Rimborsi per la tariffazione a 28 giorni: ecco quanto potrebbero costare agli operatori
di Nino Grasso pubblicata il 11 Gennaio 2018, alle 18:21 nel canale TLC e MobileGli esperti di SosTariffe hanno stilato una simulazione degli importi che gli operatori dovranno rimborsare per aver imposto una tariffazione a 28 giorni ai propri clienti
La fatturazione a 28 giorni per le connessioni fisse ADSL o fibra ha pesato in maniera sensibile nelle tasche dei consumatori finali, ma quanto ha pesato? A stilare alcuni dati sono stati gli esperti di SosTariffe, che hanno quantificato in 1,16 milioni di euro l'importo medio che i provider internet italiani dovranno sborsare ai nuovi clienti 2017 rispettando una recente delibera AGCOM. Secondo lo studio in media ogni utente ha pagato 2,09 euro al mese, quindi 26,45 euro in un anno, per un rimborso medio ottenibile che potrebbe essere di circa 19 euro a testa.
"Se in prima battuta questo corrispettivo in più, versato dagli utenti a partire dal 2016, quando quasi tutti i provider Telco hanno accorciato il ciclo di fatturazione, sembrava totalmente perso ora - grazie a una delibera AGCOM - si riaccende la speranza di potersi vedere rimborsata la cifra versata durante il periodo di rinnovo dei canoni ogni 28 giorni", si legge nella nota stampa. Il rimborso è stato calcolato a partire dai soldi spesi per gli abbonamenti di fibra e ADSL a partire dal 23 giugno 2017, termine fissato dalla precedente delibera AGCOM.
Nessuno dei provider interessati si è adeguato nei tempi previsti, quindi l'Autorità ha deciso di accelerare i tempi imponendo lo storno di quanto fatturato in maniera impropria. L'analisi di SosTariffe ha riguardato solo le offerte attivabili nel 2017 e il rimborso è stato calcolato tenendo conto solo dei nuovi clienti che hanno sottoscritto un nuovo contratto nel corso dell'anno. Per il periodo fra giugno 2017 e aprile 2018 gli utenti potranno ottenere un rimborso medio pari a 18,83 euro, con il numero che rappresenta una media fra le varie offerte sottoscrivibili.
La fatturazione a 28 giorni avrebbe portato nelle casse dei provider circa 130 mila euro in più al mese e 1,64 milioni di euro se si prende in considerazione il periodo annuale: "Se veramente i provider dovessero essere costretti ad erogare il rimborso, SosTariffe.it ha calcolato che l'operazione potrebbe gravare sulle casse delle compagnie in media per circa 1.168.345 euro", si legge sulla nota. Il portale sottolinea che per richiedere i rimborsi bisognerà comunque attendere l'esito del ricorso al Tar che hanno presentato le compagnie telefoniche in risposta alla delibera.
8 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLegge Bersani sui costi di disattivazione (hanno cambiato il nome per giustificare dei costi che non vengono sostenuti... la disattivazione avviene direttamente da remoto)
La famosina parola "per sempre" nei contratti telefonici.
Sono riusciti a modificare il senso di una parola che non lascerebbe adito ad alcuna interpretazione.
Purtroppo il nostro problema è quello di vivere nel paese delle contraddizioni e delle buffonate.
Perchè a me pare tutto il contrario. E' arrivata una lettera della TIM(Impresa) e la mia impressione è che ritorneranno sì alla fatturazione mensile(o meglio da 8 settimane a bimensile) ma temo che semplicemente rimoduleranno gli introiti dei "13 mesi" su 12 o quasi.
In ogni caso costerà tutto di più, si parla di un 8% abbondante.
Quindi è una finta vittoria. E mi auguro non succeda anche a livello privato.
Quando il parlamento perde tempo con queste leggi assurde mi incazzo.
... e per chi ha cambiato provider?
Negli ultimi 2 anni sono passato da Poste a Wind a Tim per finire in Vodafone: potete stare certi che mi inseguiranno tutti con i soldi in mano!@Benito: perche'dici cio', in Parlamento pensano prima di legiferare... ahahahahah
le pubblicità telefoniche perdurano nonostante il registro delle opposizioni
il "nuovo" strumento del prefisso comune per questi call center sarà facilmente un megafail, salvo ulteriori obblighi/legiferazioni
l'obbligo di tariffazione/fatturazione mensile è stato bellamente ignorato, e dove riapplicato, è aumentato anzichè calare.
volete la soluzione?
obbligo di tetto massimo sui costi pubblicitari.
tariffe chiare su ogni singola voce (via dai piedi le opzioni "per sempre" "tutto incluso" che tanto valgono per il tempo che trovano)
fatturazione a periodo mensile (sia il mese da 28 o 31 giorni) con tariffazione mensile se flat o giornaliera se a costo (paghi i giorni di servizio, senza avere divisioni ci costi che nemmeno loro sanno fare).
eventuali sconti intelligenti e tracciabili nel tempo
operatori fisici di marketing (chioschi, negozi) formati con personale competente e aggiornato nel tempo. non con tariffe cambiate ogni settimana e pubblicizzate a interpretazione.
con 20 euro vado avanti quasi 3 mesi
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