AMD e The Foundry Company: Intel chiede chiarimenti
di Paolo Corsini pubblicata il 26 Gennaio 2009, alle 09:56 nel canale Private Cloud
Intel chiede chiarimenti sulla cross licence con AMD per la produzione di cpu X86, avvicinandosi la costituzione finale di The Foundry Company
Nel corso del mese di Febbraio AMD completerà la propria operazione di spin-off, con la quale l'attività produttiva verrà separata dalle restanti operazioni di AMD all'interno della nuova azienda The Foundry Company, della quale AMD deterrà una quota pari al 34%.
AMD continuerà a svolgere al proprio interno tutta l'attività di ricerca e sviluppo, oltre che marketing e commerciale, legate ai processori attuali e futuri, mentre The Foundry Company si occuperà della produzione delle cpu del produttore americano all'interno delle fabbriche di Dresda, Germania, spostandosi in futuro anche in nuove altre fabbriche produttive tra le quali quella in costruzione nello stato di New York. La nuova azienda produrrà inizialmente solo soluzioni AMD ma si proporrà sul mercato come foundry partner anche per molte altre aziende che sviluppano nuove tecnologie ma non sono dotate di proprie fabbriche produttive.
Nei giorni scorsi Intel ha ufficialmente richiesto ad AMD un incontro per poter valutare se continuino a sussistere le condizioni della licenza di cross-licensing esistente tra le due aziende, legata all'utilizzo delle tecnologie alla base di qualsiasi processore della famiglia x86. Questo tipo di accordo permettere ad entrambi i produttori di sviluppare architetture x86 indipendentemente, senza correre il rischio di utilizzare tecnologie proprietarie dell'una o dell'altra con la conseguenza di possibili denunce per violazione di brevetti.
In particolare, secondo Intel è da verificare se lo spin-off delle attività produttive di AMD in questa nuova azienda siano da considerare una concessione in sublicenza alla luce dei termini dell'accordo di cross-licensing.
E' improbabile che emergano violazioni di questa licenza, fondamentale per AMD per la produzione di cpu x86, date dalla costituzione di The Foundry Company e dal passaggio a quest'ultima di tutta l'attività produttiva. Trattandosi di un elemento fondamentale legato alla produzione di cpu è presumibile che questo tema sia stato oggetto di importanti analisi legali internamente ad AMD nel momento in cui la strategia di spin-off è stata proposta e studiata. Questo tipo di licenza è oggetto di un rinnovo periodo tra le parti: è possibile che Intel possa voler con questo mettere le basi per ottenere migliori condizioni nel momento in cui la licenza verrà rinnovata tra alcuni anni, oltre ovviamente verificare che le proprie proprietà intellettuali vengano tutelate dalla licenza anche dopo la costituzione di The Foundry Company.
22 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infocaxxo i conti vanno da dio, hai l'80% del mercato processori, sei il più grande produttore di chipset e di IGP sempre come volumi
cosa vuoi più di così?
la bella vita da monopolista degli anni 80-90 non può tornare...
Soprattutto perchè in particolare in questo settore la fluttuazione delle quote di mercato è di una rapidità mostruosa.. e Intel lo sa bene!!
E' bastato un passo falso e l'Athlon di AMD gli ha fatto mangiar la polvere per parecchio tempo.. e li sono milioni che se ne vanno!
gia' ora come sappiamo, nel momento in cui possono, cercano di andare oltre la legge, e spesso vengono sgamati, ma non sempre...
per il resto camminano costantemente sul filo della legalita'....
un azienda vincente, spesso è quella con il miglior studio legale
Se tu fossi intel faresti lo stesso. I soldi fan gola a tutti soprattutto in questo periodo.
E' questo l'atteggiamento che rovinerà il mondo
Ecco il classico esempio di spietato capitalismo, vabbè tanto tra poco saremo tutti straccioni e che sia Amd o Intel non potremmo permetterci manco un tozzo di pane............cosa non si farebbe per il dio denaro.......bleah......AMD continua a progettare e TFC sarà solo la fabbrica di produzione senza nessuna mira alle vicende di licenza sull'uso di brevetti "software-based"...
poi per carità, non che la classe politica sia avulsa da comportamenti poco chiari, ma almeno li eleggiamo noi e (si spera) la loro lista di priorità e valori sia un pochettino diversa da quella di manager e speculatori...
il modello migliore per questo settore è quello di concorrenza monopolistica, magari con 3 actors e non solo 2
tral'altro la situazione attuale è decisamente troppo sbilanciata nei confronti di uno dei due, tanto che appunto uno c'ha l'80% di quote mercato
anche quanto c'erano i P4 e gli Athlon 64, Intel era scesa (si fa per dire...) al 55-60 mi sembra no?
quindi definire quella una crisi...
poi essere un'azienda grande ti apre possibilità e punti di forza molto importanti e decisivi, un po' ti permettono di vivere di rendita, pensiamo ad esempio alla rete di distribuzione e alla forza del brand ma anche al margine di vendita..
Il precedente primato era il 21.8% al Q2 2001.
http://www.xbitlabs.com/news/cpu/di...0728114723.html
Al Q3 2008 la proporzione è 80.4% Intel vs 12.1% Amd
http://www.tgdaily.com/content/view/39965/117/
In merito al discorso cross licensing: è più complesso di quel che sembra.
Gli analisti Amd avranno fatto bene il loro piano visto che costituisce il nucleo fondante della società stessa, ma come giustamente ha fatto notare qualcuno, i contratti vengono interpretati, ed un giudice chiamato a dirimere la disputa, potrebbe anche pensarla diversamente dagli analisti Amd.
Devi effettuare il login per poter commentare
Se non sei ancora registrato, puoi farlo attraverso questo form.
Se sei già registrato e loggato nel sito, puoi inserire il tuo commento.
Si tenga presente quanto letto nel regolamento, nel rispetto del "quieto vivere".