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Un altro limite alla crescita del cloud: i consumi energetici eccessivi dei data center

di pubblicata il , alle 14:01 nel canale Cloud Un altro limite alla crescita del cloud: i consumi energetici eccessivi dei data center

I piani di espansione degli hyperscaler si scontrano con la realtà della produzione energetica: i data center consumano troppo e l'Irlanda mette un freno alla costruzione di nuovi siti, ma altrove la situazione non è così migliore

 

I grandi hyperscaler - AWS, Google, Microsoft - continuano a progettare espansioni dei propri data center e la costruzione di nuovi siti, ma col tempo sta emergendo un problema significativo: il consumo energetico di queste infrastrutture. L'Irlanda ha visto nel tempo una crescita significativa nel numero di data center sul suo territorio, in particolare intorno a Dublino, ma l'azienda energetica statale irlandese ha ora imposto una moratoria sul collegamento di nuovi centri nella capitale per via dei consumi eccessivi e del rischio conseguente di blackout.

Un altro limite alla crescita dei data center: i consumi energetici

Nelle scorse settimane è emerso chiaramente come anche i data center risentano dei cambiamenti climatici: l'aumento delle temperature medie e massime fa sì che le strutture, pensate per operare in una gamma specifica di temperature, non riescano ad affrontare i cambiamenti e si trovino quindi costrette a sospendere i servizi. Questo non è però l'unico problema che i data center, in particolare quelli di grandi dimensioni gestiti dagli hyperscaler, si trovano ad affrontare.

EirGrid, l'equivalente irlandese di Terna che si occupa di gestire la rete di distribuzione dell'energia elettrica, ha imposto una moratoria sulla costruzione di nuovi data center a Dublino per via dei consumi eccessivi; nel 2021 i centri erano stati definiti "la maggiore fonte singola di crescita della domanda" sulla rete. EirGrid aveva affermato lo scorso anno che, senza un cambio di passo, Dublino avrebbe affrontato blackout costanti per via dei data center.

Microsoft (cui appartiene il data center nell'immagine in alto) e Amazon avevano già fatto piani per costruire nuovi centri a Dublino, ma sembra che ora siano costrette a guardare altrove. Microsoft starebbe valutando Francofore, Londra e Madrid, mentre Amazon sta costruendo un centro vicino a Londra. Anche Equinix pare aver dovuto sospendere i propri piani per la costruzione di un nuovo data center. EirGrid ha affermato che non si aspetta di concedere nuovi permessi prima del 2028.

Dall'altro lato, Microsoft ha connesso la sua infrastruttura di UPS alla rete di distribuzione così da avere una riserva per i momenti di maggior consumo in cui la domanda supera l'offerta; se questo metodo fosse esteso ulteriormente, l'azienda afferma che si possa evitare di usare centrali a carbone o a gas, evitando emissioni per un totale di due milioni di tonnellate nel 2025. Si tratta di emissioni pari a un quinto di quelle complessive per la generazione di energia elettrica nel Paese.

Il problema dell'approvvigionamento energetico è particolarmente sentito a Dublino, ma i crescenti consumi dei data center si fanno notare sempre più anche al di fuori dell'isola britannica e costituiranno un problema significativo in futuro, in particolare con le forti limitazioni che ci apprestiamo a vivere nel corso dei prossimi mesi e anni dovute ai cambiamenti geopolitici in atto.

24 Commenti
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phmk25 Agosto 2022, 14:38 #1

E per le auto elettriche ??

Invece per i consumi prossimi venturi delle auto elettriche (ben maggiori di questi) è tutto OK ...
Andatelo a raccontare ad altri ....
frankie25 Agosto 2022, 14:43 #2
Eccolo!
effettivamente si sentiva la mancanza di un no-Watt.
SpyroTSK25 Agosto 2022, 14:55 #3
Originariamente inviato da: phmk
Invece per i consumi prossimi venturi delle auto elettriche (ben maggiori di questi) è tutto OK ...
Andatelo a raccontare ad altri ....


La vera differenza è che le auto elettriche sono collegate alla rete solamente momentanemente, i datacenter no, quasi al 80-90% un consumo fisso.

Uno studio della Commissione europea ha calcolato che nel 2018 il consumo di energia dei data center degli stati Ue è stato di 76,8 TWh, equivalente al 2,7% della domanda di elettricità complessiva. Se lo sviluppo continuerà al ritmo attuale, nel 2030 il consumo salirà a 98,5 TWh, pari al 3,2% della domanda.

https://forbes.it/2021/04/29/data-c...della%20domanda.

