti, dall'accesso fino aalla stampa e all'archiviazione o distruzione. Tale dato appare dunque complementare a quello sulle difficoltà a rispettare il GDPR: l'82% (70% in Europa) fatica infatti a ottemperare alla norma, e il 51% (46% a livello europeo) ha riscontrato problemi di conformità durante gli audit.
Viste tali problematiche, secondo lo studio il 93% dei responsabili IT italiani e l'82% europei afferma di essere interessato ad acquistare scanner e stampanti con funzionalità di sicurezza integrate; per quanto riguarda i modelli che forniscono controlli dello stato di efficienza della sicurezza o servizi di cancellazione dei dati, l'interesse è dell'89% (83% in Europa).
Quentyn Taylor, Product & Information Security and Global Incident Response Senior Director in Canon EMEA, ha affermato: “le sfide legate alla sicurezza del lavoro ibrido sono in continua evoluzione e le aziende devono evolvere con loro. In futuro, i responsabili dell'IT avranno bisogno di ulteriore aiuto per salvaguardare il loro più prezioso patrimonio, le informazioni, alla base di processi documentali, di stampa, scansione e archiviazione in un contesto allargato. Come farlo? Proteggendo i documenti sensibili gestiti anche fuori sede e mettendo in sicurezza ogni elemento e dispositivo dell'odierno ambiente di lavoro esteso."
Lo studio è disponibile a questo indirizzo.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoVa bè che una volta nella stampante trovai decine di volantini per la festa di un bimbo, quindi non si sa mai
Le funzioni di eprint esistono da almeno un decennio ed é intuibile la comodità di poter stampare presso la stampante dell'ufficio in cui andrai ad effettuare una presentazione mentre sei in treno, quindi in mobilità. Concordo che se poi le stampe rimanessero dei giorni nei vassoi....
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