HPE continua a puntare su hybrid cloud, HPC e AI
di Vittorio Manti pubblicata il 22 Gennaio 2025, alle 17:01 nel canale Cloud
Evento di inizio anno per HPE, con Claudio Bassoli, Presidente e Amministratore Delegato di Hewlett Packard Enterprise Italia, che ha presentato la strategia per il 2025, sempre più incentrata su hybrid cloud, HPC e AI
Come da tradizione, a gennaio HPE organizza un evento per fare un bilancio dell’anno che si è concluso e delineare la sua strategia per quello appena iniziato. Il 2024 ha visto consolidarsi la posizione di HPE come fornitore di riferimento per le aziende di medio/grandi dimensioni, con una strategia incentrata sull’hybrid cloud e una grande attenzione sul fronte degli HPC e dell’AI, come testimoniato dai sistemi integrati, chiamati HPE Private Cloud AI, annunciati all’ultimo HPE Discover di Las Vegas, a cui Edge9 aveva partecipato.
L’evento è stato un momento cruciale per comprendere come l’innovazione tecnologica stia diventando il motore per la crescita economica e la trasformazione digitale del nostro Paese. Alla guida della discussione Claudio Bassoli, Presidente e Amministratore Delegato di Hewlett Packard Enterprise Italia, accompagnato da Paolo Delgrosso, Channel, Alliance, OEM & SP Sales Director Manager, e Mauro Colombo, Technology & Innovation Sales Director.
Un incontro che ha tracciato una linea chiara su come le tecnologie emergenti – dall’intelligenza artificiale al cloud ibrido, dall’HPC alla sostenibilità – possano essere strumenti chiave per affrontare le sfide e cogliere le opportunità di uno scenario globale in rapido cambiamento.
Le sfide e le opportunità dell’era dell’AI
L’intelligenza artificiale è stata al centro della presentazione di Claudio Bassoli, che ha sottolineato come questa tecnologia rappresenti non solo una sfida tecnica, ma anche una straordinaria opportunità per il rilancio economico. HPE è impegnata nello sviluppo di infrastrutture avanzate per supportare l’intelligenza artificiale generativa e i modelli di ultima generazione. Bassoli ha evidenziato la partnership strategica con NVIDIA e Deloitte, che punta a integrare le competenze di HPE nell’hardware e nei servizi cloud con la capacità di elaborazione dedicata all’AI di NVIDIA e l’esperienza di Deloitte nell’analisi dei processi aziendali. Un esempio concreto è l’introduzione di soluzioni pacchettizzate per l’AI, che consentono alle aziende di iniziare rapidamente senza affrontare investimenti iniziali significativi, grazie al modello “as-a-service” offerto tramite GreenLake.
In ambito HPC, un caso emblematico è rappresentato dal supercomputer installato presso Eni, che si classifica come il primo in Europa e il quinto al mondo, capace di raggiungere una potenza di calcolo di 470 petaflops. Questa infrastruttura non solo rappresenta un traguardo tecnologico, ma è anche un esempio di come l’AI possa essere applicata per accelerare la transizione energetica e migliorare la sostenibilità.
GreenLake e il cloud ibrido come approccio strategico
Un altro pilastro della strategia di HPE è rappresentato dall’approccio “hybrid-by-design”, incarnato dalla piattaforma GreenLake. Con GreenLake, HPE offre alle aziende un ecosistema che combina la flessibilità del cloud pubblico con il controllo e la sicurezza delle soluzioni on-premise.
Tra le novità più rilevanti è stato presentato HPE Alletra MP X10000, una soluzione di storage progettata per gestire ambienti multi-cloud e applicazioni diversificate, che vanno dai carichi tradizionali ai modelli di intelligenza artificiale. Questo approccio si sposa perfettamente con le esigenze di sovranità digitale, rispondendo alle normative europee del Data Act e garantendo la protezione dei dati sensibili.
Bassoli ha inoltre posto l’accento sull’evoluzione delle soluzioni di virtualizzazione e sulle infrastrutture convergenti pacchettizzate, che riducono significativamente i costi di implementazione e migliorano il time-to-market delle nuove applicazioni. Il risultato è un modello di business più agile e resiliente, capace di adattarsi rapidamente ai cambiamenti del mercato.
Uno dei temi più sentiti è stato quello della sostenibilità, considerata una leva strategica per l’efficienza aziendale e la riduzione dei costi energetici. HPE ha investito nello sviluppo di tecnologie avanzate di raffreddamento a liquido per data center, capaci di ridurre fino al 90% il consumo energetico rispetto ai sistemi tradizionali ad aria. Queste soluzioni non solo contribuiscono a diminuire l’impatto ambientale, ma offrono anche un significativo risparmio economico per i clienti.
Durante l’evento è stato anche sottolineato come l’impegno verso la sostenibilità si rifletta nella progettazione di server di nuova generazione, che garantiscono una riduzione del consumo energetico fino al 90% rispetto alle generazioni precedenti. Queste innovazioni sono il frutto di anni di ricerca e sviluppo, supportati da oltre 300 brevetti nel campo del raffreddamento e dell’efficienza energetica.
L’Italia nel contesto globale
L’evento ha messo in luce anche il ruolo cruciale che l’Italia può giocare nel panorama tecnologico globale. Oltre al supercomputer di Eni, è stato celebrato un altro successo nel campo del supercalcolo, con Cineca che si conferma un punto di riferimento a livello europeo. Questi risultati dimostrano come il nostro Paese sia in grado di competere ad alti livelli grazie a competenze ingegneristiche di eccellenza e a partnership strategiche.
Tuttavia, Bassoli ha evidenziato come l’Italia debba ancora colmare il gap digitale rispetto ad altri Paesi sviluppati. Nonostante i progressi compiuti durante il periodo della pandemia, è necessario accelerare ulteriormente gli investimenti in infrastrutture e competenze digitali, coinvolgendo sia il settore pubblico sia quello privato.
Guardando al futuro, HPE si conferma impegnata non solo nell’intelligenza artificiale e nell’HPC, ma anche nel quantum computing. Sebbene questa tecnologia sia ancora in una fase embrionale, HPE sta già lavorando con centri di ricerca e aziende per sviluppare algoritmi e soluzioni che potrebbero rivoluzionare settori come la crittografia e la simulazione molecolare.
Bassoli ha concluso l’evento ribadendo l’importanza di un approccio collaborativo: “L’innovazione non è solo una questione di tecnologia, ma di ecosistema. Solo lavorando insieme possiamo costruire un futuro sostenibile e competitivo per l’Italia.”
L’evento HPE ha rappresentato un esempio concreto di come tecnologia, sostenibilità e innovazione possano convergere per creare valore economico e sociale. L’intelligenza artificiale e il cloud ibrido, supportati da infrastrutture sostenibili e scalabili, si candidano a essere i pilastri del prossimo miracolo economico italiano.
Il messaggio è chiaro: il futuro è già qui, e HPE vuole essere il partner tecnologico di riferimento per accompagnare le aziende italiane in questa trasformazione epocale. Rimane ora da vedere quanto il sistema Paese sarà pronto a cogliere questa opportunità, trasformando le sfide in una nuova stagione di crescita e innovazione.
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