AndroidMicrosoft
Android non è adatto al mercato enterprise?
di Alessio Di Domizio pubblicata il 24 Ottobre 2008, alle 09:57 nel canale TLC e Mobile
È il parere di un partner Microsoft per le soluzioni mobile: Android non offre la sicurezza e le applicazioni che le aziende richiedono
28 Commenti
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in particolare sto post:
Noto la tendenza ultimamente di scaricare su chi rilascia le distribuzioni il compito di "far andare le cose". Versione del kernel stabile ? Non serve, tanto ci pensa la distro a sceglierne una "abbastanza vecchia" e a mettere le patch che servono. Una qualche versione di alsa che funzioni out of the box senza smadonnamenti ? Non serve tanto basta che la distro sistemi tutte le rogne. E cosi' via. Naturale che qualcosa poi scappi.
Non che per l'utente ci siano meno rogne, soprattutto quando si parla di configurarsi le cose. Non solo non si sa piu' dove vengono salvate le impostazioni (in un dotfile, in un misterioso file xml in una qualche sottocartella o in una abominevole copia del registro di Windows ?), ma applicazioni diverse le salvano in posti diversi (Perche' se imposto il wifi dal dall'applet di gnome non e' lo stesso che farlo da linea di comando ?. La lista di componenti che si comporta cosi' e' lunga e questo causa problemi anche a chi deve preparare la distribuzione, perche' diventa difficile, se non impossibile, usare applicazioni che vanno a cercarsi la stessa configurazione in posti diversi.
Non c'è supporto ad Exchange? Implementatelo voi, per dio.
Linux non ha standard solidi? Da che pulpito. Svegliatevi, parliamo della Microsoft, la compagnia che pur col monopolio assoluto sul mercato desktop privato non è riuscita a creare protocolli e formati capaci di durare più di un ciclo di release.
C'è frammentazione nelle piattaforme Linux in ambito mobile? Falso, le soluzioni Linux di Motorola e Nokia hanno un mercato così infimo che un singolo cellulare, il G1, sarà senza nessun ragionevole dubbio capace di imporre i suoi standard.
La Microsoft ha avuto successo per il grande supporto agli sviluppatori(e per una marea di altre cose di cui non sarebbe carino parlare qui); ora, nel mercato mobile, è Google ad aver realizzato la piattaforma, ed è bene che la Microsoft si renda conto che il suo Windows ME è ormai sulla via dell' obsolescenza, senza pagare dei partner per diffondere debole FUD.
Svalutare un OS che non ha ancora neppure raggiunto la prima release finale per l' assenza di una feature... Converrete con me che non c'è altra parola per descriverlo se non patetico.
Di cosa parli? Windows è da una vita che ha delle API stabili e che garantisce la retrocompatibiltà, oggi posso uso ancora programmi compilati nel 1997 mentre su Linux una cosa del genere è impossibile.
Se un programma mi andava su XP 7 anni fa quando è uscito oggi va ancora benissimo, una distro Linux di 7 anni invece fa è del tutto inusabile da quanto è obsoleta. E i programmi che ci girano sopra devono essere costantemente seguiti per adattarli ai continui cambiamenti.
Ho qua CD con programmi gestionali per Linux che mi sono fatto fare tre anni fa e sulle distro di oggi non vanno, perche i componenti e le librerie hanno cambiato API/ABI... dovrei farmelo riscrivere per farlo funzionare (e ovviamente non me lo fanno gratis).
Creare un eseguibile stand alone che gira su tutte le versioni di Windows è semplicissimo, si pu raggiungere il 100% dei propri utenti senza difficolta. Su Linux creare un programma che gira su tutte le distro richiede molto piu lavoro, e so di cosa parlo visto che l'ho fatto.
Bravissimo quoto tutto quello che dici. Il potere di Microsoft NON sta nelle tecnologie (scarse), ma solo nella forza dell'abitudine degli utenti, che nell'informatica e' un fattore determinante. Se un utente e' abituato a usare un prodotto, per quanto scarso, per lui sara' lo standard si fara' fatica a convincerlo ad abbandonarlo. Tutto qui, il linea di principio non c'e' nulla che non si possa fare (meglio) con l'open source.
