Data center e sostenibilità: cosa sta facendo Eaton per ridurre l'impatto ambientale

Data center e sostenibilità: cosa sta facendo Eaton per ridurre l'impatto ambientale

I data center a livello globale hanno una capacità di alimentazione 47,5 GW di energia e sono responsabili del 6% delle emissioni di CO2: renderli più efficienti è un imperativo, ma come fare? Ne parliamo con Stefano Cevenini di Eaton Italia

di pubblicata il , alle 09:21 nel canale Cloud
Eaton
 

L'informatica ha permesso di ridurre significativamente l'impatto ambientale, consentendo di ottimizzare i processi, riducendo la necessità di viaggiare. Eppure, i data center sono incredibilmente assetati di energia e si stima siano responsabili del 6% delle emissioni di CO2, del 2% di quelle dei gas serra in generale, e che entro il 2025 consumeranno il 5% dell'energia a livello globale. Ottimizzare i loro consumi e ridurre l'impatto ambientale è dunque un imperativo, ma qual è la strada da seguire? 

Edge9 ne ha discusso con Stefano Cevenini di Eaton Italia.

Come ridurre l'impatto ambientale dei data center: l'opinione di Stefano Cevenini di Eeaton Italia

Edge9: Qual è l'approccio di Eaton alla gestione energetica di un datacenter? E nei sistemi di edge computing?

Stefano Cevenini

Stefano Cevenini: In un mondo fortemente digitalizzato, con dispositivi sempre connessi alla rete, servizi web e big data in esponenziale crescita, i centri di elaborazione dati richiedono maggiore potenza di calcolo e memoria, che si traduce in un aumento del consumo di energia necessaria per garantire il loro funzionamento. Oggi, infatti, dati ed energia sono diventati co-dipendenti: i governi prendono decisioni politiche in materia di energia tenendo a mente le implementazioni dei datacenter e gli operatori dei datacenter, a loro volta, pianificano la costruzione in base alla capacità della rete. Già a inizio 2020, un report della società di ricerca BloombergNEF (BNEF) calcolava che il fabbisogno di energia elettrica per il solo Nord Europa sarebbe cresciuto del 65% entro il 2050. In seguito alla pandemia e alla diffusione su larga scala del lavoro da remoto, tuttavia, le tempistiche di tali previsioni si sono ridotte, con aziende che hanno dovuto affrontare nell'immediato cambiamenti prima previsti per il medio-lungo periodo.

L’aumento della digitalizzazione ha quindi portato la quota del fabbisogno energetico complessivo per i datacenter e il networking a crescere rapidamente – necessità che può essere affrontata anche grazie all'utilizzo di energie rinnovabili.

È quindi chiaro che, in tale contesto, digitalizzazione e sostenibilità si muoveranno di pari passo. Che si tratti di realizzare grandi datacenter o di supportare vaste reti di edge computing, l’obiettivo di Eaton è comprende le esigenze e le sfumature di ogni specifico ambiente IT, per offrire sistemi affidabili e flessibili in grado di indirizzare le richieste degli utenti e di bilanciare i dati e il consumo di energia, garantendo al contempo la continuità del business. Eaton presta inoltre molta attenzione all'efficienza dei propri prodotti, anche in ottica di risparmio energetico e basso impatto ambientale: sostituire apparecchiature obsolete e utilizzare sistemi a risparmio energetico porta evidenti benefici, così come l’ottimizzazione dei sistemi UPS in base al carico da gestire.

Edge9: All'interno di un data center, dove è meglio intervenire per ridurre l'impatto energetico: sull'efficienza dei server o su quella degli impianti di raffreddamento?

SC: Parlando di impatto energetico, è inevitabile pensare al riscaldamento civile e industriale e ad ambienti energivori come raffinerie e acciaierie. Tuttavia, gli ultimi dati diffusi dall’UE rivelano che il 6% delle emissioni di CO2 in atmosfera è prodotto dai data center. Eaton ha stimato una capacità di alimentazione globale dei data center mondiali pari a 47,5 GW, che equivale al 125% dell'energia totale utilizzata ogni anno da un Paese delle dimensioni del Regno Unito.

