Ekster, i portafogli e il futuro dei pagamenti
di Riccardo Robecchi pubblicato il 30 Settembre 2019 nel canale InnovazioneIn futuro i contanti spariranno e saranno rimpiazzati dalle carte e dai pagamenti tramite smartphone. Ekster propone portafogli pensati per la modernità, dove i contanti stanno sparendo e le carte sono il mezzo di pagamento più diffuso. Abbiamo provato il portafogli Ekster Parliament e abbiamo parlato con Olivier Momma, fondatore dell'azienda
La società sta cambiando e con essa anche il modo in cui le persone si approcciano all’acquisto dei beni. L’acquisto online è oramai una realtà che la maggior parte dei cittadini dei Paesi sviluppati ha provato, ma anche l’acquisto nei negozi fisici è sempre più guidato dall’uso delle carte anziché del contante. Non sorprende dunque che anche i portafogli si adeguino a questa tendenza. L’olandese Ekster produce portafogli che ne sono un esempio.
I portafogli Ekster: solo carte di credito
I suoi portafogli sono infatti tutti pensati per ospitare esclusivamente tessere, siano essere carte di credito, carte di debito, tessere dei mezzi pubblici o documenti di identità. Non ci sono portamonete, né spazi dove riporre documenti cartacei o banconote. Non si tratta soltanto di seguire quella che può apparire una moda, ma un modo di vedere l’evoluzione della società. Ne abbiamo parlato con Olivier Momma, uno dei fondatori di Ekster.
“Siamo fermamente convinti che i contanti siano destinati a sparire quasi del tutto nei prossimi 5-10 anni. L’unica cosa che li fa rimanere sono le regioni meno sviluppate dove ancora non si paga molto con telefoni o carte bancarie. Certo, le abitudini e la cultura giocano ancora un ruolo importante nell’uso del contante, ma a giudicare dalla velocità con cui sta scomparendo è destinato a sparire del tutto.”
Ci sono alcuni problemi derivanti dalla mancanza di abitudine a gestire il danaro non in forma fisica, ma è evidente che il contante vada verso il tramonto. Anche in Italia, pur indietro sotto questo fronte rispetto ad altri Paesi europei, c’è una forte evoluzione in questo senso. L’introduzione di fattura elettronica e scontrino elettronico è uno degli elementi che fanno parte del complicato puzzle dei pagamenti nel nostro Paese. Un altro elemento è quello dell’obbligatorietà del POS per gli esercenti introdotta dal Governo Renzi, pur in maniera tutt’altro che ideale vista la mancata previsione di sanzioni per chi non rispetti l’obbligo. La direzione tracciata è tuttavia chiara, nonostante traballanti tentativi di alzare il limite di pagamento tramite contante (che sembrano più una strizzata d’occhi elettorale verso gli evasori che una misura rientrante in un disegno preciso).
Addio ai contanti in futuro: ma ora?
Ma com’è vivere senza contanti? Ho deciso di provare l’Ekster Parliament per un mese e mezzo circa, vivendo a metà tra Milano e Londra, per vedere se si riuscisse a fare tutto ciò che si fa normalmente. La risposta è positiva: non è poi tanto diverso da quanto facessi con i contanti.
Ho scoperto che la maggior parte dei negozi, dei pub e delle varie attività con cui sono entrato in contatto accetta le carte e questo semplifica notevolmente le cose. Ci sono, ovviamente, le eccezioni. Ho citato precedentemente che ho passato diverso tempo a Londra, ma ciò non deve portare a pensare che Milano sia molto più indietro: al contrario, la città lombarda si è a volte dimostrata più flessibile riguardo i pagamenti. Rimane però meno rigida sulle cifre di piccola entità la capitale britannica, nella quale è possibile acquistare nel panificio sotto casa una pagnotta a poco più di una sterlina e pagarla con la carta contactless. Il nostro Paese deve ancora fare dei passi in avanti in questo senso. La mia esperienza non riflette però sicuramente quella di altre aree d’Italia che devono ancora recepire il cambiamento e farlo proprio, come d’altronde sarà vero per altre aree del Regno Unito al di fuori di Londra.
