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Veeam accelera sulla data resilience: dalla v13 alla piattaforma unificata con Securiti AI

di pubblicata il , alle 18:01 nel canale Security Veeam accelera sulla data resilience: dalla v13 alla piattaforma unificata con Securiti AI

L’acquisizione da 1,725 miliardi di dollari di Securiti AI si inserisce in un percorso già in forte evoluzione: dall’ultima release della Veeam Data Platform v13, presentata a fine novembre, alla strategia che unisce data resilience, sicurezza, governance e IA per creare la prima Trusted Data Platform del settore

 

Alla fine di novembre, nel percorso che ha accompagnato l’uscita della Veeam Data Platform v13, abbiamo raccontato su Edge9 come la nuova release abbia segnato uno spostamento netto verso una protezione dei dati sempre più intelligente, automatizzata e nativamente orientata alla sicurezza. Un tema ricorrente, che ha assunto contorni ancora più chiari in un recente incontro con il team di Veeam, durante il quale l’azienda ha tracciato il bilancio dell’anno, condiviso la direzione tecnologica e anticipato le priorità per il 2025. Un quadro che oggi si completa con una svolta strategica: l’acquisizione di Securiti AI, realtà leader nel Data Security Posture Management e nell’AI trust, per un valore di 1,725 miliardi di dollari. 

L’operazione – ora formalmente chiusa – permette a Veeam di unire la propria piattaforma di data resilience, utilizzata da oltre 550.000 clienti e dall’82% delle aziende Fortune 500, con una suite di sicurezza e governance tra le più avanzate del settore. Il risultato è ambizioso: costruire la prima Trusted Data Platform unificata, in grado di vedere, governare, proteggere e recuperare tutti i dati a una velocità paragonabile a quella dell’IA che sempre più li elabora.

La crescita continua di Veeam e l’evoluzione verso la data resilience

Nell’aggiornamento condiviso dall’azienda, la leadership di Veeam nel mercato globale della protezione dei dati è emersa con grande chiarezza. Negli ultimi dieci anni, secondo IDC, la quota di mercato è cresciuta fino a farne il principale vendor mondiale nel segmento della data protection software, con un peso che in EMEA raggiunge il 20%. Una crescita sostenuta anche da numeri solidi: 1,7 miliardi di ARR nel 2023, con l’obiettivo di toccare i 2 miliardi nel 2024, 550.000 clienti nel mondo e oltre 34.000 partner.

Veeam-2025

L’evoluzione del portafoglio Veeam è stata sintetizzata nei cinque pillar che definiscono oggi la piattaforma: backup, recovery, portability, data security e data intelligence. I primi tre costituiscono la base storica dell’offerta; gli ultimi due – sicurezza e intelligenza – rappresentano invece la chiave della strategia che guiderà la roadmap dei prossimi anni. 

Secondo Veeam, la protezione dei dati non può più limitarsi al backup o al ripristino, ma richiede una visione completa della sicurezza del dato in ogni fase del suo ciclo di vita: prima della copia, durante la scrittura e soprattutto nella fase di restore, che deve garantire che i dati ripristinati siano effettivamente integri e privi di compromissioni.

v13 e appliance software: il nuovo paradigma operativo

In questo percorso la release v13 rappresenta una tappa decisiva, come già analizzato nella nostra news dedicata. Le novità illustrate nell’incontro hanno evidenziato l’obiettivo di semplificare l’operatività, rafforzare la sicurezza e aumentare la portabilità del dato in ambienti ibridi e multicloud.

Uno degli elementi più rilevanti è la Veeam Software Appliance, pensata per ridurre la complessità del deployment e integrare automaticamente le best practice di sicurezza. L’appliance rende più rapido l’avvio dell’infrastruttura di backup e migliora la postura di sicurezza grazie a configurazioni predefinite, aggiornamenti automatici e gestione centralizzata.

Tre i pilastri chiave della nuova versione:

  • Riduzione del carico operativo, con automazione della configurazione e un modello di deployment più rapido e standardizzato
  • Rafforzamento della sicurezza, grazie a funzioni avanzate di threat detection, immutabilità, MFA, threat hunting e numerose integrazioni con partner di cybersecurity
  • Maggiore mobilità dei workload, con il supporto a un numero sempre più elevato di hypervisor e all’assenza di lock-in

Proprio l’espansione del supporto agli hypervisor è una delle risposte più concrete alle esigenze delle imprese: dai sette supportati oggi ai tredici previsti entro il 2026, inclusi Proxmox, XCP-ng, Citrix XenServer, Scale Computing e Sangfor, con la possibilità di utilizzare Veeam come strumento di migrazione tra ambienti eterogenei.

