Nokia riceve prestito da 500 milioni di euro per sviluppare il 5G

Nokia riceve prestito da 500 milioni di euro per sviluppare il 5G

Nokia ha annunciato di aver ricevuto un prestito da 500 milioni di euro dalla Banca d'Investimento Europea per sviluppare ulteriormente la propria ricerca per il 5G e mantenere una posizione di leadership

di pubblicata il , alle 13:21 nel canale TLC e Mobile
Nokia
 

Nokia ha annunciato di aver ricevuto un prestito di 500 milioni di euro da parte della Banca d'Investimento Europea per supportare la ricerca e lo sviluppo nell'ambito del 5G, così da mantenere l'Europa al passo con la concorrenza internazionale e in particolare cinese. Qualche mese fa anche Ericsson aveva ricevuto un prestito simile, del valore però di 250 milioni.

Nokia afferma che userà questo prestito per avanzare ulteriormente nel campo della ricerca sulle tecnologie 5G e per stabilire una maggiore presenza nel mercato europeo, come riporta Mobile World Live. L'azienda si aspetta risultati finanziari positivi nella seconda metà dell'anno corrente, grazie agli investimenti degli operatori in tutto il continente. Il lancio del 5G è previsto avvenire entro la fine dell'anno negli USA, seguiti dalle principali nazioni asiatiche (Cina, Corea del Sud, Giappone) nel 2019 e dall'Europa.

Secondo Alexander Stubb, vice presidente della Banca d'Investimento Europea, il prestito servirà a mantenere la leadership europea in questo ambito per mantenere il Vecchio Continente rilevante. La presenza di aziende di punta in questo settore è infatti cruciale. "Il resto del mondo ci ha raggiunto e poi sorpassato con il 4G" ha affermato Stubb. "Ora abbiamo bisogno di dimostrare che le nostre imprese di punta sono in grado di competere, non solo in Europa ma in un ambito più ampio".

Solo Nokia ed Ericsson sono rimaste nel Vecchio Continente come vere concorrenti delle società cinesi come Huawei e ZTE. Il mantenimento di una posizione di forza nello sviluppo delle nuove tecnologie e nella competitività sul mercato sarà fondamentale per mantenere una certa indipendenza tecnologica e per continuare a dire la propria in un settore che è e sarà sempre più importante per lo sviluppo delle economie e delle società europee.

1 Commenti
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mr.cluster29 Agosto 2018, 14:04 #1
Niente da fare, senza le partecipazioni statali non son sostenibili le ricerche nei settori più avanzati.

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