Ekster Parliament, un portafogli pratico (e bello)
L’Ekster Parliament è costruito attorno a un involucro di alluminio all’interno del quale sono riposte le carte: c’è spazio fino a sei carte, che possono essere estratte facilmente premendo il pulsante nell’angolo in basso a sinistra. Un meccanismo (brevettato) fa uscire le carte in modo tale da renderle facili da raggiungere e da estrarre. Oltretutto, la schermatura metallica impedisce qualunque attivazione delle carte mentre sono all’interno del portafoglio (schermatura RFID), garantendo un’ulteriore forma di protezione da eventuali tentativi di lettura delle carte non autorizzata (processo noto anche come skimming).
Il portafoglio è realizzato in pelle italiana, in questo caso colorata di rosso. La sensazione è quella di un prodotto di alta qualità, lavorato molto bene e resistente nel tempo, creato a partire da materiali ottimi. Sono presenti una banda elastica, ad esempio per riporre biglietti da visita o banconote (se proprio non se ne vuole fare a meno o si vogliono tenere per le “emergenze”), e due tasche nella parte interna del portafoglio, che è dotato di una pateletta per chiuderlo.
Sul retro è presente un’ulteriore tasca: questa può essere adottata per riporre qualunque cosa, ma Ekster l’ha pensata per ospitare una particolare tessera in grado di rintracciare il portafogli.
“Quattro anni fa abbiamo fondato questo marchio perché eravamo stanchi di avere oggetti quotidiani inefficienti. Perché bisogna portarsi dietro un portafogli inutilmente ingombrante quando uno ha realmente bisogno di 5 o 6 carte?” afferma Momma. “Il design di questo portafogli è fatto perché si possa inserire la maggior parte delle carte nel più piccolo spazio possibile e si possa accedervi comodamente in ogni momento. Anche la sicurezza era un problema da affrontare. Eravamo stanchi di perdere i nostri portafogli e di vivere nell’ansia che le nostre carte potessero essere clonate. La seccatura di dover bloccare tutte le carte, fare una denuncia e rifare tutto quanto è qualcosa che abbiamo vissuto tutti e che speriamo non capiti a nessuno. Abbiamo deciso di creare il portafogli più sicuro sul mercato, rintracciabile tramite il telefono e in grado di proteggere dallo skimminge dal furto dei dati.”
Ma come funziona la tecnologia di tracciatura? La scheda presente nel portafogli si collega al telefono tramite Bluetooth e ha un pannello solare integrato per ricaricare la batteria. Il servizio si avvale di Chipolo, che permette di rintracciare i dispositivi abilitati grazie a una rete globale. La tessera contiene un altoparlante in grado di suonare quando attivata dal telefono, nonché un pulsante in grado di far suonare il telefono anche quando è in modalità silenziosa. Il funzionamento è piuttosto semplice e immediato e nei test che ho fatto il localizzatore si è comportato molto bene, permettendomi di rintracciare correttamente il portafogli.
“Questo dispositivo di localizzazione utilizza sia il Bluetooth Low Energy che una rete di persone diffusa su tutto il globo” afferma Momma. “Abbiamo fatto sì che questa tecnologia di localizzazione venisse alimentata da un pannello solare per essere sicuri che non ci sia mai bisogno di collegare la tessera a un alimentatore o cambiare le batterie. Bastano tre ore di luce per dare al localizzatore abbastanza energia per durare due mesi interi. Il pannello solare è così efficiente che non serve luce solare diretta per caricare la batteria e permette di caricare il localizzatore anche con una esposizione minima alla luce (ad esempio quando è sotto un tavolo).”
Proprio questa evoluzione nell’efficienza dei pannelli solari ha spinto FedEx a collaborare con l’azienda per utilizzare un sistema di tracciamento simile per i propri container.
