Startup Marathon: così le imprese innovative guardano alla crescita e all'internazionalizzazione

Startup Marathon: così le imprese innovative guardano alla crescita e all'internazionalizzazione

In occasione di Startup Marathon abbiamo incontrato Roberto Pillon di Area Science Park, che ci ha spiegato come l'ente nazionale di ricerca aiuta le giovani imprese high tech a crescere, a ottenere fondi e a espandersi anche all'estero. Grazie anche al supporto di incubatori, acceleratori e fondi di investimento come Obloo Venture Factory

di pubblicata il , alle 15:11 nel canale Startup
Area Science ParkStartup al femminile
 

Il 14 novembre si è conclusa l'edizione 2023 di Startup Marathon, competizione fra giovani aziende innovative promossa da Area Science Park, UniCredit e Fondazione Comunica. A ottenere il primo posto è stata Katakem, impresa supportata dall'hub calabrese Entopan, che ha sviluppato un progetto particolarmente interessante nel mondo della chimica, OnePot. Abbiamo avuto modo di incontrare Roberto Pillon di Area Science Park che ci ha spiegato come l'ente opera a supporto delle giovani aziende innovative.

Area Science Park: da 40 anni al servizio dell'innovazione

"Ci occupiamo dell’implementazione di modelli di innovazione per connettere la ricerca all’impresa, supportando iniziative di ricerca e di trasferimento tecnologico con l'obiettivo di determinare un impatto sociale e di sviluppo economico", spiega Pillon. Fra queste iniziative il supporto alle startup, con una particolare attenzione a quelle che operano nel campo tecnologico e delle deep tech nello specifico. 

Startup Marathon è una delle tante iniziative alle quali partecipa Area Science Park e, a livello italiano è una delle più importanti, dal momento che raccoglie tutti i principali incubatori e acceleratori del Bel Paese. Non sono presenti solamente le startup innovative che vogliono farsi conoscere, ma anche investitori e imprese più mature, che sono qui per scovare potenziali iniziative da supportare in una logica di open innovation. 

Il ruolo di Area Science Park

Quello che abbiamo notato durate l'evento è che nonostante si tratti di giovani aziende, l'approccio che hanno al mercato e ai rapporti con gli investitori è già piuttosto maturo, come emerge anche dai pitch, i brevissimi discorsi durante i quali presentano le proprie idee agli investitori. "Merito degli incubatori e acceleratori nostri partner", spiega Pillon, sottolineando anche come questo evento rappresenti la parte finale di un percorso iniziato già dalla primavera.  

Durante la Startup Marathon sono state selezionate le imprese che potranno accedere a dei percorsi di accelerazione, come ad esempio Unicredit Start Lab, che le aiuterà a sviluppare l'idea sul mercato nazionale. Ci sono poi dei percorsi di accelerazione internazionale messi a disposizione direttamente da Area Science Park mirati a portare le migliori startup sui mercati internazionali, in particolare quello americano. Esempi sono la missione italiana al CES di Las Vegas, realizzato in collaborazione con ICE, e il programma Primo. Innovare, un format di ingaggio creato ah hoc e dedicato a connettere alcune tra le migliori startup innovative italiane con investitori, fondi di venture e imprese leader della West Coast degli Stati Uniti.

Il passo successivo: da startup ad aziende vere e proprie

Alla nascita, le startup non hanno ancora un modello di business ben definito e, una volta mostrata la fattibilità e il potenziale delle loro idee, è il momento di "diventare grandi", trasformandosi in aziende vedere e proprie grazie anche al supporto degli investitori. "Investiamo nelle fasi inizialo dello sviluppo di un'azienda, addirittura prima della loro nascita", spiega Roberto della Marina, fondatore e managing partner di Obloo Venture Factory. L'iniziativa è nata 7 anni fa con un fondo di trasferimento tecnologico realizzato in collaborazione con Cassa Depositi e Prestiti e il Fondo Europeo degli Investimenti "Insieme abbiamo realizzato il primo fondo di tech tranfer in Italia, Vertis Venture 3, col quale abbiamo fatto 20 investimenti su aziende ad alto contenuto tecnologico. Il nostro concetto è quello di creare un ponte fra l'eccellenza che abbiamo in Italia dal punto di vista scientifico e la carenza di imprenditorialità scientifica del Paese".

In pratica, Obloo tramite anche investimenti pubblici, supporta progetti che sarebbero troppo rischiosi per gli investitori istituzionali. Della Marina ci spiega, che sono riusciti a elaborare un modello che attualmente sta funzionando ma che non copia l'approccio della Silicon Valley, bensì modelli come quello francese o tedesco, in cui lo stato chiede investimenti per far crescere le imprese, nella speranza che poi questo inneschi un feedback positivo. "E sta succedendo", sottolinea il fondatore di Obloo. Tanto che oggi insieme a CDP gestisce il fondo nazionale di trasferimento tecnologico per l'aerospazio, industria che fino a ieri era limitata solo a grandi aziende come Leonardo.     

