iPhone è il telefono più venduto in USA nel Q3 2008: è tutto oro quel che lucci

iPhone è il telefono più venduto in USA nel Q3 2008: è tutto oro quel che lucci

Sorprendente il risultato della ricerca NPD, ma per il mercato cosa significa? Un approfondimento per tentare guardare oltre i facili trionfalismi

di pubblicata il , alle 09:06 nel canale TLC e Mobile
iPhoneApple
 

La scalata dell'iPhone al mercato della telefonia mobile registra una nuova vetta: malgrado la grave recessione economica in atto e la generale crisi del settore (-15% dal 2007), nel terzo trimestre 2008 il telefono della mela è stato, secondo una ricerca concernente la sola clientela consumer, il cellulare più venduto negli USA.

A pochi mesi dall'introduzione della versione 3G, iPhone è stato in grado di detronizzare un leader storico, il RAZR di Motorola, rimasto in vetta alle stime di NPD per 12 trimestri consecutivi.

La fonte della ricerca, che vede il RAZR scivolare al secondo posto, seguito dal Blackberry Curve di RIM, è per l'appunto NPD, una firma autorevole nel'analisi dei trend del mercato mobile.

La notizia segue di pochi giorni quella concernente la quota di mercato globale di Apple e RIM nel segmento smartphone, cresciuta notevolmente ai danni del leader storico Nokia.

Significativa e per certi versi curiosa l'ascesa di uno smartphone dal prezzo molto elevato, in un mercato ampio e segmentato, in cui troviamo schiere di prodotti da poche decine di dollari. Un dato questo che va osservato alla luce di alcune considerazioni inerenti la metodologia di ricerca.

La ricerca innanzitutto riguarda i volumi di vendita di singoli modelli e non i dati per produttore o per produttore su un singolo segmento: se paragonassimo i numeri del telefono Apple con quelli dell'intera produzione Nokia, o anche del solo segmento smartphone Nokia, vedremmo iPhone molto lontano dalla vetta.

A chi si domandasse dunque come mai manca Nokia da questa "top 3", si potrebbe già rispondere che Apple punta tutto su un modello, altri produttori, con differenti strategie di marketing, hanno centinaia di modelli in listino.

Complementare a quanto sopra, è la risposta a un quesito che la ricerca dà per sottinteso: cosa ha a che fare iPhone - ma anche Curve - con RAZR? Come possono comparire nella stessa classifica prodotti tanto diversi per prezzo, segmento di mercato e pubblico di riferimento?

È evidente che i tre prodotti menzionati non rappresentano scelte alternative per una clientela orientata alla valutazione di funzionalità e prezzo. Lo sono, probabilmente, per un'altra categoria di pubblico: i più sensibili al valore del brand.

In effetti i telefoni menzionati hanno in comune l'essere campioni di settore per ciò che riguarda il branding: il RAZR è stato oggetto di forti investimenti pubblicitari, che hanno costruito un'identità di prodotto distintiva e ben riconoscibile.

Anche Curve è un brand forte e ben costruito - tra l'altro molto spinto dagli operatori USA - che beneficia anche dell'elevata brand equity di BlackBerry. Considerazione quest'ultima, ancor più vera per iPhone, che si avvantaggia di un family-naming che lo associa a prodotti di grande successo, e della pesantissima brand equity di Apple.

Aggregando i volumi di vendita per segmento di prodotti meno brandizzati - e anche per questo più economici, perché i costi delle campagne pubblicitarie si riversano anche sul prezzo finale - ci avvicineremmo probabilmente a numeri multipli rispetto a quelli dei top 3 della classifica di NPD, dalla quale emergono dunque considerazioni lievemente più complesse di quelle visibili in superficie.

Una sopra tutte: in tempi di crisi, il valore intangibile del brand rappresenta per le aziende un'ancora di salvezza: assicura margini alti e protegge, nella fase in cui il cliente affronta la scelta, dai confronti diretti. Il che non toglie nulla al successo senz'altro notevolissimo di iPhone, ma lo contestualizza all'interno di un mercato che, pur in piena recessione, sembra non resistere al fascino del marchio di prestigio.

Un mercato che comunque, con tutta probabilità, continua a muovere il grosso dei volumi nei segmenti più bassi, in cui si contendono il campo prodotti più economici e indifferenziati.

