21 miliardi di dispositivi IoT: le reti aziendali devono cambiare

21 miliardi di dispositivi IoT: le reti aziendali devono cambiare

Nei prossimi 4 anni i dispositivi connessi alle reti aziendali subiranno una brusca impennata: sarà necessario ripensare politiche di accesso e architetture delle reti per evitare problemi di sicurezza e congestionamento

di pubblicata il , alle 16:31 nel canale TLC e Mobile
 

21 miliardi di dispositivi IoT in uso entro il 2020 a livello mondiale. E' questa la previsione elaborata da Gartner, la quale precisa inoltre come il 6% circa di questi sarà utilizzato in applicazioni industriali portando le organizzazioni IT delle aziende a dover fronteggiare il problema dell'identificazione dei dispositivi e della relativa armonizzazione delle regole di accesso alla rete.

Dopo aver incentivato le strategie BYOD, le aziende si troveranno quindi ad affrontare l'invasione dei dispositivi IoT che, secondo Gartner, vorranno avere un accesso alla rete enterprise. Che si tratti di una videocamera di sorveglianza per un parcheggio, di un rilevatore di movimento in una sala conferenze o dei sistemi di riscaldamento ventilazione e condizionamento per l'intero edificio, le divisioni IT si troveranno davanti alla difficoltà di identificare, assicurare e isolare tutti i dispositivi IoT.

Ma l'identificazione è solo un primo passo, in quanto successivamente il dipartimento IT avrà il compito di stabilire le politiche di accesso alla rete come parte di una più ampia politica di sicurezza ziendale che dovrebbe determinare se e come connettere i dispositivi, quale ruolo dovranno avere e chi avrà la responsabilità di governare il loro accesso alla rete. Il monitoraggio dell'accesso e la prioritizzazione del traffico potrebbe inoltre richiedere una serie di best practice aggiuntive rispetto a quanto stabilito fino ad oggi, che potrebbero spingersi anche fino all'impiego di strumenti di analisi del traffico per identificare se e quali dispositivi stiano compiendo qualcosa di indesiderato sulla rete aziendale.

Con le reti aziendali destinate a popolarsi di dispositivi IoT, i responsabili delle infrastrutture si troveranno inoltre davanti alla necessità di creare categorie virtuali così da permettere ai responsabili dell'architettura di rete di separare gli asset IoT (come videocamere o luci LED governate da remoto o in maniera adattiva) da altro traffico di rete così da poter definire una serie di priorità tra le varie categorie virtuali. Per esempio il traffico di rete pertinente alle attività di videosorveglianza o il traffico generato dalla normale attività dell'azienda avranno inevitabilmente una maggior priorità rispetto ad altri dispositivi non funzionali all'attività di business.

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