Nel 2015, l’Unione Francese dell’Elettricità – UFE – ha indicato che il consumo dei data center francesi è stato di circa 3 TWh. Ciò equivale quasi al consumo di elettricità della città di Lione. La metà di questo consumo di energia elettrica viene utilizzata per il raffreddamento e la climatizzazione nei data center per garantire la sicurezza dei dati ospitati. Questa preoccupazione è al centro dell’attenzione dei professionisti dei data center che si sforzano di ridurre i costi di raffreddamento scegliendo, ad esempio, il “free cooling” o il raffreddamento con aria fresca dall’esterno. È il caso, ad esempio, dei server Facebook offshore che hanno installato in Svezia, scegliendo un paese nordico per il clima freddo.

https://www.data4group.com/it/respo...ni-di-ecologia/

Nel 2021, la domanda di elettricità in Ue è stata di 6 TWh. Nel 2030 sarà di 108 TWh.

https://insideevs.it/news/583533/qu...e%20del%202021).

https://www.key4biz.it/auto-elettri...a%20la%20regina.
Nel mondo sono state vendute circa 6.500.000 auto, colleghiamole tutte alle colonnine (che sono molte meno) e facciamo un calcolo empirico:
6.500.000 x 50kWh (una media, visto che ci sono colonnine da 22-100kWh) si ha un consumo teorico di 0,325TWh.
Direi che il prolema sono i datacenter, non le auto elettriche
Falco.25 Agosto 2022, 15:06 #4
Originariamente inviato da: SpyroTSK
La vera differenza è che le auto elettriche sono collegate alla rete solamente momentanemente, i datacenter no, quasi al 80-90% un consumo fisso.


Vero ma un conto è collegare momentaneamente il numero ancora diciamo trascurabile del parco circolante elettrico ma ben altro è quando questo numero aumenterà esponezialmente con conseguente richiesta di energia elettrica e relativa sostenibilità della rete di produzione e distribuzione, eppure per i fan delle auto a pile questo discorso è del tutto secondario quando non proprio ininfluente, l'importante è avere la colonnina di ricarica, ovviamente supercharger, anche in cima al Monte Bianco, poi come la alimenti non sono affari loro.....
SpyroTSK25 Agosto 2022, 15:17 #5
Originariamente inviato da: Falco.
Vero ma un conto è collegare momentaneamente il numero ancora diciamo trascurabile del parco circolante elettrico ma ben altro è quando questo numero aumenterà esponezialmente con conseguente richiesta di energia elettrica e relativa sostenibilità della rete di produzione e distribuzione, eppure per i fan delle auto a pile questo discorso è del tutto secondario quando non proprio ininfluente, l'importante è avere la colonnina di ricarica, ovviamente supercharger, anche in cima al Monte Bianco, poi come la alimenti non sono affari loro.....


Ho editato il post con maggiori info, leggi
SpyroTSK25 Agosto 2022, 15:19 #6
Ammettiamo che tutte le auto del mondo siano elettriche, ad oggi ci sono circa 1,2 miliardi di auto.
Arrotondiamo contando anche scooter, moto ecc...facciamo 2 miliardi tutti collegati contemporanemente.

2.000.000.000 x 50kWh=100.000.000.000kWh = 100TWh.


Edit: Facciamo anche che si tolgano tutte le raffinerie di Benzina, guardate quanto consumano:
https://www.linkedin.com/pulse/lo-s...ia-marco-piana/
Unrue25 Agosto 2022, 15:29 #7
La soluzione è semplice, una centrale nucleare accanto ad ogni datacenter...
nonsidice25 Agosto 2022, 15:34 #8
Ma i datacenter mica stanno li a girarsi i pollici !
Se non danno i permessi di "espandersi" a nessuno (per assurdo), le aziende dovranno tornare ai server "in casa", con costi e sicuramente consumi ben maggiori
Sono dei geni proprio.
gnpb25 Agosto 2022, 15:36 #9
Originariamente inviato da: SpyroTSK
Edit: Facciamo anche che si tolgano tutte le raffinerie di Benzina, guardate quanto consumano:
https://www.linkedin.com/pulse/lo-s...ia-marco-piana/

Se togli tutte le raffinerie dopo come produci plastica, olii, solventi e derivati vari che servono per produrre e utilizzare, tra le altre milioni di cose, le auto elettriche?
SpyroTSK25 Agosto 2022, 15:45 #10
Originariamente inviato da: gnpb
Se togli tutte le raffinerie dopo come produci plastica, olii, solventi e derivati vari che servono per produrre e utilizzare, tra le altre milioni di cose, le auto elettriche?


https://www.contenitoriperlaraccolt...-usa-solo-il-5/
La plastica che arriva dalla filiera petrolchimica contiene circa il 5% di benzene e stirene (es. ABS) oppure propilene e l'acrilonitrilemediamente (es. SAN). Ce ne sono molte altre di tipologie di plastiche, anche non derivate dal petrolio (es. PLA).
Sò che il PLA non può competere con il PET o ABS per determinate caratteristiche, ma comunque di soluzioni alternative ci sono, ma anche non volendole cercare, estrarre il 95% in meno del petrolio al mondo e consumare energia per raffinare il petrolio, anche solamente il 10% di tutto ciò che consuma oggi una raffineria, direi che è un gran bel guadagno!

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