Huawei European Partner Conference: la strategia go-to-market dell'azienda ruota attorno al Wi-Fi 7

Huawei European Partner Conference: la strategia go-to-market dell'azienda ruota attorno al Wi-Fi 7

Nel corso dell’evento, Huawei ha inoltre presentato ufficialmente la propria strategia Go-To-Market, con un portfolio di nuovi prodotti ICT negli ambiti data communication, storage e reti ottiche. Abbiamo colto l'occasione per intervistare Christophe Batiard, Network Deputy Director for Europe dell'azienda

di pubblicata il , alle 14:31 nel canale Cloud
Huawei5G per le aziendeBig del CloudWiFi 6
 

Grow Together, Win Future”. Questo lo slogan della prima Huawei European Partner Conference, evento che ha come obiettivo la promozione di un solido ecosistema di collaborazione con i propri partner. Che sono tanti: all’evento ne erano presenti un migliaio, ma il colosso può contare su oltre 5.000 realtà fra i principali distributori europei. A questi si aggiungono circa 800 partner associati di servizi o per lo sviluppo di soluzioni. Non è finita qui, perché Huawei punta ad accrescere ulteriormente il suo ecosistema.

La strategia per la crescita di Huawei

Nonostante le difficoltà degli ultimi anni, dovute prevalentemente alle politiche USA ed Europee che hanno "bandito" i prodotti delle imprese cinesi nella rete 5G core, Huawei rimane un colosso. Nel 2023 ha registrato ricavi per 90 miliardi di euro, con una crescita superiore al 9% rispetto al precedente esercizio. Una fetta significativa di questi ricavi, il 23,3%, viene dedicata ad attività di ricerca e sviluppo. Solo in Europa Huawei conta oltre 13.000 dipendenti, mentre i centri di ricerca e sviluppo sono 27, in 13 Paesi differenti  

"La nostra strategia a lungo termine mira alla creazione di un ecosistema di partnership aperto, equo e trasparente. Per questo motivo stiamo allocando diversi investimenti finalizzati a favorire un successo condiviso con i nostri partner, dallo sviluppo congiunto dei prodotti alla visibilità E2E, fino all’offerta di forniture rapide e senza rischi di discontinuità. Abbiamo inoltre realizzato una piattaforma di servizi ad hoc e lanciato un nuovo e più efficace sistema di supporto ", afferma Willi Song, Presidente di Huawei Europe Enterprise Business.

All’atto pratico, Huawei ha anche potenziato il suo programma di incentivi, offrendo anche un migliorato supporto per le iniziative di marketing. Presentato anche Go Cloud, Grow Cloud, un framework di partnership progettate per supportare un numero sempre maggiore di aziende nello sviluppo di ulteriori opportunità di business. Sono state infine annunciate le nuova modalità di migrazione verso il cloud Huawei Cloud Stack.

wifi7 huawe

Durante l’evento, Huawei ha anche colto l’occasione per annunciare il suo nuovo portafoglio di prodotti. Al centro dell’attenzione il Wi-Fi 7: l’azienda, che è stato il principale contributore alla definizione dello standard, ha annunciato una gamma completa di access point compatibili con il più recente standard wireless, che sono in grado di dare vita alla prima rete campus multi-GE del settore che, secondo l’azienda, sarà anche la più flessibile. Arrivano anche i primi OLT PON 50G, Wi-Fi 7 ONT e Campus in fibra integrale del settore.

Fra le novità di punta, infine,  il primo sistema di storage active-active del settore dedicato alle piccole e medie imprese, composto da OceanStor Dorado 2000/2100 e OceanProtect X3000, storage e appliance di backup di livello base.

Il focus su Wi-Fi 7

Durante l’incontro, abbiamo incontrato Christophe Batiard, Network Deputy Director for Europe di Huawei, che ci ha spiegato più nel dettaglio la visione dell’azienda sui trend del settore enterprise. Il più importante è Wi-Fi 7, “che avrà un forte impatto sulle rete del campus”, che dovranno di conseguenza adeguarsi. Batiard sottolinea anche un aspetto chiave: secondo il dirigente di Huawei, infatti, investire oggi su dispositivi Wi-Fi 6 significa buttare soldi. Perché “il ciclo [del Wi-Fi 6] si fermerà tra due anni, due anni e mezzo”.

wifi7 huawei

Secondo una ricerca di IDC, infatti, entro tre anni il 65% degli access point sarà basato su Wi-Fi 7. Che, in ogni caso, è compatibile anche con le precedente versioni dello standard. In pratica, secondo Batiard, dato che l’hardware è già disponibile ed eventuali modifiche al protocollo IEEE 802.11be saranno implementate via software, non ha senso puntare su tecnologie già superate. Anche perché i costi dei dispositivi Wi-Fi 7, almeno nel caso di Huawei, sono molto vicini a quelli della precedente generazione .

Ma la connettività wireless non è l’unico ambito su cui sta puntando Huawei. Che sta accelerando gli investimenti sul cloud e a oggi è il quinto provider a livello globale. “La nostra strategia consiste nel portare on premise lo stesso stack che utilizziamo nel nostro cloud pubblico”, afferma Batiard. 

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