OnePot, il reattore chimico automatizzato e a emissioni zero di Katakem che ha vinto la Startup Marathon

Katakem ha ottenuto il primo posto alla Startup Marathon grazie a OnePot, un innovativo reattore chimico automatizzato e a emissioni zero che permette di digitalizzare un processo chimico e di trasformarlo in un file.

katakem

Si tratta di una soluzione progettata per semplificare il lavoro dei chimici, che garantisce il 100% di riproducibilità degli esperimenti. A tutti gli effetti, OnePot è un macchinario progettato per accelerare lo sviluppo di nuovi prodotti e in grado di automatizzare le operazioni più ripetitive, così da permettere ai ricercatori di concentrarsi su compiti a maggior valore aggiunto. Uno degli aspetti chiave di questa tecnologia è la semplicità con cui consente di riprodurre gli esperimenti di altri scienziati per le verifiche: secondo Katakem, infatti, i ricercatori investono fino all'80% del loro tempo nel cercare di replicare gli esperimenti dei colleghi. Grazie a OnePot, ora possono accelerare in maniera significativa le loro ricerche. 

Grazie al suo posizionamento, Katakem avrà la possibilità di partecipare al programma di accelerazione UniCredit Start Lab e al programma di internazionalizzazione Primo Innovare.

Le altre finaliste di Startup Marathon: Enphos e Rozes

Al secondo posto della classifica si è posizionata la startup veronese Enphos, che realizza soluzioni per la produzione di idrogeno verde e bianco: fra queste elettrolizzatori ad alta efficienza per generare idrogeno verde e materiali e sistemi fotosintetici artificiali per produrre idrogeno bianco ed E-combustibili. Oltre a questo, Enphos è al lavoro su soluzioni di accumulo di energia. 

vincitori startup marathon

Rozes, invece, è una realtà di Padova attiva nel settore dell'intelligenza artificiale e ha sviluppato un indice per misurare il livello di rischio di un’azienda che si basa su analisi delle anomalie contabili derivanti da frodi, riciclaggio, falsa fatturazione e bancarotta fraudolenta.

Entrambe le aziende potranno ora accedere alla preselezione per partecipare alla missione nazionale del CES a Las Vegas

Bioverse premiata come migliore startup a maggioranza femminile

Le aziende citata non sono le uniche ad aver ottenuto dei riconoscimenti: Bioverse, infatti, ha ottenuto il premio come miglior startup a maggioranza femminile. L'azienda, specializzata in apparecchiature elettromedicali, ha sviluppato Corax, un dispositivo trasportabile e a basso costo in grado di riprodurre le caratteristiche di una stanza di terapia intensiva per pazienti ustionati, consentendone il trasporto sicuro verso le strutture ospedaliere. Grazie al riconoscimento ottenuto, Bioverse ha conquistato l’accesso alla preselezione per il programma di accelerazione internazionale Prospera Women

startup marathon 2023

"La finale ha confermato il valore delle startup selezionate da una giuria altamente competente sui temi dell’innovazione", commenta Renzo Chervatin, responsabile sviluppo territori UniCredit Nord Est. "Come UniCredit  siamo molto soddisfatti per il risultato di questa quarta edizione della Startup Marathon che per la prima volta ha visto anche l’evento in presenza presso la nostra sede di Verona per la finale. Il progetto è una conferma di come l’open innovation possa essere la chiave per creare valore per l’intero sistema economico e sociale: per le imprese che hanno obiettivi di crescita e di posizionamento sul mercato, per le startup nel loro percorso di crescita, e per l’ecosistema dell’innovazione a supporto delle startup stesse. Come UniCredit vogliamo essere parte attiva di questo processo e crediamo che la partecipazione, in qualità di partner, alla Startup Marathon sia una dimostrazione concreta di ciò. Aver riunito un ecosistema di così grande valore è per noi motivo di grande soddisfazione".

"Tante startup in gara, tante imprese ed investitori partecipanti, tanto interesse per una formula vincente e sfidante per chi vuole investire nell’innovazione", dichiara Gianni Potti, Presidente di Fondazione Comunica e founder di DIGITALmeet. "Un’occasione imperdibile che ha fatto di Startup Marathon uno dei principali appuntamenti italiani del settore, in perfetta sintonia con i luoghi dell’innovazione: incubatori, acceleratori, parchi scientifici e tecnologici e Università, per valorizzare e far crescere le migliori idee imprenditoriali italiane, per dare forza e sostegno a tanti progetti che altrimenti rischierebbero di esaurirsi, se non fossero sostenuti da solide organizzazioni dell’innovazione".

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