@ eFFeeMMe
"Svegliatevi, parliamo della Microsoft, la compagnia che pur col monopolio assoluto sul mercato desktop privato non è riuscita a creare protocolli e formati capaci di durare più di un ciclo di release. "ma che stai dicendo ?!?!
màh ....
Scusate ma android è una distro linux? NO. punto, fine della questione. non ci si possono compilare gnome, kde ecc. Android usa il kernel linux xchè sarebbe stato stupido crearne tutto da 0. Usa Dalvik come base x far girare tutte gli applicativi. E' una piattaforma che non subirà la frammentazione del mondo linux.
è una cavolata.
Se la mia ditta ha Exchange, non comprerò un cell con Android, ma il calssico Balckberry.
Esistono migliaia di aziende che usano domino, tante usano altri sistemi (zimbra, openexchange, o migliaia di altre cose del genere). Il mio E61 non ha un connettore exchange ma nokia l'ha rilasciato come applicativo aggiuntivo. Stessa cosa x il blackberry connector che è disponibile da qualche tempo.
è un'altra cavolta.
Perchè devo usare risorse per fare una cosa che altri dispositivi già fanno ?!
Pensi che motorola non sia in grado di farlo? Costerebbe meno a fare così o acquistare licenze windows mobile? Ogni licenza costa 15dollari. Fai x un milione di disposivi (numeri che immagino motorola faccia abbastanza facilmente) IMHO i margini x sviluppare quanto manca ci sono. Questa è poi la filosofia alla base della scelta di creare una piattaforma opensource. Motorola fa il connettore x exchange, yahoo integra i suoi applicativi, ecc. Tutto su android market e poi ogni produttore di cellulare fa quello che vuole
Beh insomma office 97 su vista non fa, il 2000 necessita 200mb di patch e stessa cosa il 2003 se non vuoi crash ogni 2 secondi (sperimentato questa settimana da un mio cliente). La presunta compatibilità binaria è una fantasia! Prendi nero 6 e provalo su vista!
Una distro di 7 anni fa ha upgrade costanti e gratuiti. Gli applicativi sono di norma ricompilati x queste distro e non ho presenti grosse eccezioni. Se usi un sistema per lavoro ti prendi una distro con un lungo supporto tecnico (hardy 8.04 ha 5 anni di supporto, centos 7) e stai tranquillo che non ci sono cambio di librerie!
Mi è capitato lo stesso mille volte negli ultimi mesi con macchine con vista. Nel settore delle agenzie viaggi ci sono valanghe di software tuttora non compatibili con vista (amadeus lo è diventato da pochi mesi, sipax plus non ancora).
? sviluppare in python un applicativo e renderlo compatibile con tutte le distro è difficile? mi risulta il contrario..... Per la compatibilità su windows posso farti parlare con vari clienti che hanno gestionali fatti su misura. O sono incapaci quelli che sviluppano software a Modena (e può essere, ho conosciuto un paio di loro e non mi sono sembrati particolarmente svegli) o non è tutto così rose e fiori....
Su diverse distro Linux, per far andare un programma qualsiasi basta solo ricomplilarlo, e lo stesso vale per i software vecchi che devono girare su distro nuove. Se io faccio un software e voglio che vada su tutte le distro linux presenti e future ho 2 scelte:
1 ricompilare e reimpacchettare il programma ogni volta, e lo può fare anche uno script(provate una vecchissima versione di VMware e vedete se il .run funzione)
2 se non volgio avere rogne COMPILO STATICAMENTE e e metto le librerie nel software.
Il problema che tutti lamentano in windows è proprio quello che si porta dietro la compatibilità ed è vecchio, quella delle distro linux è la soluzione.
Guardate che tutto questo non dipende dal fatto di essere open-source o closed, è una cosa generale dell'informatica la compilazione statica, che ti garantisce che il software funzioni ovunque e sempre, o la compilazione linkando le librerie, che devi fare ogni volta ma la puoi fare con uno script o un qualsiasi sistema automatico.
Vedo che col tempo la cultura informatica scende inesorabilmente anche in certi ambienti.
È stupido stare a parlare di certe cose elementari, le aziende fanno marketing sapendo che tutti i niubbi(sedicenti power-user) ci cascano
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