Concludendo, nella misura in cui il peso del brand influenza i risultati della ricerca, nella misura in cui la ricerca fa riferimento a un pubblico sensibile al valore del marchio, essa diventa la dimostrazione di quel che sapevamo già: il marketing di Apple non teme confronti, anche nel mondo dei cellulari.

La vera novità è che, da oggi, questo pubblico spenderà qualche centinaio di Euro in più di quel che costa un RAZR. Un obiettivo che d'altronde anche a tutti i competitor di Apple sarebbe piaciuto raggiungere.

71 Commenti
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Haran Banjo12 Novembre 2008, 09:22 #1
Eh la crisi... nelle statistiche sarebbe interessante conoscere quanti lo hanno acquistato "cash" e quanti invece facendo ricorso all'ennesimo finanziamento rateale.
;-)
Apple8012 Novembre 2008, 09:23 #2
hai voglia di entrare nel mercato facendo concorrenza alle altre aziende.

è stata brava. pubblicità, parlantine ecc.... per vendere un botto.
se vediamo le vendite ora, ci sarebbe da mettere la testa sotto terra.
Kharonte8512 Novembre 2008, 09:24 #3
Evidentemente quando qualcosa comincia ad essere moda, rappresentativo di uno status sociale (se non ce l'hai sei sfigato, se invece si' allora sei un figo) piuttosto di averla si preferisce non mangiare o indebitarsi... ma resta il fatto che è abbastanza innegabile che gli oggetti come l'iphone (e anche gli altri palmari da 500 euro e +) siano assolutamente non necessari.
!fazz12 Novembre 2008, 09:29 #4
Originariamente inviato da: Kharonte85
Evidentemente quando qualcosa comincia ad essere moda, rappresentativo di uno status sociale (se non ce l'hai sei sfigato, se invece si' allora sei un figo) piuttosto di averla si preferisce non mangiare o indebitarsi... ma resta il fatto che è abbastanza innegabile che gli oggetti come l'iphone (e anche gli altri palmari da 500 euro e +) siano assolutamente non necessari.


dipende da che lavoro fai
AndreaG.12 Novembre 2008, 09:32 #5
Originariamente inviato da: Kharonte85
Evidentemente quando qualcosa comincia ad essere moda, rappresentativo di uno status sociale (se non ce l'hai sei sfigato, se invece si' allora sei un figo) piuttosto di averla si preferisce non mangiare o indebitarsi... .


Fammi indovinare... tu non ce l'hai!?
Kharonte8512 Novembre 2008, 09:36 #6
Originariamente inviato da: !fazz
dipende da che lavoro fai

Ma non è vero, è una scusa ...le persone che conosco che hanno un iphone sono nell'ordine: un pensionato, un imbianchino, uno studente universitario ed un impiegato.
Originariamente inviato da: AndreaG.
Fammi indovinare... tu non ce l'hai!?

Ovviamente no, ma soprattutto non ho intenzione di prenderlo.
AndreaG.12 Novembre 2008, 09:39 #7
io invece, che utlimamente sto sfruttando il mio "CARISSIMO" account exchange, vorrei proprio prendermi un sistemino tipo omnia/htc o iphone (visto da colleghi, in effetti fa la sua sporca figura) per gestire rubrica, agenda e mail così che ogni cosa che modifico sia visibile anche dalla segretaria in ufficio dal pc. ma siccome non c'ho una lira per adesso tengo il nokia
Stefano18RuleZZ12 Novembre 2008, 09:41 #8
Per cortesia, non utilizziamo la parola "Lavoro" quando parliamo di iPhone....!!!
Puddus12 Novembre 2008, 09:44 #9
@karonte85
Sono d'accordo a metà col discorso che fai.
Se un oggetto non esercitasse un minimo di "fascino" sulle persone allora saremmo tutti in giro ancora col motorola 8700...
Fammi indovinare, non hai un motorola 8700, vero?
!fazz12 Novembre 2008, 09:47 #10
Originariamente inviato da: Kharonte85
Ma non è vero, è una scusa ...le persone che conosco che hanno un iphone sono nell'ordine: un pensionato, un imbianchino, uno studente universitario ed un impiegato.

Ovviamente no, ma soprattutto non ho intenzione di prenderlo.


tu hai parlato di iphone e palmari e ti posso assicurare che per lavoro possono servire, ovvio non ad un pensionato. tutto dipende che lavoro che fai a volte un pda risolve parecchi problemi

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