Stampa 3D: la startup livornese 3DNextech chiude un round da 1,5 milioni di euro
di Alberto Falchi pubblicata il 26 Febbraio 2024, alle 12:31 nel canale StartupLa tecnologia 3DNextech rende possibile tutta una nuova filiera per la produzione degli oggetti in plastica, perché si possono ottenere prodotti di qualità paragonabile a quelli a iniezione ma producendone solo nella quantità necessaria e direttamente “in loco”
3DNextech, startup livornese specializzata in soluzioni legate alla manifattura additiva, ha recentemente chiuso un nuovo round di finanziamento da 1,5 milioni di euro. Due gli investitori: EUREKA! Venture SGR, attraverso il fondo Eureka! Fund I – Technology Transfer, e RoboIT, il Polo di Trasferimento Tecnologico per la Robotica costituito da CDP Venture Capital SGR, del fondo di co-investimento regionale Toscana Next.
EUREKA! Venture SGR e RoboIT entrano nel capitale di 3DNextech
Obiettivo del round di finanziamento è quello di consolidare la posizione della startup, che tramite le sue tecnologie di stampa 3D punta verso un modello di personalizzazione di massa. L'idea è quella di poter sfruttare la manifattura additiva per una produzione a km zero, realizzando prodotti adattati sulle esigenze del singolo cliente.
Chi è 3DNextech
3DNextech è una delle realtà che ha partecipato alla Missione Italiana al CES di Las Vegas, che si è tenuto a gennaio 2024. A differenziare l'azienda dalle altre imprese che sviluppano soluzioni di stampa 3D la sua innovativa tecnologia di lavorazione dei materiali plastici. Spesso in questo ambito si utilizza come materiale l'ABS, che però ha il difetto di generare superfici rugose e inadatte per utilizzi industriali. Per ovviare a questo problema, 3DNextech ha sviluppato una tecnologia basata su un innovativo processo chimico-fisico e un ampio portafoglio di brevetti, alcuni già concessi a livello internazionale (USA, Cina, Giappone, Russia). Gli oggetti vengono lavorati in modo tale da renderli malleabili: le catene di polimeri della plastica si riallineano e, nelle operazioni di finitura, gli oggetti diventano lucidi e resistenti, impermeabili e pronti per essere verniciati o metallizzati.
Il primo dispositivo ad integrare questa tecnologia è 3DFinisher, la stazione di finitura da utilizzare come complemento di una stampante 3D che è in grado di "smussare" le imperfezioni dell’oggetto e restituire un prodotto rifinito in ogni singolo aspetto. I campi di applicazione di questa tecnologia sono i più vari, dall’automotive al design, dalla nautica al settore medicale.
"È motivo di orgoglio avere al nostro fianco partner di valore che dimostrano di credere nella nostra missione e nella solidità del nostro progetto", spiega Andrea Arienti, CEO e founder di 3DNextech. "Grazie alla collaborazione strategica con Eureka!, e all’ingresso di nuovi investitori, siamo pronti per proseguire ulteriormente lungo il nostro percorso di sviluppo: il 2024 è l'anno in cui la strategia di crescita prende forma concretamente, con investimenti significativi e collaborazioni con aziende pronte a sfruttare le nostre soluzioni innovative. Puntiamo a triplicare l’attuale team, raddoppiare il fatturato e a proiettarci verso un nuovo round di serie A da concludere nel primo trimestre del 2025".
"La tecnologia sviluppata da 3DNextech evolve il panorama della manifattura additiva equiparando o addirittura superando i prodotti plastici ottenuti attraverso i processi industriali tradizionali. Questo non solo offre nuove opportunità di design e personalizzazione, ma contribuisce anche in modo significativo alla sostenibilità ambientale, riducendo la dipendenza da processi di produzione più inquinanti", commenta Claudia Pingue, Responsabile fondo Technology Transfer di CDP Venture Capital. "Con il Polo RoboIT continueremo a monitorare da vicino i progressi di 3DNextech e a offrire il nostro supporto al percorso di questa tecnologia".
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