Nel 2027 il numero di abbonamenti 5G supererà quelli 4G. Il report di Ericsson sulla diffusione della tecnologia

Il tasso di crescita dei dati su reti mobili è in aumento, anche se a ritmi un po' più lenti del previsto rispetto alle stime che indicavano un tasso di crescita del 21% anno su anno. Nonostante questo rallentamento, nel 2030 ci si aspetta una quantità di dati scambiati su reti mobili quasi tre volte superiore a quella attuale.

A trainare la crescita, come intuibile, è soprattutto il traffico video, che a fine 2024 rappresenterà praticamente i tre quarti (74%) del totale. Sono i dati che emergono dall'ultima versione del Mobility Report di Ericsson.

Il 5G continua a non decollare

Sebbene gli abbonamenti 5G siano in costante crescita in tutto il mondo, le implementazioni non sfruttano le migliori tecnologie disponibili. Su circa 320 operatori 5G a livello globale, meno del 20% eroga il servizio in modalità Stand Alone, fatto che limita il potenziale di questo tipo di connettività. Non solo: il 5G in banda media, che insieme allo Stand Alone è un fattore chiave per mettere in piedi reti intelligenti e programmabili - e offrire quindi SLA differenti a varie tipologie di clienti - è implementato in meno del 30% dei casi.

Un problema, perché è proprio la banda media del 5G quella con il più alto potenziale, dal momento che combina l'alta capacità con una buona copertura, rendendola una scelta ideale per offrire l'esperienza completa del 5G.

Andando a vedere la situazione  a livello globale, si evince che i Paesi messi peggio per quanto riguarda il 5G su banda media sono Il Medio Oriente, l'Africa e l'America Latina: in queste regioni, ci si aspetta che entro la fine del 2024 la copertura arrivi a circa il 15%. Fa meglio l'Europa, che entro la fine dell'anno arriverà al 45% di copertura in banda media (a fine 2023 era del 30% circa). A guidare la classifica sono però Nord America, dove la copertura raggiungerà il 90% entro la fine del 2024, e l'India, che arriverà addirittura al 95%. 

Andando ad analizzare il numero degli abbonamenti 5G, entro la fine del 2024 si stima che ne saranno attivi 2,3 miliardi. Una cifra che rappresenta l 25% di tutti gli abbonamenti mobile a livello mondiale. Secondo le stime di Ericsson, il sorpasso sul 4G lo si vedrà nel 2027. 

Cresce il Fixed Wireless Access

Il FWA rappresenta una valida alternativa alle reti in fibra ottica in tutte quelle aree con bassa densità di popolazione o difficili da raggiungere con la fibra senza grandi investimenti. Non stupisce che la sua diffusione sia in crescita, con l'80% degli operatori a livello globale che eroga questi servizi. 

L'Europa occidentale ha registrato una rapida crescita delle offerte FWA basate sulla velocità, con il 52% degli operatori che ora le propone, rispetto al 32% di un anno fa. L'Europa rappresenta da sola il 73% di tutti i lanci globali del FWA su 5G negli ultimi 12 mesi.

“Il Mobility Report di Ericsson mette in luce il ruolo strategico del 5G Standalone e del 5G Advanced nel futuro delle reti mobili, con particolare attenzione a regioni come l'Europa, dove l'alta penetrazione mobile e un forte tessuto industriale stanno accelerando la domanda di connettività mobile avanzata", commenta Andrea Missori, Presidente e amministratore delegato di Ericsson in Italia. "Queste tecnologie rappresentano un'opportunità fondamentale anche per l'Italia, dove la trasformazione digitale delle infrastrutture nazionali – tra cui ferrovie, porti e autostrade – è cruciale per migliorare la competitività del Paese. Per sfruttare il pieno potenziale del 5G è necessario un approccio strategico e sistemico che unisca innovazione tecnologica, investimenti mirati e una visione di lungo periodo”.

Secondo Fredrik Jejdling, Executive Vice President, Head of Business Area Networks di Ericsson, "la differenziazione dei servizi e le nuove opportunità basate sulle prestazioni della rete sono fondamentali per l'evoluzione del nostro settore. La nuova edizione del report, con le sue analisi dettagliate, dati statistici e casi d’uso, lo evidenzia chiaramente. Poter realizzare reti programmabili ad alte prestazioni, abilitare da apertura e cloud, permetterà agli operatori di farsi pagare per servizi basati sul valore che offrono, e non solo sul volume di dati. Lo studio mostra ciò che il settore delle telecomunicazioni può ottenere e indica i passi necessari per arrivare all’obiettivo”.