Pagamenti elettronici: Sisalpay punta su NFC
di Andrea Bai pubblicato il 18 Novembre 2013 nel canale TLC e Mobile
Per il prossimo anno Sisalpay mira a dotare i suoi 40 mila punti vendita di POS abilitati al pagamento NFC: ce ne parla Maurizio Santacroce responsabile Sisal per la divisione Digital Games & Services. Inoltre un approfondimento sulla tecnologia NFC
NFC, come funziona
Cosa accade quindi quando si accostano due dispositivi NFC? Anche in questo caso è più facile capire il funzionamento con un esempio concreto. Poniamo quindi che in un poster che promuove un evento di nostro interesse vi sia un tag NFC. A questo punto estraiamo il nostro smartphone e attiviamo l'applicazione di lettura NFC: in questo modo si attiva il modulo NFC presente nel nostro telefono, il quale genererà un debole campo magnetico. Lo smartphone diviene a tutti gli effetti un dispositivo NFC attivo dal momento che sta impiegando energia per generare un campo magnetico. Avvicinando il telefono al tag presente nel poster verrà indotta una corrente elettrica nel tag NFC per via del campo magnetico generato dallo smartphone. Il tag presente nel poster è pertanto un dispositivo NFC passivo, dal momento che non dispone di una propria fonte di alimentazione. Il tag NFC passivo è costituito da almeno due elementi fondamentali: una parte di circuiteria logica che stocca l'informazione e la processa per la modulazione e demodulazione di un segnale in radiofrequenza, e un'antenna che riceve e trasmette il segnale. La corrente elettrica indotta nel tag NFC passivo attiverà quindi la circuiteria logica che irradierà l'informazione attraverso l'antenna, informazione che sarà poi recepita dal lettore. Vi sono inoltre alcuni tipi di comunicazione NFC prevedono l'uso di due dispositivi attivi.
E' importante osservare che un dispositivo NFC attivo può comunicare solamente con un dispositivo "target" alla volta: lo standard non prevede infatti la possibilità di effettuare trasmissioni broadcast verso più dispositivi. In questo caso quindi il dispositivo invierà informazioni solamente al target e solamente da esso accetterà informazioni: tutti gli altri dispositivi NFC saranno ignorati e ignoreranno a loro volta la comunicazione. Lo standard NFC copre solamente le tecnologie di trasmissione e non determina il contenuto delle trasmissione.
Lo standard NFC specifica la frequenza di trasmissione dati a 13,56MHz e stabilisce tre velocità di trasferimento dati, 106kbps, 212kbps e 424kbps, che sono più che sufficienti per la trasmissione di quelle piccole quantità di informazione per le quali la tecnologia NFC è stata ideata. Lo standard prevede tre modalità operative per i dispositivi NFC: la modalità read/write, la modalità peer-to-peer e la modalità card-emulation.
Nel primo caso un dispositivo NFC attivo è in grado di leggere tag passivi NFC ed eventualmente di scrivere su di essi (qualora il tag disponga di una memoria che non sia di tipo read-only). Con la modalità peer-to-peer si prevede invece la possibilità che due dispositivi NFC attivi possano scambiarsi informazioni. Infine la modalità Card Emulation permette al dispositivo di apparire ad un lettore esterno allo stesso modo di una tradizionale smart card, consentendo la possibilità di allestire sistemi di pagamento senza la variazione di infrastrutture già esistenti.