Il modello operativo si articola come sempre nelle due direttrici della piattaforma self-managed (Veeam Data Platform) e della componente as-a-service (Veeam Data Cloud), entrambe arricchite da funzionalità di sicurezza e intelligenza artificiale.

L’acquisizione di Securiti AI e la nascita della prima Trusted Data Platform

La direzione tracciata dall’azienda trova un punto di sintesi nell’acquisizione di Securiti AI, ora completata. L’operazione porta in Veeam circa 600 specialisti di sicurezza, governance e IA, e introduce un ruolo strategico: Rehan Jalil, fondatore e CEO di Securiti AI, entra come Presidente di Security and AI.

Nel comunicato ufficiale, il CEO Anand Eswaran ha ricordato un dato che sintetizza la sfida dell’IA aziendale: quasi il 90% delle iniziative fallisce per mancanza di dati affidabili, completi o governati. Da qui l’obiettivo della nuova piattaforma: unire data resilience, sicurezza, governance, privacy e AI trust in un unico sistema capace di operare alla velocità dell’IA.

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La combinazione tra Veeam e Securiti AI offrirà alle aziende un livello di controllo e protezione dei dati molto più ampio. Le organizzazioni potranno avere una visibilità completa su dati strutturati e non strutturati, applicare governance e compliance in tempo reale con policy basate sull’identità ed estendere i principi del modello zero-trust tanto ai dati in produzione quanto a quelli di backup. A questo si aggiunge la possibilità di effettuare clean recovery validati, fino a cinque volte più rapidi rispetto agli approcci tradizionali, e di costruire pipeline di dati affidabili per l’IA, capaci di ridurre in modo significativo incoerenze e superfici di rischio.

Il tema dei dati non strutturati, che rappresentano circa il 90% del patrimonio informativo delle imprese e sono destinati a triplicare entro il 2029, diventa centrale: da asset poco sfruttato e difficile da controllare, oggi sono la principale fonte sia di valore sia di rischio. È in questo contesto che la complementarità tra Veeam e Securiti AI assume un carattere strategico.

Partner, competenze e il ruolo dell’ecosistema nell’era della sicurezza del dato

Una parte significativa dell’incontro è stata dedicata all’ecosistema di partner, elemento cardine del modello Veeam. La trasformazione dell’offerta – oggi molto più ampia del tradizionale backup – richiede competenze in sicurezza, governance, cloud e continuità operativa.

Da qui la riorganizzazione della formazione nella nuova Veeam University, che integra percorsi per clienti, partner e cloud service provider, con laboratori hands-on, corsi avanzati e configurazioni predefinite per accelerare la progettazione in scenari complessi. L’obiettivo è accompagnare il canale nella transizione verso servizi end-to-end, che includono design, implementazione e supporto continuo.

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Il mondo dei cloud provider resta parte integrante della strategia. Le soluzioni Veeam Data Cloud – da M365 a Salesforce, fino allo storage “Vault” – permettono ai provider di arricchire il proprio portafoglio, mentre i partner tradizionali possono sfruttare un catalogo di servizi già pronto e disegnato secondo le best practice di sicurezza.

Una piattaforma sempre più centrale nell’era dell’IA

L’orientamento dell’azienda è chiaro: Veeam non vuole diventare un fornitore di cybersecurity in senso stretto, ma un abilitatore della data resilience e del data trust, integrando nativamente sicurezza, governance e capacità di ripristino. Un ruolo decisivo in un contesto in cui continuità operativa, protezione dal ransomware, qualità dei dati e fiducia nell’IA sono elementi sempre più interdipendenti.

Con la v13, con l’accelerazione sul cloud, con l’espansione degli hypervisor e con l’acquisizione di Securiti AI, Veeam rafforza il proprio posizionamento come piattaforma di riferimento in un’epoca in cui l’IA non richiede solo modelli più potenti, ma dati sicuri, governati, visibili, protetti e recuperabili, in ogni contesto.

Una traiettoria che segna un’evoluzione netta rispetto al passato e che rende la data resilience un elemento strutturale delle strategie di innovazione delle imprese.

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