Per implementare un data center ottimale da un punto di vista energetico, è importante intervenire su molteplici aspetti, tra cui l’efficienza dei server e quella degli impianti di raffreddamento. Per indirizzare queste esigenze, l’azienda supporta soluzioni in grado di migliorare la gestione del flusso di aria calda e fredda all'interno del data center. Poiché le macchine presenti all'interno dell’infrastruttura IT rilasciano una notevole quantità di calore, è necessario evitare il surriscaldamento che danneggerebbe le apparecchiature, mantenendo costante la temperatura. Ciò è possibile grazie a sistemi di raffreddamento efficienti e sostenibili che assicurano la continuità operativa e riducono le emissioni di gas serra. Inoltre, per diminuire i consumi energetici bisogna individuare con precisione dove viene dispersa l’energia all'interno dell’impianto.

Energy Saver Eaton

Alla base delle soluzioni Eaton c’è Energy Saver System (ESS), una tecnologia brevettata che consente di ridurre l’85% delle dispersioni degliUPS e di raggiungere, quando l’alimentazione è stabile, livelli di efficienza ancora più elevati (pari al 99%) con risparmi su base annuale che possono arrivare a raddoppiare grazie allo stand-by a caldo dei moduli di potenza. L'alimentazione viene erogata attraverso il bypass statico, consentendo agli UPS di passare alla modalità a doppia conversione in meno di due millisecondi in caso di superamento dei limiti dei parametri di ingresso prefissati. Eaton, poi, ha sviluppato anche la tecnologia VMMS (Variable Module Management System) che permette di utilizzare in modo ottimale tutti i moduli di potenza: con l’UPS Power Xpert 9395 da 900kVA con un carico di 320 kVA, per esempio, si può risparmiare 41 MWh di energia all'anno.

Edge9: In termini di efficienza energetica, è meglio accentrare i sistemi in un grande data center o dislocare le risorse su piccoli data center edge?

SC: La decisione di un’azienda di adottare un grande data center o un data center edge dipende da una serie di fattori. In genere, le due strutture hanno scopi molto diversi. I data center in loco sono ideali per le aziende che devono rispondere a requisiti di sicurezza o conformità rigorosi e che non possono quindi affidarsi a un provider di terze parti. I data center edge, tuttavia, ricoprono un ruolo molto più specifico. Per un'organizzazione che utilizza strategie di edge computing o entra nel mercato dell'Internet of Things, realizzare un data center aziendale con un'impronta permanente e costi operativi elevati non ha molto senso. L'intero scopo dell'architettura di edge computing è fornire flessibilità. Quando un'azienda prende una decisione sulla sua strategia per il data center, dovrebbe considerare quale problema vuole risolvere  e valutare in che misura una determinata struttura aiuterà a soddisfare tali esigenze. In alcuni casi, potrebbe essere la sicurezza di un data center aziendale o la versatilità di un data center edge (come nel caso di un’azienda con diverse filiali o punti vendita). Eaton è in grado di soddisfare qualsiasi richiesta di business con una gamma che parte da UPS monofase da 500VA o configurazione in parallelo ridondato fino a 7,2 MVA pensate per alte efficienze e bassi costi operativi, anche per ambienti “marine” e “gravosi”.

Edge9: Che impatto può avere, in termini di riduzione dei consumi, una gestione smart dell'infrastruttura elettrica di un data center?

SC: Per Eaton è fondamentale fornire soluzioni che siano affidabili, efficienti e in grado di diminuire i costi operativi dei data center: soluzioni proprietarie come Energy Saver System (ESS) e VMMS (Variable Module Management System), ad esempio, permettono di ridurre i consumi migliorando l’efficienza di un UPS. L’azienda è inoltre da sempre attenta a tutti i cambiamenti che avvengono nella produzione dell’energia elettrica. Se la transizione energetica ha introdotto interessanti opportunità nel modo in cui viene prodotta e consumata l’energia, le reti elettriche stanno affrontando sfide significative in seguito alla crescita delle rinnovabili e all'introduzione di nuove forme di energia richiesta da riscaldamento, trasporto e infrastrutture digitali. L'industria energetica si sta impegnando a produrre energia più verde utilizzando fonti rinnovabili, tuttavia queste sono meno prevedibili e la produzione può risultare più volatile, rendendo più difficile il bilanciamento tra produzione e domanda.

