Dynatrace

Dynatrace offre l'accesso gratuito alla sua piattaforma per far fronte all'emergenza

di pubblicata il , alle 12:01 nel canale Cloud Dynatrace offre l'accesso gratuito alla sua piattaforma per far fronte all'emergenza

I nuovi clienti potranno accedere gratuitamente alla piattaforma Dynatrace Software intelligence sino al 19 maggio e a Dynatrace Real User Monitoring for SaaS vendor experience sino al 19 settembre

 

Come altre aziende, anche Dynatrace vuole dare il suo contributo durante questo periodo di emergenza globale, offrendo gratuitamente alle imprese l'accesso sia alla sua piattaforma di software intelligence, sia Dynatrace Real User Monitoring (RUM) for SaaS vendor experience, per supportare chi in questo periodo lavora da remoto.

Dynatrace Software Intelligence, gratuito sino al 19 maggio

Dynatrace Software Intelligence è una piattaforma pensata per tenere d'occhio le applicazioni di rete in maniera semplice e automatizzata, grazie all'utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale. Si tratta di un servizio cloud, installabile in pochi istanti semplicemente inserendo una riga di codice. Fatto questo, i sistemi di Dynatrace inizieranno a monitorare il funzionamento delle applicazioni aziendali e dell'infrastruttura aziendale, acquisendo informazioni sul funzionamento, lo stato e le performance, e segnalando in anticipo potenziali problemi, come il sovraccarico di un server o errori di configurazione nei microservizi, arrivando anche a mitigarli, per esempio reinstallando automaticamente i container problematici, se necessario.

In questo periodo di emergenza, Dynatrace ha deciso di offrire gratuitamente l'utilizzo della piattaforma a tutti i nuovi clienti, sino al 19 maggio, così da permettere ai team IT di gestire con più prontezza la difficile situazione attuale, anche da remoto

L'azienda non si è limitata a questo e ha pensato anche a supportare la produttività della forza lavoro che si trova a dover svolgere i propri compiti in modalità smart working. Per venire incontro a queste esigenze, Dynatrace offre l'uso gratuito della sua piattaforma Real user monitoring (RUM) for SaaS vendor experience sino al 19 settembre.

Dynatrace RUM

Si tratta di un'estensione del browser pensata per aumentare la produttività degli utenti che si appoggiano a piattaforme SaaS come Salesforce, Office 365, Workday, Concur, Google Apps, Zendesk. Nello specifico, assicura la disponibilità e il corretto funzionamento delle app business critical, tenendone sotto controllo l'utilizzo e permettendo di valutare sia quanto queste app incidano sulla produttività dei dipendenti, sia se l'investimento economico in queste piattaforme sia giustificato. 

"È un evento senza precedenti e le aziende dovranno fidarsi più che mai delle proprie applicazioni e infrastrutture IT per garantire la produttività dei dipendenti e la soddisfazione dei clienti" - ha dichiarato John Van Siclen, CEO di Dynatrace - "Questo è il nostro business, aiutare le organizzazioni IT a garantire le prestazioni e la disponibilità di applicazioni e infrastrutture dall'esterno, dal punto di vista degli utenti. La nostra piattaforma è altamente automatizzata, molto facile da implementare e fornisce un time-to-value estremamente rapido. Abbiamo un ruolo importante da svolgere quando le aziende devono accedere rapidamente ai programmi di lavoro da casa, e siamo lieti di poterle aiutare".


6 Commenti
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Tasslehoff26 Marzo 2020, 12:27 #1
E di grazia per quale motivo uno dovrebbe farsi tanto male?
Per insozzarsi gli header http e restituire tante response 400 ai propri utenti?
Per pagare (una volta terminata la promozione) montagne di soldi per fare quello che banalmente Nagios e qualche altro strumento di monitoraggio fanno meglio e GRATIS?
O forse per "l'eccellente" flessibilità del monitoraggio che vendete ai vostri clienti, tanto eccellente che gli agenti possono essere scritto solo in python?
Ah no, forse sarà per la IA che tanto sbandierate con i vostri clienti, che fa tanto figo con i manager...

Ecco voi siete il perfetto esempio di quelli che un mio stimatissimo collega e amico definisce mercanti, quei mercanti che andrebbero cacciati dal tempio...
cdimauro09 Maggio 2020, 20:17 #2
Originariamente inviato da: Tasslehoff
O forse per "l'eccellente" flessibilità del monitoraggio che vendete ai vostri clienti, tanto eccellente che gli agenti possono essere scritto solo in python?

Qual sarebbe il problema con Python? Ormai da tempo viene usato anche dai sysadmin per rimpiazzare bash e perl (se esiste ancora qualcuno che lo usi :asd.

Mal che vada è sempre possibile eseguire facilmente comandi esterni (specialmente con le ultime versioni di Python 3), e il problema è risolto.
Tasslehoff10 Maggio 2020, 02:29 #3
Originariamente inviato da: cdimauro
Qual sarebbe il problema con Python? Ormai da tempo viene usato anche dai sysadmin per rimpiazzare bash e perl (se esiste ancora qualcuno che lo usi :asd.