In un certo senso, dunque, possiamo dire che i portafogli di Ekster siano parte dell’Internet delle Cose, o Internet of Things per gli anglofili. Abbiamo chiesto a Momma cosa pensasse sulle possibili evoluzioni di questa rete di dispositivi: vincerà il 5G o ci sarà un insieme di tecnologie diverse in base al caso d’uso? “Pensiamo che [l’Internet delle Cose] esisterà tramite diverse tecnologie che risponderanno a esigenze differenti. [Per quanto riguarda la localizzazione degli oggetti] GPS e LORA sono ottimi sulle lunghe distanze, ma si sono dimostrati molto inefficienti per la localizzazione sulla breve distanza, ad esempio.” Saranno quindi altre tecnologie a rendere la localizzazione a corto raggio possibile (e Momma afferma che “ci sono alcune cose carine in lavorazione di cui non possiamo ancora parlare”, assicurando però che “stiamo facendo grandi passi avanti verso tecnologie migliori”).
E se l’Internet delle Cose coinvolge molti oggetti della quotidianità, dai frigoriferi agli impianti di riscaldamento, dalle obliteratrici dei mezzi pubblici fino (in prospettiva) ai lampioni stradali, i portafogli non sono da meno. “Forse è un segno dei tempi che cambiano, ma cinque o dieci anni sarebbe sembrato poco sicuro rendere anche il proprio portafogli “smart”. Abbiamo notato che gli utenti sono più propensi ad abbandonare i loro vecchi portafogli. Ma dal momento che la gente ha portato le tecnologie dell’IoT nella propria vita, ora si è anche aperta ad altri prodotti che potrebbero rendere la loro vita più semplice. Quelli che usano Google Home o Alexa, ad esempio, sono molto più propensi a investire in un portafogli “smart” perché sono già abituati alle funzionalità di dispositivi di questo tipo.”
E non sembra essere un fatto di nicchie: “abbiamo notato subito che i portafogli tradizionali di pelle non erano cambiati per decenni, quindi abbiamo deciso di cambiare le cose. Quando abbiamo cominciato eravamo l’unica società a realizzare e vendere portafogli smart rintracciabili. Ora vediamo marchi nascere e competere con noi. Il settore è in realtà molto competitivo.” Un segno dei tempi che cambiano, come diceva prima Momma.
“C’è un grande numero di persone che preferisce ancora il vecchio portafoglio che si piega a metà, così come persone che hanno scelto di non avere a che fare con i contanti. Ci sono anche persone in mezzo, che vogliono la sensazione che dà un vecchio portafoglio di pelle con la funzionalità però di un dispositivo “smart”. I pagamenti tramite telefono stanno diventando sempre più diffusi, e la gente non ha più bisogno di grandi portafogli di pelle per tenere tutte le carte, gli scontrini e i contanti.”
Di tutti i settori in cui ci si potrebbe aspettare di vedere l’impatto delle nuove tecnologie, quello dei portafogli è forse uno dei meno ovvi. Ma, di nuovo, i tempi cambiano e anche un oggetto che è rimasto immutato per decenni è destinato a cambiare (di nuovo).
Ekster vende i suoi prodotti sul suo sito ufficiale. L'Ekster Parliament che abbiamo provato è in vendita a 79 €, mentre la carta per la tracciatura ha un prezzo di 49 € ed è opzionale.
17 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infosi magari, in che mondo?
qui in italia stiamo ancora nell'anno 600a.c. con monete e carta da toccare
vuoi mai che l'anziano si trovi spaesato a porgere alla cassiera una tesserina plastificata rispetto alle fruscianti banconote
e poi i (poveri) commercianti come faranno a fare del sano nero che altrimenti non arrivano alla fine del mese?
e poi ancora, come si farà per tutto l'illegale? come si pagheranno le prostitute?
@ninja 750
Le prostitute si pagheranno in monero o altre criptovalute non tracciabili hahahahahaScherzi a parte,a me va bene il pagamento elettronico ma con 2 punti:
1) Togliere dal sistema le banche,che attualmente si è scoperto che pure loro hanno evaso ma invece,con il pagamento elettronico gli si da il premio con le commissioni per il bancomat.