Un altro aspetto che è opportuno sottolineare è che lo standard NFC non stabilisce alcun parametro di sicurezza. Si tratta di un punto piuttosto delicato, dato che trattandosi di comunicazioni radio esiste sempre la possibilità di un'intercettazione delle comunicazioni da parte di terzi. Sebbene le comunicazioni NFC abbiano luogo su distanze molto brevi (10 centimetri è la portata massima e in taluni impieghi sono necessarie distanze anche inferiori), è tecnicamete possibile intercettare una trasmissione NFC anche a distanze maggiori. La distanza entro cui è possibile intercettare una comunicazione NFC è variabile, e dipende dalla strumentazione utilizzata, in ogni caso l'intercettazione di una comunicazione NFC da dispositvi attivi è più semplice e può avvenire anche su distanze fino a 10 metri, mentre più difficile è l'intercettazione di trasmissioni da dispositivi NFC passivi e che può avvenire al massimo entro 1 metro. L'inserimento di tecnologie e protocolli di sicurezza in dispositivi NFC è comunque lasciata a discrezione del produttore dell'hardware e degli sviluppatori delle eventuali applicazioni e servizi e di norma si tratta di protocolli di crittografia che impediscano a terzi di sottrarre informazioni sensibili dall'intercettazione di una trasmissione NFC.
Maggiori informazioni sulla tecnologia NFC sono disponibili presso il sito ufficiale dell'NFC forum, l'organizzazione che si occupa di definire ed aggiornare le specifiche dello standard NFC.
9 Commenti
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ciao ciao
Comunque spero che sia una tecnologia che aiuti e diffonda pagamenti con moneta elettronica a sfavore di quella cartacea.. ma qua.. in italia.. paese di evasori, furbi e furbetti.. la vedo dura... (anche per colpa dei costi bancari per i gestori)
dovrebbero eliminarli o ridurli allo 0,01% di commissione. così tutti gli esercizi si doterebbero di pos per bancomat e carte, e potrei pagare il caffè anche con la carta (come avviene all'estero)
- i negozi non avrebbero più moneta sonante nelle casse
- meno probabilità di rapite e simili
- lotta all'evasione
- meno errori da parte dei cassieri/commessi nella gestione della cassa
- più facilità nel chiudere la cassa e fare i conti per il gestore
questi sono solo alcuni dei vantaggi che mi vengono in mente...
la cosa bella è che al supermercato quando vai alle casse automatiche ci sono quelle abilitate solo alle carte dove non va nessuno mentre gli altri fanno la fila a quelle che accettano cash
e la cosa ancora più bella è arrivare al casello e vedere la fila di decine di auto sulla destra dove accettano i contanti mentre i caselli che prendono viacard e bancomat sono vuoti che più non si potrebbe
ricordo che quando sono stato negli USA e ho tirato fuori 100$ per pagare (in un supermercato tra l'altro non da un ambulante) erano seccati perché facevano fatica a darmi il resto, non vedevo mai nessuno pagare cash io mi ero ridotto così per esaurimento plafond carte di credito (causa spese folli per ipad macbook ecc. ovviamente
dovremmo abituarci anche noi così, poi che sia il bancomat o il telefono poco cambia a dire la verità, sempre moneta elettronica è
qua da noi controllano i 20 e i 50 e non sanno che le monete più contraffate 'casualmente' sono i 5 e i 10 euro (il 5 euro è stato 'casualmente' appena aggiornato')...
dagli dagli a suon di commissioni (bancomat, cc, telepass, frizzi&lazzi) a fine anno poi quanto spendi senza contropartita? Ok, la comodità è indubbia e non ci piove
quello che mi fa specie è che dal bancomat/carta di credito si passi allo smartphone. Per la serie, a momenti c'ho più soldi nel telefono che in banca
ciao ciao
Comunque sia, il raggio e' di 10cm ed e' attivabile a piacere. Erano piu' pericolosi i virus via bluetooth che giravano sui vecchi Nokia Symbian...
Io lo userei volentieri, ma la Apple su ste cose fa la simpatica... Mi consola il fatto che qui in itaglia e' una cosa non diffusa, ma sarebbe molto comoda, come il paypass.
Ma che bel mondo di m.....
Ma certo certo, facciamoci monitorare anche il buco del c.... e regaliamo i nostri soldi ai cassieri-biscazzieri dello stato....prego siori venghino venghino !!!Devi effettuare il login per poter commentare
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