Mal che vada è sempre possibile eseguire facilmente comandi esterni (specialmente con le ultime versioni di Python 3), e il problema è risolto.
Il problema non è python in se, ma il fatto che sia possibile usare solo quello, come scrivevo la scarsissima flessibilità di Dynatrace è uno dei motivi per cui è un pessimo prodotto per il monitoraggio e un prodotto mediocre per analisi di problem solving.

Io ho plugin di monitoraggio per Nagios fatti in qualsiasi modo, dal vbscript a java, da bash a python, addirittura ho plugin basati quasi totalmente su appositi agenti Lotuscript per monitorare specifici aspetti applicativi di database Lotus Domino.

A questo si sommano tante altre criticità di cui ho già accennato, ma tra queste la mancanza di flessibilità è una delle più grandi.
Il monitoraggio sono gli occhi e le orecchie di un sistemista, dev'essere la cosa più solida e affidabile, dev'essere KISS all'ennesima potenza.
Dynatrace è l'esatto opposto, è chiuso, proprietario, hostato da terzi (salta la connettività wan e non funziona più nulla), necessita di agenti anche per il monitoraggio di base, estremamente invasivo (vedi problematiche sugli header http), poco flessibile e, dulcis in fundo, "caro come il fuoco"
cdimauro10 Maggio 2020, 08:09 #4
OK, chiaro e assolutamente comprensibile e condivisibile (anche se non faccio il sistemista, mi ci devo interfacciare alcune volte ).

Ma posto che un tuo cliente abbia Dynatrace e debba dargli supporto, non potresti risolvere con uno scriptino Python di qualche riga che richiami uno script esterno scritto in un altro linguaggio e lo rigiri a Dynatrace?
Tasslehoff12 Maggio 2020, 15:56 #5
Originariamente inviato da: cdimauro
OK, chiaro e assolutamente comprensibile e condivisibile (anche se non faccio il sistemista, mi ci devo interfacciare alcune volte ).

Ma posto che un tuo cliente abbia Dynatrace e debba dargli supporto, non potresti risolvere con uno scriptino Python di qualche riga che richiami uno script esterno scritto in un altro linguaggio e lo rigiri a Dynatrace?
Viceversa io non faccio lo sviluppatore (mi ci devo interfacciare alcune volte anch'io ) però solo guardando la documentazione la procedura per creare un plugin custom è a dir poco farraginosa, occorre scaricare l'sdk Dynatrace, configurare un servizio affinchè sia in ascolto in locale, sistemare json per i metadati, sviluppare il plugin, fare la build, uplodare, incrociare le dita e sperare vada.

Capisci bene che nulla di tutto questo è il "focus" di chi si occupa di monitoraggio, è una gargantuesca perdita di tempo, non si tratta di uplodare un script python e configurare un servizio di monitoraggio affinchè lo esegua, è molto più complicato.

Poi ripeto, questa è la ciliegina sulla torta, i problemi grossi sono altri imho, ma questo da l'idea di quanto sia inutilmente complicato il servizio.

Poi uno certamente si deve fare i suoi conti e valutare se tutta questa inutile complessità valga la pena e dia in cambio dei benefici.
Ebbene dalla mia esperienza i benefici sono zero, forse l'unica cosa che può apparire invitante di Dynatrace è il monitoraggio full stack che tiene traccia di tutte le dipendenze di una tale applicazione; non fa miracoli eh, non fa altro che tracciare le connessioni tcp fatte dal processo che fa girare l'applicazione (e quasi sempre genera ragnatele incomprensibili con relazioni inesistenti), a differenza delle supercazzole dei loro venditori che grondano di IA ad ogni slide non si tratta di scindere l'atomo, chiunque abbia un minimo di familiarità con find, grep e tcpdump (questi si essenziali per un sistemista) li può trovare in tempo zero.
Su altre cose sembra faccia miracoli, tipo sulle applicazioni che girano su jvm, in realtà basta attivare la jmx console e si può estrarre facilmente le stesse informazioni con tanto di grafici "sciccosi" da sbandierare ai manager.

Vabbè dai basta, credo si sarà capito che è un prodotto su cui ho leggermente "il dente avvelenato", del resto ci ha causato tanti di quei mal di testa e complicato la vita che quando è stato defenestrato abbiamo tutti stappato lo spumante
cdimauro21 Maggio 2020, 20:35 #6
Ti capisco benissimo, perché è evidente che siamo di fronte a un accrocco.

Quando i sysadmin dell'azienda per cui lavoravo in Italia mi chiese di realizzare uno scriptino Python per controllare con nagios lo stato dei servizi che avevo sviluppato, con poche righe di codice me uscii, e il tutto funzionava benissimo (vabbé, parliamo veramente di stupidaggini: status/start/stop/restart si implementano in pochi minuti).

Se quest'altro servizio ti obbliga a usare Python, ma usando un SDK, soltanto per il monitoraggio... sarebbe come sparare a una mosca con un cannone. E non oso immagine in che modo andrebbe in produzione una roba così.

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