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Ericsson presenta Cognitive Software: l'IA aiuta la progettazione e l'ottimizzazione delle reti 5G

di pubblicata il , alle 10:01 nel canale TLC e Mobile Ericsson presenta Cognitive Software: l'IA aiuta la progettazione e l'ottimizzazione delle reti 5G

Le soluzioni Ericsson Operatiosn Engine Cognitive Software sfruttano l'intelligenza artificiale per aiutare gli operatori a migliorare la progettazione e l'ottimizzazione delle reti, così da ridurne i costi e migliorarne l'efficienza

 

Ericsson ha ampliato il suo portafogli di soluzioni dedicate alla progettazione e all'ottimizzazione delle reti con la suite di software di intelligenza artificiale Ericsson Operations Engine Cognitive Software. Questa raccolta di strumenti permette agli operatori di rete di avvalersi del deep learning per progettare e ottimizzare meglio le proprie reti, raggiungendo una migliore efficienza e riducendo le spese.

Ericsson Cognitive Software: la gestione delle reti 5G si semplifica con l'IA

Una ricerca condotta da Ericsson ha confermato un dato intuitivo: gli operatori che offrono una rete di migliore qualità sono anche quelli con i ricavi maggiori e la migliore soddisfazione degli utenti, nonché con il minor tasso di abbandono. Può sembrare ovvio all'apparenza, ma offrire prodotti migliori porta spesso a prestazioni aziendali migliori. Ericsson ha anche raccolto il parere degli operatori, che affermano in maggioranza (56%) che le spese operative aumenteranno con il 5G e che bisognerà fare affidamento sull'intelligenza artificiale (per il 64%) per cambiare approccio nella progettazione delle reti.

Proprio l'intelligenza artificiale è al centro dell'Ericsson Operations Engine Cognitive Software, pensato per incontrare le esigenze degli operatori in tema di progettazione e ottimizzazione delle reti. Tale software, composto di varie parti come Cognitive Implementation e Cognitive Planning, sfrutta il deep learning per ottenere un quadro chiaro della situazione della rete e proporre dunque miglioramenti. Il sistema rileva i guasti, individua problemi nella configurazione e migliora più in generale l'efficacia delle attività di ottimizzazione che le telco svolgono. Nelle prime prove sul campo, svolte in Cina e Giappone, l'efficienza delle operazioni è stata aumentata del 60%, mentre le espansioni non necessarie sono state ridotte del 40%.

Le Cognitive Solution di Ericsson sono implementate già ora in 7,4 milioni di celle: l'azienda fa notare come questo numero rappresenti un risultato significativo, dato che una rete di dimensioni medio-piccole ha tra le 50mila e le 100mila celle, mentre una grande ne abbia fino a 500mila.

Come anche nel campo della sicurezza informatica, insomma, la complessità e la variabilità delle tecnologie moderne rendono l'impiego delle macchine inevitabile per aiutare i progettisti e i manutentori a tenere la situazione sotto controllo. Il machine learning si rivela uno strumento particolarmente utile per via della sua capacità di imparare dalle situazioni specifiche; ciò, insieme agli algoritmi sviluppati da Ericsson, permette di semplificare e velocizzare operazioni altrimenti estremamente lunghe e complesse (e, per questo, particolarmente dispendiose).

Secondo Andy Hiks, Principal Analyst presso GlobalData, "il Cognitive Software di Ericsson è una miscela di design di rete e di conoscenza nel campo dell’ottimizzazione con algoritmi di AI all’avanguardia. Il suo modello di distribuzione flessibile, i data set arricchiti e l’uso della modellizzazione della user experience nel NDO affrontano tutti i bisogni degli operatori che stanno migrando verso il 5G".

Trovate ulteriori informazioni sul sito del produttore.

2 Commenti
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Marko_00124 Febbraio 2021, 10:44 #1
ma c'è un Harold Finch che ha lasciato
aperta un backdoor a fin di bene contro
l'intrusione delle IA nella vita comune?
perché, da controllare lo sviluppo di una rete,
monitorarla e suggerire modifiche a fare un
controllo serrato sugli umani al fine di profilarli
il passo non è così grande
(rammentarsi che le telecom già profilavano le persone,
ok, solo profili "interessanti", quando c'era il 2g
e con disponibilità tecnologiche del 286 con 2 MB di RAM)
Slater9124 Febbraio 2021, 11:32 #2
Originariamente inviato da: Marko_001
ma c'è un Harold Finch che ha lasciato
aperta un backdoor a fin di bene contro
l'intrusione delle IA nella vita comune?
perché, da controllare lo sviluppo di una rete,
monitorarla e suggerire modifiche a fare un
controllo serrato sugli umani al fine di profilarli
il passo non è così grande
(rammentarsi che le telecom già profilavano le persone,
ok, solo profili "interessanti", quando c'era il 2g
e con disponibilità tecnologiche del 286 con 2 MB di RAM)


La risposta è no. In ogni caso non c'è bisogno di scomodare gli operatori di rete, ci pensano già tutti gli altri (Google, Microsoft, Apple, Facebook, ecc).
Ricordo inoltre che le backdoor non sono mai sicure o "a fin di bene": se esistono possono essere sfruttate da chiunque le conosca, indipendentemente dai suoi fini.

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