2)portare le commissioni a zero ma allora qui ci vorrebbe una gestione statale,con i soldi che risparmierebbero per stampare la cartamoneta,pagherebbero una parte o forse tutte le transazioni e forse recupererebbero parecchie furberie.
poi logico che ci vuole una transizione moderata,figurati se mio padre che ha 83 anni e mia madre che tra qualche anno ci arriva,si mettessero a usare il bancomat per le spese di tutti i giorni.
qui in italia stiamo ancora nell'anno 600a.c. con monete e carta da toccare
vuoi mai che l'anziano si trovi spaesato a porgere alla cassiera una tesserina plastificata rispetto alle fruscianti banconote
e poi i (poveri) commercianti come faranno a fare del sano nero che altrimenti non arrivano alla fine del mese?
e poi ancora, come si farà per tutto l'illegale? come si pagheranno le prostitute?
Le prostituzione in Italia è come i ninja per il Giappone, non esistono, troppo disonore ile anche solo nominali...
Quindi problema risolto.
Ma non importa scomodare la prostituzione, basta andare ne quotidiano! Muratori, idraulici, tassinari, donne delle pulizie, imbianchini, riparatori di elettrodomestici, carrozzieri, elettrauto,.. Basta chiedere... O meglio, basta non chiedere la fattura che stai sicuro, di loro volontà, sarà ben difficile te la posso o proporre! A meno che non siano obbligati... D'altra parte è noto che da "Roma in giù" le fatture sono un optional, lo sanno tutti... Ma va bene così... Qualcuno pagherà... Infatti... I soliti...
L'ho sempre sostenuto, vogliamo togliere quella che per il nostro paese è una piaga? Dobbiamo far sparire il contante. Non c'è soluzione. Scaricare tutto anche gli scontrini della colazione come negli USA è un miraggio...
Chiaramente HO generalizzato, e non c'è niente di personale verso nessuna categoria (a parte i tassinari) , solo esperienze in 40 di bocconi amari. E anche qui a Firenze (siamo sopra Roma) il prezzo all'utente finale è spesso al netto Iva, per poi vedersela gonfiare alla richiesta della fattura.
ImHo
Per i pagamenti elettronici a mio avviso sono comodissimi ma dovrebbero sparire le commissioni, altrimenti ne faccio volentieri a meno.
https://youtu.be/zp2nKvs2Yag
L'ho sempre sostenuto, vogliamo togliere quella che per il nostro paese è una piaga? Dobbiamo far sparire il contante. Non c'è soluzione.
troppo semplice perchè venga realizzato
io lo farei anche oggi stesso
Preferirei qualcosa di piccolo - penso a quando vado in giro per lavoro o in vacanza e lo spazio/peso è una variabile importante - e con uno di questi sarei in grado di avere a portata di mano (e ben protette) le tessere che mi servono: carta didentità, patente, cata di credito, codice fiscale, al limite la tessera dei mezzi pubblici + una clip dove inserire un minimo di contante.
Di contro dimezzare le spese del pos, commissioni fino a una certa soglia gratis per chi compra e minime per chi vende.
Poi vediamo, vuole la fattura???
li' non c'è cifra che tenga, anche se spendi 20€ se solo provi a tirare fuori una carta cominciano a guardarti come se volessi farli morire di fame
il futuro e non si torna indietro
Mi piace l'idea e non mi dispiace nemmeno esteticamente.Anche io sto tentando di vivere senza contanti e vivendo a Brescia ci riesco anche discretamente bene. Resta fuori la macchinetta automatica del caffé al lavoro ma per il resto funziona bene, grazie al cellulare e ai pagamenti NFC anche pagare un caffé al bar o un aperitivo non è più un problema.
Poi vabbè immaginare un mondo senza contanti non significa immaginarlo senza disonesti, anche perché si sa gli italiani non hanno rivali nel trovare nuovi modi per fregare gli altri e non ho dubbi che tra vent'anni la droga e le prostitute si riuscirà a pagarli contactless con l'impossibilità di tracciare i pagamenti attraverso transazioni fasulle o chissà cosa.
Resta comunque già oggi una comodità assoluta perché di fatto posso girare tranquillamente solo con un cellulare di fascia medio bassa e un documento di identità con tanti saluti a ladri e broseggiatori.
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