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Intel porta l'IA ovunque, dal cloud all'edge. E strizza l'occhio alle telco

di , Vittorio Manti pubblicata il , alle 16:22 nel canale TLC e Mobile Intel porta l'IA ovunque, dal cloud all'edge. E strizza l'occhio alle telco

Intel strizza l'occhio ai mercati verticali, con soluzioni mirate a portare l'intelligenza artificiale, anche generativa, sull'edge. I nuovi processori ottimizzati per i carichi di lavoro vRAN e per accelerare i calcoli per le funzioni core della rete 5G

 

Tecnologie come intelligenza artificiale e 5G stanno rapidamente cambiando l’approccio allo sviluppo di cloud, edge, e aprendo la strada a nuovi servizi di connettività, e Intel non vuole farsi sfuggire questi crescenti mercati. Il colosso in occasione del MWC 2024 ha presentato una serie di soluzioni sia hardware che software. Ecco che arrivano i processori Xeon Granite Rapids-D, dedicati all’accelerazione dell’IA e attuxealmente in fase di validazione tramite alcuni partner chiave della multinazionale, e le nuove CPU Xeon progettate per la rete core 5G, note con il nome in codice Sierra Forest, che promettono performance per rack quasi triplicate. Sotto il fronte del software, invece, Intel ha annunciato una nuova piattaforma edge modulare che consentirà agli utilizzatori di mettere in piedi soluzioni edge per l’IA utilizzando hardware standard, e non i classici chip dedicati che oggi vanno per la maggiore per questo tipo di applicazioni.

Le telco iniziano il loro viaggio con l’IA e Intel vuole accompagnarle nel loro viaggio

Le reti mobili stanno cambiando rapidamente, e i provider stanno virtualizzando sempre più segmenti dello stack delle reti 5G. L’idea è quella di disaccoppiare l’hardware dal software, così da poter utilizzare processori generici invece di architetture estremamente specializzate per il mondo telco, così da portare più efficienza nelle operazioni.

Intel xeon Vran

Da tempo Intel sta realizzando soluzioni hardware dedicate al mondo dei provider di connettività mobile. La scorsa estato furono annunciati i processori di quarta generazione Xeon che integravano l’accelerazione per la vRAN (Virtual Radio Access Network). Fra i clienti che hanno iniziato a sperimentare con RAN virtualizzate su processori Intel Verizon, Ericsson, AT&T e Vodafone UK, che dall’aprile 2024 passerà alla nuova incarnazione (la quarta) dei processori Xeon con vRAN Boost (Granite Rapids-D). Il prossimo passo? Portare l’IA in questi processi. Secondo Intel, l’IA permetterà infatti di allocare in maniera più efficace le risorse negli ambienti RAN, analizzando i pattern e prendendo decisioni in tempo reale su come gestire le risorse, migliorando le prestazioni e riducendo allo stesso tempo i consumi energetici. Queste CPU di Intel sono progettate proprio per accelerare carichi di inferenza RAN che, pur essendo meno complessi rispetto ad altri workload di IA, come quelli di computer vision, hanno dei requisiti molto stringenti sulla latenza.

Sierra Forest: prestazioni 2,7X di prestazioni per la rete core 5G

Al MWC di quest’anno Intel ha mostrato ai provider un’anteprima della nuova generazione di CPU Xeon (nome in codice Sierra Forest), progettati per gestire i carichi di lavoro della rete core del 5G. Secondo le prime analisi, questi processori permetteranno di ridurre i consumi energetici degli operatori, garantendo un aumento di performance di 2,7 volte per rack.

sierra-forest-mwc24

Queste CPU saranno disponibili più avanti, in ogni caso nel 2024, e sono parte di una roadmap strategica della multinazionale che vuole sfruttare il crescente interesse verso la virtualizzazione delle varie componenti delle infrastrutture 5G.

