BullSequana XH3000, il nuovo supercomputer exascale di Atos
di Alberto Falchi pubblicata il 16 Marzo 2022, alle 12:41 nel canale DeviceL'azienda francese ha presentato il suo nuovo HPC che offre prestazioni sino a sei volte superiori rispetto alla precedente generazione, oltre a un'efficienza più elevata, che consente di contenere i consumi e le emissioni di CO2
Atos, azienda francese che progetta e realizza supercomputer, ha presentato un nuovo modello di elaboratore, BullSequana XH3000. Una macchina progettata e realizzata in Europa e destinata ad applicazioni che richiedono calcoli intensivi come previsioni meteorologiche, studio dei cambiamenti climatici, ricerca di nuovi farmaci.
BullSequana XH3000, exascale Made in France
Secondo i dati forniti da Atos, BullSequana XH3000 è un HPC in grado di offrire una capacità di calcolo sei volte superiore al suo predecessore grazie alla sua architettura ibrida che combina la potenza di calcolo di CPU, GPU con l'IA e il calcolo quantistico. La sua architettura si appoggia a processori di AMD, NVIDIA, Intel e anche ai processori della francese SiPearl, progettati specificatamente per i supercomputer.
La potenza di calcolo oscilla a seconda della configurazione da 1 PFlops a 1 ExaFlops. Sotto il profilo della connettività, supporta la connessione a reti ad elevata velocità come BXI, High Speed Ethernet, HDR & NDR InfiniBand.
BullSequana XH3000 è molto potente, ma in fase di sviluppo gli ingegneri hanno dato molta importanza all'efficienza e, di conseguenza, al contenimento dei consumi, limitando così le emissioni. Realizzare un supercomputer che fosse il più green possibile è uno degli obiettivi di Atos, che ha prestato molta cura al sistema di raffreddamento DLC (Direct Liquid Cooling), capace di garantire il 50% di prestazioni in più rispetto a quello di precedente generazione, e a ridurre le emissioni lungo tutta la supply chain, dalla scelta dei materiali, fino ai processi produttivi, senza trascurare il trasporto e lo smaltimento del vecchio hardware.
Sovranità sui dati e cybersecurity
Considerati gli ambiti di utilizzo di questi HPC e i clienti a cui sono destinati (fra i quali ci sono governi ed enti pubblici), è fondamentale offrire a chi li utilizza garanzie sulla cybersecurity e su come vengono trattati i dati elaborati. Sotto questo profilo, Atos ribadisce il suo impegno verso la privacy e la cybersecurity: a novembre 2021, infatti, l'azienda francese ha lanciato Atos OneCloud Sovereign Shield, un insieme di soluzioni, metodologie e servizi cloud che garantiscono ai clienti un totale controllo sui dati prodotti e scambiati. A seconda della sensibilità delle informazioni trattate, Atos è in grado di offrire soluzioni personalizzate sulle esigenze dello specifico cliente, grazie anche alle partnership strette in varie regioni del mondo, così da soddisfare le esigenze dei clienti indipendentemente da dove operino.
2 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoVorrei proprio vedere delle valutazioni di legali e tecnici di terze parti neutrali nel valutare quanto viene asserito nelle press release rilasciate al pubblico.
Una cosa è il fatto che i dati non si possano spostare da una area ad un'altra (e questa è una questione legale soprattutto); diversa cosa è sapere in che modo i dati residenti su quello che è pur sempre il computer di qualcun altro, sono davvero 'miei' (come stato, istituzione, azienda, privato) e non sotto la lente di chi ha potenzialmente gli strumenti per vederci dentro.
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