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Gli UPS EnergyAware (Power Xpert 9395P e Eaton 93PM) di Eaton sono il primo sistema che consente ai datacenter di contribuire all'energia rinnovabile e di generare entrate dagli investimenti necessari. Il sistema consente ai data center di controllare la propria energia, scegliendo quanta capacità offrire, quando e a quale prezzo, aiutando i fornitori a bilanciare la domanda di energia sostenibile. Invece di limitarsi a richiedere energia, quindi, i data center possono ora supportare la rete ed essere compensati. L'UPS EnergyAware di Eaton consente dunque alle organizzazioni di guadagnare dai loro investimenti esistenti in un UPS, senza compromettere i carichi critici.

Edge9: Stiamo assistendo a una rapida diffusione dei sistemi edge: quali sono le problematiche di queste soluzioni in termini di cybersecurity?

SC: Non solo sistemi edge, entro il 2025 saranno 41,6 miliardi i dispositivi connessi in tutto il mondo: garantire la sicurezza sarà quindi una prerogativa primaria delle aziende. La cybersecurity è un aspetto chiave nel ciclo di vita dei prodotti e dei servizi di Eaton, oltre a essere considerata un elemento fondamentale per la progettazione, l'implementazione e il funzionamento delle soluzioni digitali nel mondo industriale. La Gigabit Network Card di Eaton è il primo dispositivo di connettività UPS a soddisfare gli standard di cybersecurity UL 2900-1 e IEC 62443-4-2. Questa scheda di rete protegge i gruppi di continuità (UPS) del datacenter e le unità di distribuzione dell'alimentazione (PDU) dalle minacce informatiche. Aver ottenuto queste certificazioni da enti leader nel settore come IEC e UL significa che i clienti dell’azienda possono essere certi che i loro prodotti soddisfano i più alti livelli di standard legati alla sicurezza informatica.

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Ciò ha permesso di sviluppare servizi come Eaton Cyber Secured Monitoring, una soluzione di monitoraggio in cloud 24/7 gestita direttamente da Eaton che garantisce la tranquillità di avere a disposizione un tecnico dell’azienda in grado di monitorare tutti gli UPS compatibili con la Gigabit Network Card (Network-M2).

4 Commenti
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Gringo [ITF]04 Febbraio 2021, 09:37 #1
.... Chi ha i data center si fanno problemi sulla sulla sostenibilità....
.... e i miner ? (che tutti giustificano sempre....)

Notturnia04 Febbraio 2021, 09:51 #2
Quindi Eaton con 20 anni di ritardo ha scoperto le tecnologie di APC ?.. non male direi..
acerbo04 Febbraio 2021, 12:12 #3
basterebbe bandire le centinaia di applicazioni social per decerebrati e si ridurrebbe di tanto il numero di server e di corrente sprecata, solo facebook e tiktok penso consumino come un intero Paese europeo.
Notturnia05 Febbraio 2021, 00:32 #4
nel 2011 Facebook consumava mezzo miliardo di kWh/anno per il suo datacenter..

https://www.repubblica.it/green-and..._web-275451443/

internet è uno dei più grandi inquinatori al mondo..

e la cosa non farà che peggiorare ovviamente.. non tutto il mondo ha internet e non tutto il mondo lo usa come noi per cui c'è poco da fare.. i consumi si spostano.. fortunatamente è più facile trasformare in green internet e i datacenter dando una mano di "annulli di co2" che cambiare lo stile di vita evitando di postare cose inutili sui social, caricare video, usare il cloud o avere giochi in streaming.. ma il futuro è quello.. tutto online e quindi oltre ai consumi domestici c'è il consumo delle infrastrutture che portano i dati

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