Intel vRAN AI Development Kit, per portare l’intelligenza sulla RAN

Alcuni partner selezionati da Intel stanno già iniziando le sperimentazioni con Intel vRAN AI Development Kit, una suite di modelli di IA già ottimizzati per essere utilizzanti in ambienti vRAN e che sfruttano librerie ottimizzate per le CPU Intel come oneAPI e frameworks quali TensorFlow e PyTorch, oltre a strumenti come OpenVINO.

intel vran development kit

Il target di riferimento sono i produttori di hardware per le telco, i system integrator, gli operatori di connettività e gli ISV, che grazie al kit di sviluppo di Intel potranno iniziare a mettere in piedi soluzioni di IA per la vRAN anche senza dover acquisire competenze specifiche. Il codice è ovviamente ottimizzato per le architetture Xeon di Intel, ed è compatibile con le varie generazioni di CPU Xeon. Questo significa che il software scritto oggi per questi processori potrà funzionare anche sulle future generazioni di queste CPU, semplicemente ricompilando il codice sorgente.

La strategia NEX di Intel

Intel NEX è una sorta di divisione dell’azienda che opera come system integrator per settori verticali. La strategia della multinazionale con NEX mira a diventare leader dell’IA sull’edge in ambiti specifici, a partire dalle telco. Proponendo soluzioni che vadano al di là dell’hardware specifico, limitato dalle funzioni implementate in fase di progettazione.

intel-nex

Questo, secondo Intel, permetterà ai clienti di avere maggiore agilità nell’implementare nuove funzionalità e casi d’uso, oltre che di avere maggior controllo sulle loro infrastrutture Le soluzioni edge Intel NEX sono basate su CPU Intel Core di 12sima generazione che integrano un maggior numero di EU rispetto a quelli della serie S, permettendo così di elaborare l’interferenza IA senza bisogno di acceleratori dedicati. I consumi sono ridotti, e a seconda del modello il TDP varia dai 12W ai 65W. I settori di riferimento? Le grandi catene di negozi, l’educazione, l’industria, le smart city, i grandi spazi pubblici, come gli stadi.  

Non solo hardware: la nuova piattaforma di Intel per l’edge computing

L’IA si sta spostando rapidamente dal cloud, dove è nata, verso l’edge. Intel non vuole farsi scappare questo mercato e durante la manifestazione di Barcellona ha annunciato una sua piattaforma per semplificarne l’adozione. Spostare i carichi di lavoro di IA sull’edge, infatti, non è banale: attualmente è difficile trovare soluzioni di IA per l’edge con sufficienti performance che garantiscano un rapido ritorno sul ROI, ed è a oggi complicato spostare sull’edge la grande quantità necessaria di dati necessari all’IA mantenendo allo stesso tempo basse le latenze. A questo si aggiunge la crescente complessità di gestire le operazioni su reti edge distribuite su ampia scala.

Pensiamo a una fabbrica moderna, basata sul paradigma di industria 4.0 e della manutenzione predittiva, o agli scenari di smart city: sono situazioni in cui i crichi di lavoro sull’edge devono essere estremamente reattivi per funzionare a dovere. E per evitare di sovraccaricare l’edge, sarà necessario trovare un modo di spostare alcune elaborazioni meno urgenti sul cloud. Il tutto, cercando di contenere i costi. Pur non mancando soluzioni specifiche per risolvere questi problemi, secondo Intel hanno il limite di essere basate su hardware specializzato, che rende difficile sia l’integrazione coi sistemi legacy, sia la creazione di nuovi casi d’uso.

Ecco che Intel propone una sua piattaforma modulare, progettata per offrire casi d’uso già pronti a vari settori industriali, con l’obiettivo di semplificare e accelerare l’adozione dell’IA sull’edge. Adottandola, i clienti potranno realizzare applicazioni di IA edge native ovunque, sia sulle infrastrutture già esistenti o su altre di nuova generazione. Potranno orchestrare in maniera molto precisa i loro carichi di lavoro, anche decidendo su quale dispositivo effettuare specifici carichi di lavoro, così da ottimizzare al massimo le prestazioni dell’infrastruttura.

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